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Re: Analisi Difesa: "Sulla Siria anche l'Onu ci prende per il naso"
- Subject: Re: Analisi Difesa: "Sulla Siria anche l'Onu ci prende per il naso"
- From: Enrico De Angelis <edeangelis at gmail.com>
- Date: Tue, 12 Jun 2012 23:57:42 +0200
Ciao a tutti, faccio un ultimo intervento, ma davvero l'ultimo, su questa lista. Per il resto spero che con Lorenzo Galbiati e altri sia possibile instaurare un vero dialogo, ma mi sembra di capire che con la maggioranza non sia possibile. Pazienza. Ma penso che per ora sia inutile continuare e vi prego di non inviarmi più niente che non sia per la questione del dialogo proposta da Galbiati. Io intanto mi toglierò dalla mailing list. Una prima risposta a Marinella Correggia, che mi accusa di follia perché scenderei in piazza se ci fosse un intervento armato non concertato con Russia e Cina. Non rispondo più a proposito della sua visione delle cose, tanto ci siamo capiti e io la penso sempre allo stesso modo. Giusto due cose: primo, Correggia continua a dire che l'appello era diretto a lei. La prova sarebbe nella mia frase "i report di Marinella Correggia, che rappresentano esattamente il bersaglio di questo appello". Intendevo dire, e mi sembrava chiaro, che rappresentano esattamente il tipo di report che è il bersaglio dell'appello. Magari fosse solo lei il problema con il suo piccolo blog e qualche articolo per il Manifesto. Tra l'altro dopo le mail che ci siamo scambiati, anche in privato, in cui le dicevo: 1) che io non l'ho mai accusata di trarre profitto, ritenendo un argomento del genere assolutamente scorretto e 2) la natura del centro per cui lavoro, mi sembra scorretto (oltre che ridicolo) continuare a insinuare che sono al soldo dei francesi. Insomma prima si offende perché delle persone la accusano di prendere soldi dai siriani (non io) e poi lei fa lo stesso con me? bah... Così come è ridicolo quando afferma che ci scagliamo contro il Manifesto perché ancora capace di mobilitare. Primo: ma che capacità di mobilitazione??? Tra l'altro il Manifesto ha dovuto pubblicare una lettera di spiegazioni per la sua linea sulla Siria perché immagino gli siano arrivate un sacco di lettere di protesta dai lettori. Segno che anche chi legge il Manifesto (tra cui io se fossi in Italia) non è detto assolutamente che condivida ciò che legge sulla Siria. Ci scrivono diversi amici miei come Gennaro Gervasio o persone come Danilo Zolo che sono firmatari dell'appello, sul Manifesto. Giusto per farvi capire che le critiche vengono da dentro, non da chissà dove. La nostra intenzione era solo quella di smuovere le coscienze perché dovremmo stare tutti dalla stessa parte per pesare di più, proprio perché da soli siamo tutti impotenti. E perché c'è questa visione in grandissima parte completamente inventata su quello che succede in Siria. Ma anche noi siamo pacifisti e facciamo parte della stessa area politica, non so se questo si è capito. Chi sicuramente non merita il nome di pacifista è colui che deciderà di andare alla manifestazione del 16 a Roma, accanto a gente che conosco che ha su Facebook come foto di profilo Bashar al-Asad e che lavorava direttamente per l'ambasciata siriana a roma. E che schifo... Negli ultimi giorni hanno firmato l'appello gente come Antonio Moscato, Sinistra Critica, Assopace, e ancora tanti arabisti, attivisti di movimenti pacifisti, per i diritti umani, attivisti per la Palestina. Andatevi a scorrere come si allunga la lista dell'appello e chi lo sta firmando, a volte dandoci risposte entusiaste e dicendoci "finalmente! non se ne poteva più"!. Se questo ancora non serve a farvi capire qualcosa, e allora pazienza. Ma mettetevi in testa che questi non sono attacchi del potere verso chi scrive cose scomode. Sono attacchi di gente che sa un po' meglio di voi le cose come stanno, per ragioni professionali, non per altro, e che legge incredula quello che scrivete e decidete di leggere. Per darvi un ultimo esempio pratico commento brevemente questo ultimo articolo di Analisi Difesa, anche questo perfetto bersaglio dell'appello (non li conoscevo prima, spero non si ripeta la stessa opera di vittimizzazione che c'è stata prima con la signora Correggia, ormai bersaglio preferito di poteri forti come me). Il titolo dell'articolo già dice tutto : "SEMPRE PIU’ GROSSOLANA E INCALZANTE LA DISINFORMAZIONE SULLA GUERRA CIVILE SIRIANA". L'autore ha già deciso che c'è disinformazione. Ha deciso che le testimonianze delle persone sono tutte false e fanno parte di un piano di disinformazione voluto e preparato. è una scelta ideologica ovviamente, perché non possiamo sapere se quelle persone hanno detto il falso o no. Se c'è un testimone che racconta qualcosa, si può dubitare, ma non si può decidere a priori che ha raccontato il falso. All'autore sfuggono poi diverse cose: 1) primo, quello che fanno gli osservatori ONU è anche questo, intervistare la gente e ricostruire i fatti. Se si decide che tutti mentono, e allora è finita. Basta dire che queste sono le fonti, e noi le metteremo in dubbio. Fa parte del piano Annan, raccogliere le testimonianze. Se poi non ci piacciono, non è che si può subito dire "c'è un piano di disinformazione!" L'altra cosa che l'autore comodamente omette è che il rapporto è basato sulle osservazioni dei segni di tortura sui bambini. Certo, non possiamo sapere chi li ha fatti, possiamo pensare che i rivoluzionari siano dei mostri capaci di torturare i propri bambini per mostrarli agli osservatori, ma insomma...con tutte le altre prove di tortura, sevizie, uccisioni, non vedo perché dubitarne. Chi conosce qual'è la situazione sa quello che il regime sta facendo perché lo sente ripetere da amici che conosce da una vita. Ormai non posso scorrere le mie pagine su fb per le atrocità che mostrano...tutte macchinazioni? ma per favore. 2) Le interviste non funzionano perché tutti mentono, ma allora perché non si può dire la stessa cosa di quando parlano i testimoni contro i ribelli o a favore del regime? Perché le testimonianze anti-regime sono false e quelle pro-regime degli articoli che piacciono a voi, dove si usa perfino SANA o le televisioni russe, notoriamente simbolo di giornalismo equilibrato, vanno bene? Allora dovremmo dire: non possiamo sapere più nulla e pazienza giriamoci dall'altra parte. Certo, sarebbe molto più comodo. 3) L'esercito ha usato i bambini come scudi umani. Lo si sa da mesi perché ci sono i video dell'esercito che entra nelle città (io ne ho visti alcuni ambientati a Zabadani e Homs) accompagnati da civili e con bambini davanti ai carri. Visti personalmente. Ma questo forse l'autore non lo sa, perché non segue la Siria come dovrebbe e non ha a disposizione abbastanza fonti. Se ci arrivano prove da più parti, si fa 2+2...ma no deve essere tutto un complotto...tutti mentono, i video sono ricostruiti negli studi di al-jazeera, etc. etc. 4) "allo scopo di rendere digeribile il prossimo intervento militare occidentale in Siria al fianco dei nostri alleati al-Qaeda"....questa, vedete, è pura disinformazione. è falso. non c'è altro da dire. Sostenere che questa rivolta venga portata avanti da Al-Qaeda è uno sputo in faccia alla verità. Forse l'1% dei combattenti appartiene ad al-qaeda (dei combattenti, non considero neanche le centinaia di migliaia del movimento non-violento). Padre Paolo dell'Oglio, nel suo ultimo lungo giro ad Homs, una delle roccaforti dei ribelli, dice che non ha mai incontrato un non-siriano! Neanche uno! Dice "sono sicuro che ce ne siano, ma non ne ho mai incontrato uno". Nelle roccaforti dei ribelli. E questo signore dell'articolo ci viene a dipingere la rivolta, anche armata, come portata avanti da terroristi venuti dall'Iraq? Una vergogna, non ci sono altre definizioni. Se si mente così, sulle spalle di gente che muore per lottare contro un regime autoritario, mi dispiace ma il giudizio è netto. Vorrei sapere da dove l'ha presa questa informazione, dato che tutti gli analisti, tutte le persone che sono state in Siria e hanno conosciuto la natura dell'opposizione, tutte le persone che seguono da vicino la cosa, eccetto per Siriani pro-regime e, appunto, i complottisti che vedono solo quello che vogliono vedere, dicono la stessa cosa che ha detto Paolo dell'Oglio. Al-Qaeda in Siria c'è: saranno trecento persone, 500. Non lo so. Il solo esercito libero saranno ormai decine di migliaia e i manifestanti che continuano a scendere in piazza ancora di più e la gente che non scende in piazza e vorrebbe ancora di più e decine di migliaia sono stati costretti a espatriare per paura delle ritorsioni del regime. Io abito al Cairo e qua sembra di stare in Siria. Ho amici Siriani che si occupano del problema dei rifugiati da queste parti (e guarda caso elemosinano fondi da ONG europee, chissà dove sono Qatar e Arabia Saudita). E lui ci viene a dire che stare al fianco della rivoluzione significa stare al fianco di al-qaeda.... 5) L'articolo menziona anche la condanna dell'ESL per l'uso di bambini per supporto. Ma in questo caso ovviamente è solo uno sprazzo di dignità...non il fatto che le testimonianze dicono anche questo e che probabilmente anche questo è vero. Ma per lui sembra che le cose dette contro il regime sono false e quelle contro l'ESL sono vere. Su quale base non si sa. Purtroppo, probabilmente, sono tutte vere. 6) Si dice che questo rapporto è fatto per rendere digeribile un intervento straniero. Ma che è giornalismo questo? sono pure falsità ideologiche e basta. L'ONU deve ricostruire questi rapporti e cercare più prove possibili e queste prove sono anche ottenute attraverso testimonianze. Il solito atteggiamento negazionista a senso unico. Le prove di bambini torturati e uccisi dal regime ce ne sono a centinaia: video e testimonianze di persone al di sopra di ogni sospetto. Se queste testimonianze lo confermano, perché dubitarne? Se le prove vengono da tantissime parti, e poi c'è un rapporto ONU che le conferma, ma perché non stare zitti? Certo ci saranno le solite esagerazioni, ma molto probabilmente la maggioranza corrisponde alla verità. 7) Ultimo paragrafo: ciliegina sulla torta. Il caso del giornalista britannico. Primo: è chiaro che i giornali ne parlano meno rispetto a un rapporto ONU che parla di bambini seviziati e uccisi a centinaia (pare 1200). Vorrei vedere, è naturale che sia così! e vorrei sapere se qualcuno non lo considera normale.... Tra l'altro, anche questo evento è stato pubblicizzato e io l'ho letto da più fonti. E lo ritengo anche vero. I ribelli siriani stanno cercando in tutti i modi di ricevere più attenzione dall'opinione pubblica internazionale e a volte purtroppo ricorrono anche a questi mezzi. Ma che significa? Perché l'autore lo mette alla fine? Per dire che sono tutti sullo stesso piano? Vedete, questi sono esattamente gli articoli contro cui abbiamo scritto il nostro appello e che vi stanno isolando sempre di più: tendenziosi, basati su pregiudizi ideologici, giornalisticamente non professionali, mancano di fonti, dicono vere e proprie falsità come la questione di Al-qaeda. Così non si va da nessuna parte e certo non si aiuta il popolo siriano, che immagino sarebbe l'obiettivo... Se vogliamo davvero farla finita con questa deriva verso la guerra civile ed evitare un intervento straniero, bisogna avere un approccio molto più costruttivo e soprattutto bisogna avere una visione della realtà che non poggi su queste invenzioni e questa faziosità che assolve il regime e nega quello che sta facendo sulla base di nulla. Solo così si può veramente fare qualcosa. Se ve ne importa veramente qualcosa... cordiali saluti enrico de angelis Il giorno 12/giu/2012, alle ore 20.22, Alessandro Marescotti ha scritto:
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