Nena News Agency | Curdi prendono Malikieh,tensione alta con ribelli



dall'articolo si intuisce già quale sarà la fine della Siria nella migliore delle ipotesi: un mosaico a base etnica e religiosa.
Dubito che la Turchia tolleri uno staterello curdo al confine dopo che ne ha già uno in Iraq.
Vedo altri conflitti all'orizzonte.
Tiziano C

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Curdi prendono Malikieh,tensione alta con ribelli

SIRIA. I Comitati per la Protezione del Popolo hanno costretto i militari governativi a lasciare la città. Ma l'Els respinge l'autonomia di fatto dei curdi
martedì 13 novembre 2012 09:01




Roma, 13 novembre 2012, Nena News - Attivisti curdi dei Comitati per la Protezione del Popolo (Cpp), legati al Partito dell'Unione democratica (PYD), hanno preso il controllo ieri della città di Malikieh, nel nord-est della Siria allargando così una fascia di territorio divenuta di fatto «autonoma» da quando è in corso la guerra civile siriana.

Stando alle notizie giunte nelle ultime ore, gli attivisti dei Cpp, aiutati da centinaia di abitanti, hanno imposto alle forze armate governative e agli agenti dei servizi di sicurezza di lasciare Malikieh (Derik in curdo). Hanno poi abbattuto una statua dello scomparso leader siriano Hafez Assad (il padre dell'attuale presidente Bashar Assad) e issato poster con l'immagine di Abdallah Ocalan, il capo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) detenuto da molti anni in Turchia.

Damasco, ormai incapace di controllare i territori settentrionali a maggioranza curda, sta abbandonando senza resistere numerose località. Presto le forze governative potrebbero lasciare persino Qamishli, la più importante delle città curde del nord-est della Siria.

I curdi tuttavia incontrano crescenti difficoltà di rapporti con i ribelli sunniti dell'Els che respingono le loro aspirazioni. Peraltro la neonata Coalizione dell'Opposizione formata l'altra sera in Qatar per unificare tutta o gran parte dell'opposizione siriana al regime di Bashar Assad, nell'illustrare il suo programma non ha offerto alcuna garanzia alle fondamentali richieste curde.

Ribelli e guerriglieri curdi sono arrivati spesso allo scontro armato nelle ultime settimane. Il più grave è avvenuto nel quartiere di Ashrafieh ad Aleppo (oltre 30 morti). L'ultimo risale a giovedì scorso quando le due parti si sono affrontate a Ras al Ain, sul confine con la Turchia, dopo che i ribelli dell'Esl si erano rifiutati di far issare anche la bandiera curda.

«Non vogliamo il regime ma allo stesso tempo non vogliamo che l'Esl venga qui», ha spiegato un miliziano armato del PYD al quotidiano libanese The Daily Star. Nena News