Re: R: Re: [pace] letture, lotte e siria
- Subject: Re: R: Re: [pace] letture, lotte e siria
- From: redazione il dialogo <redazione at ildialogo.org>
- Date: Tue, 10 Jul 2012 16:13:04 +0200
Signora Roveroni lei continua ad
incitare alla guerra e al cambiamento di regime in un paese
sovrano, prescindendo dalla volontà di quei cittadini, in una
lista di discussione che si chiama "pace", che dovrebbe avere
come oggetto di discussione la ricerca di tutte le strade
possibili per ottenere la riconciliazione fra le parti in
conflitto per evitare qualsiasi guerra.
Lei, che cita il Sudafrica a sproposito, evidentemente ignora che l'attività principale promossa da Mandela è stata proprio la "riconciliazione" fra i sudafricani e non certo lo sterminio di tutti i bianchi oppressori. Voglio ricordare a tutte/i che sul sito di peacelink è scritto chiaramente lo scopo di questa lista che è il seguente: Movimenti per la pace, obiezione di coscienza alla guerra, iniziative di riconciliazione. Questi sono i temi che si possono affrontare legittimamente in questa lista. Tutto il resto è ABUSIVO. Chi vuole promuovere le rivoluzioni può farlo da altre parti. Ripeto i provocatori in questa lista sono quelli come lei, signora Roveroni che sono evidentemente orfanelli di rivoluzioni mancate a casa propria, che incitano alla guerra e alla rivoluzione a casa d'altri, calpestando fra l'altro la Carta Costituzionale italiana che "ripudia la guerra". Che la situazione politico sociale del mondo sia giunta a livelli di perversione e mostruosità mai raggiunte prima nella storia dell'umanità, non da a nessuno il diritto di promuovere guerre e armamenti in giro per il mondo anche perchè di queste guerre ne trarrebbero profitto proprio quelle potenze imperialiste che sono le principali responsabili della situazione drammatica che stiamo vivendo, come dovrebbe insegnare la vicenda libica o quella egiziana. Il potere delle armi non si sconfigge con le armi ma solo con la nonviolenza. E per piacere smettetela di citare Gandhi fuori contesto. Il nostro problema è come spegnere tutte le guerre e non certo quello di attizzarle solo perchè qualche orfano delle rivoluzioni ne vuole fare una seduta comodamente dietro al proprio video. Esprimo anche la mia solidarietà a Marinella per l'ennesima calunnia di cui è stata vittima. Giovanni Sarubbi On 10/07/2012 09:56, a_roveroni at libero.it wrote: Recentemente ho letto un bel"romanzo" storico sulla liberazione del Sud Africa dall'apartheid e la lotta dell'African National Congress - prima nonviolenta poi, con i giovani di cui fu leader Nelson Mandela prima di finire in prigione, anche armata - contro il regime dei bianchi boeri sulla maggioranza nera (Dominique Lapierre, Un arcobaleno di pace, il saggiatore). Cosa c'entra con la Siria? Diranno alcuni di voi? E cosa c'entra la Libia? C'entrano perche' sono tutte dittature, sono tutte difficili, terribili, lunghissime lotte popolari - pacifiche e anche violente- per togliersi di dosso, per liberarsi da una cricca, una famiglia, un partito al potere disposti a tutto: fare leggi che mettono partiti e movimenti al bando, organizzare false elezioni, comprare giornali, giornalisti e giornaliste in giro per il mondo, rinchiudere in prigione gli oppositori per anni e anni torturarli perseguitare le loro famiglie impedirgli di vivere e lavorare pur di restare saldamente in sella al potere. Mi sono chiesta: questi compagni e compagne italiane/i che si digeriscono il dittatore Siriano e lo supportano come prima quello in Libia, che sostengono che queste dittature pseudo-socialiste siano un baluardo contro il fondamentalismo islamico o contro la prepotenza criminale bellica americana, usando come pretesto idee come PACE, DIALOGO, stare senza se e senza ma CONTRO LA GUERRA come si sarebbero comportati i in ITALIA, in Germania nello scorso secolo? Avrebbero sostenuto per comodita', denaro, o per convinzione ideologica le dittature al potere? Avrebbero scelto di stare con quelli che riducono le masse a gregge belante e plaudente, pronte a seguire le lusinghe di capi salvatori; quelli che offendono, e tolgono la dignita' umana all'avversario, al nemico. I "ratti", come diceva anche il defunto Gheddafi, che li voleva affogare nei cessi, giusto? Trovare un nemico, una parte di popolazione da sfruttare, spogliare dei propri beni, delle case, della terra. Gli ebrei, i palestinesi, i neri sudafricani. Ma la signora Marinella Correggia, Lei, era liberissima di passeggiare e chiaccherare a suo piacimento nella capitale del Paese della rivoluzione verde... E quell'italiano vergognoso di cui non rammento - non ne vale la pena - la sigla di appartenenza, l' associazione, che e' andato nel 2011 a Damasco ed ha parlato alla folla oceanica in sostegno al dittatore? Anche Mussolini era un populista, aveva un vastissimo consenso popolare, proveniva dal partito socialista, aveva diretto l'Avanti se non ricordo male... Certo che gente che sostiene Assad in Siria esiste! Esistevano ed erano tanti anche e i fascisti ,e allora? All'esperto di dialogo e di CARTA DELL'ONU - ma di quante cose e' esperto Lei! - che scrive in lingue marziane ho deciso da molto tempo di non rispondere perche' ha superato ampiamente i limiti della buona educazione e dell'onesta' e verita' intellettuale. Al vecchio "grillo parlante" Alfonso Navarra, come lui stesso si auto- definisce, rispondo invece con affetto che le sue mezze misure buoniste non avrebbero mai portato la liberta' in Sud Africa e in nessun paese al mondo. Non si puo' stare insieme al carnefice e alla stuprata, non possiamo salvare entrambi allo stesso tempo. Devo ristabilire la giustizia, la verita', impedire allo stupratore di continuare a violare le sue vittime, togliergli la divisa, il potere dall'alto del quale continua a torturare e sadicamente tormentare le sue vittime. Dobbiamo dire a quel Presidente che non mette in galera i torturarori ma li usa per i propri fini di potere, che deve andarsene da quel Paese, andare da qualche stato amico dittatore come lui, che non e' degno di governare il suo popolo. Ghandi e' un punto di riferimento amato, lo e' stato anche per gli Attivisti dell'African national Congress in Sud Africa. Ma ad un certo punto non si puo' vivere e morire, sotto la dittatura, non si puo' non lottare per garantire almeno ai figli la liberta'. Io non so se potrei prendere e usare delle armi contro altri esseri umani. Ma Ghandi scriveva anche lui che e' meglio questo che restare inerti e quindi complici a fronte delle gravi ingiustizie. Credo, lo ribadisco, che come pacifisti italiani dobbiamo fare del nostro meglio per cercare di UNIRE l'opposizione in Siria. Cosi' come e' stato unito il Comitato Nazionale di Liberazione contro il fascismo e il nazismo: cristiani con comunisti, armati con nonviolenti. I fiancheggiatori di Bashar al Assad chiedono a noi italiani che sosteniamo il DIALOGO tra regime siriano e opposizione? Mi onoro di citare Nelson Mandela, il quale cosi' rispondeva a razzisti bianchi che opprimevano il suo popolo e che cercavano di piegarlo a negoziare un finto accordo tutto a favore del regime in cambio della sua liberazione dal carcere. E' una lezione di democrazia che vale la pena leggere! "Solo un uomo libero puo' negoziare. Rispondo al signor Botha che non posso e non voglio impegnarmi finche' voi, popolo tutto, e io non saremo liberi. La vostra liberta' e la mia sono indissociabili! Ma vi faccio una promessa: saro' di ritorno fra voi, perche' presto saremo liberi!" Auguri Siria, auguri popolo siriano per la liberta'. Annalisa Roveroni ps: su quanti/e non sanno scrivere e discutere onestamente e senza intemperanze verbali, in questa lista: era tempo che venisse segnalato il disturbo che essi/e arrecano agli altri e al civile scambio di opinioni, causando percio' un deterioramento complessivo del livello di discussione. Rimprovero a Marescotti di non essere mai intervenuto per mettere dei paletti - come invece sta apprezzabilmente facendo Galbiati - forse preferisce una rassicurante uniformita' di vedute ad un salutare conflitto intellettuale? Sulle censure: ho sinceramente pensato e penso di essere stata bersaglio di censura da parte di Marescotti. Galbiati scrive che non c'e' censura preventiva, ma io ancora non mi spiego perche' i miei messaggi in alcuni momenti piu' delicati non sono passati in lista. Ad ogni modo non mi sono auto cancellata come alcuni/e avrebbero desiderato e anche personalmente preteso. cordialmente----Messaggio originale---- Da: humdrum2 at libero.it Data: 10/07/2012 1.12 A: <pace at peacelink.it> Ogg: Re: [pace] lettera dalla siria Lorenzo, ho capito una cosa, ci sono provocatori che vogliono solo provocare. Ti accusano con il tuo nome di cose che non hai detto o fatto, non sono capace di chiedere scusa. Esiste una mobbing neanche sottile, con annessi insulti tipo "linguaggio marziano" da persone che si azzardano di chiamarsi "il dialogo", ma non sono chiamato alla buona educazione. ho notato settimane fa anche una specie di divieto di parlare di Siria! Ma, ovviamente, era visto da me come un meccanismo di togliermi di mezzo, siccome solo io non interveniva più (nemmeno rispondendo alle continue provocazioni) ma i provocatori erano liberi di continuare. Regole che sono fatte ma non rispettate... forse tenute in serbo. mentre insulti hanno la dignità di rimanere parte della "discussione". E io sono qui, aspettando l'atteso resoconto della manifestazione "con Assad". Ho visto filmati dei Brownshirts, dove il popolo siriano era definito come "ratti". Vorrei tanto sapere come si sta con i fascisti che credono che la permanenza del leader è il valore assoluto. -----Messaggio originale----- From: Davide Bertok Sent: Monday, July 09, 2012 11:48 PM To: pace at peacelink.it Subject: Re: R: R: [pace] lettera dalla siria Il 07/07/2012 2.34, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:Caro Davide, io ho chiesto delle scuse pubbliche a Cosenza, e quindi non sto intasando niente e non sto insultando nessuno, senza contare che sono un redattore di Peacelink e scrivo sulla tematica pace e in assenza del moderatore mi sento in dovere di dire a tutti i limiti da non superare.Allora non ci capiamo! Se scivolate sul privato e vi scrivete con epiteti vari che non interessano a nessuno allora è meglio che proseguite fuori dalla lista. Non credo di parlare arabo, è il mio ultimo intervento sul tema, se non capisci non è un problema mio. Davide -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. 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