R: [pace] osservatorio? Chi è Thierry Meyssan? La ricerca della verità e la propaganda
- Subject: R: [pace] osservatorio? Chi è Thierry Meyssan? La ricerca della verità e la propaganda
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- Date: Mon, 16 Jul 2012 14:32:16 +0200
Poiché questa lista viene invasa ormai da
un po’ di tempo da articoli
presi da www.voltairenet.org, il sito
di Thierry Meyssan, personaggio
che ha dichiarato nell’intervista riportata sotto da Valeria Sonda che la
gente in Siria manifesta a favore dei poliziotti, è
terrorizzata dagli insorti, e l’esercito regolare si è ritirato da molte
città con le proteste del paese, una interpretazione dei fatti siriani, come
dire?, superfiloregime? Sarà bene informarsi, per chi non lo
conoscesse, su chi è Meyssan, questo giornalista francese fuggito dalla Francia
dopo aver detto che Sarkozy è un agente della Cia http://www.disinformazione.it/sarkozy.htm messo dagli americani al governo della
Francia (e nell’intervista sotto dice che Hollande accetta che la Francia
sia ancora seguace degli Usa) e dopo aver detto, settembre del 2007, di aver ricevuto avvertimenti per i quali sarebbe stato
oggetto di operazioni dei servizi segreti francesi, in accordo con quelli statunitensi, volti alla sua eliminazione. http://it.wikipedia.org/wiki/Thierry_Meyssan Chi è dunque? E’ forse il maggior giornalista complottista
in senso antiamericano dell’Europa e anche per questo uno dei punti di unione
dell’estrema sinistra radicale (è gay e antiproibizionista) con la destra
estrema. E’ diventato famoso con un libro che descrive l’11
settembre come un complotto americano, dopo il quale, e dopo molte altre sue
dichiarazioni, è stato dichiarato persona non gradita negli USA. Addebita agli
USA e alla Cia, o all’Occidente, praticamente tutto, compresi gli
attentati con bomba in Spagna. E’ dichiaratamente anti-americano e, per
quanto riguarda la Siria, dichiaratamente filo-russo e filo-Assad. Per via del
suo antiamericanismo è arrivato all’antisionismo e anche al pubblicare
sul suo sito www.voltairenet.org tesi
di autori negazionisti dalla Shoah, si legga qui http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/09_Settembre/11/montefiori.shtml dopo i quali ha ricevuto accuse di antisemitismo e negazionismo.
Di fatto converge e si fa vedere con autori dell’estrema destra razzista. Secondo il giornalista RAI Ricucci, Il suo
“faro” – ha sempre detto – è la rivoluzione khomeinista
del 1979, e la sua ammirazione va tutta ad Hezbollah, Iran, Siria e, per
finire, alla Russia di Putin, in una sorta di nuova Internazionale di
resistenza all’imperialismo americano. Non va infine dimenticato che
l’attuale vice-presidente del Reseau (cioè di
voltaire.net) è il
giornalista Issa el Ayoubi, noto esponente
del partito nazionalista pro-siriano, d’ispirazione apertamente nazista. Si legga qui. http://ilnazionale.net/estero/il-grande-impostore/ Quindi, quando si
sceglie deliberatamente, come fa Valeria Sonda, di postare articoli che si trovano
in rete sempre e comunque a difesa del regime e di accuse di ogni tipo degli
insorti (potrei fare un elenco di quelli da lei postati in questo senso), dev’essere
chiaro che si sta facendo una azione che più che di controinformazione è di
propaganda di posizioni ideologiche ben precise. E lo si sta facendo usando
fonti dichiaratamente di parte e che lasciano adito a molti dubbi. Può darsi
infatti che ci diano anche alcune notizie vere non diffuse dai media che
contano, ma che le usino anche per tirare conclusioni del tutto arbitrarie e di
fatto propagandistiche spacciate per notizie, come per esempio quelle di dire
che la gente è col regime siriano e che manifesta per il regime, è un sospetto
più che fondato, direi doveroso. Personalmente credo che la ricerca della verità, che forse
ispira anche Meyssan, NON passi da una azione come la sua, ossia da una lettura
tutta di parte e unilaterale, per partito preso contro quella che
identifichiamo come ideologia dominante, perché questo atteggiamento non è in
alcun modo distinguibile da una propaganda di senso opposto a quella dominante.
Credo che la verità passi dai dubbi, dalle analisi dell’attendibilità
delle fonti e dal dare una lettura complessa e problematica della realtà, non
una lettura semplificata e ideologizzata sempre e solo in senso anti- qualcosa. Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it
[mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di valeria.sonda at alice.it
14 luglio 2012 Thierry
Meyssan sull’aggressione alla Siria e la diplomazia di François Hollande
luglio
11, 2012 Lascia
un commento Réseau
Voltaire 6 luglio 2012 Solo
degli ingenui possono pensare che le informazioni con cui ci foraggiano e
abbeverano i media di regime sono attendibili… sentite un pò
l’opinione di Vladimir Putin, spiattellata al filosion Hollande che non
sapeva più che pesci pigliare. ndr In
un’intervista per Radio Voce della Russia che riproduciamo nelle nostre
colonne, Thierry Meyssan torna sui recenti sviluppi dell’operazione per
destabilizzare la Siria e la posizione del nuovo governo francese. In continuità
con l’era Juppé-Levy-Kouchner, il Quai d’Orsay insiste finora a
scambiare la propaganda di guerra per Voce
della Russia. Signor Meyssan, grazie per essere con
noi sulle onde di Voce della Russia. Voi siete al centro dell’attualità
sul Medio Oriente. Vedete le cose cambiare di giorno in giorno e potete
attestare la situazione a Damasco. Cosa ne pensate dell’attuazione del
piano Annan che, a vostro parere, è fortemente basato sull’iniziativa di
Sergej Lavrov, capo del ministero degli esteri russo?
Secondo
voi non resta che una remota possibilità di pacificazione della Siria? Un’altra
domanda, questa volta molto più difficile, molti dei nostri colleghi, i
giornalisti della televisione locale, sono stati brutalmente assassinati dal
presunto esercito libero siriano supportato da Turchia e Occidente. Pensate che
si attacchi la stampa per creare un blocco mediatico, per privare i cittadini
dei paesi occidentali e arabi di qualsiasi informazione veritiera? Quali erano
le motivazioni di questi criminali? ndrHanno
preso tre presentatori che hanno legato e giustiziato sul posto. E poi,
l’hanno incendiato. Hanno fatto saltare tutto. Ora, non restano che
macerie in quel luogo. È rimasto solo un edificio. E
per quanto riguarda la posizione della Francia sulla Siria. Vediamo Francois
Hollande fare da banderuola e zigzagare continuamente, come se non sapesse a
che santo votarsi … Che ne pensate?
“Il
nulla che annienta. I giornalisti uccisi da un commando della NATO.
L’incompetenza e l’indecisione di Francois Hollande. Thierry
Meyssan di Réseau Voltaire parla”, Aleksandr Artamonov, Radio Voce della
Russia, 30 giugno 2012. |
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