R: [pace] Siria: malafede di chi? Via Assad e caschi blu Onu!



Segnalo questa lettera dalla Siria sul blog di letteratura più seguito di Italia:

 

http://www.nazioneindiana.com/2012/02/09/lettera-aperta-agli-scrittori-di-tutto-il-mondo/#comments

 

Che cosa rispondiamo?

 

Lorenzo

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di redazione il dialogo
Inviato: giovedì 9 febbraio 2012 15.15
A: pace at peacelink.it
Oggetto: Re: [pace] Siria: malafede di chi? Via Assad e caschi blu Onu!

 

Sono stato schematico perchè pensavo così di farmi capire meglio ma vedo che non è così. Ovviamente non nego affatto che esista una tensione in Siria
con violenze da ambo le parti. Lo schematismo serviva a dire che il problema della soluzione pacifica è un problema comune a tutte le parti in causa se queste vogliono realizzare la pace ed è su questo che dobbiamo lavorare.
ciao
giovanni sarubbi


On 09/02/2012 13:01, Farmacia San Cassiano wrote:

Mi pare che la piattaforma contenga una differenza sostanziale dal vostro pensiero: voi dite che la tensione in Siria è provocata dall'esterno, loro dicono che la colpa è di Assad (infatti vogliono che se ne vada).

Penso comunque che sia cosa saggia cercare di dialogare con gli oppositori all'estero per trovare vie pacifiche di soluzione della vicenda.

Riguardo alle proposte di Annalisa Roveroni, no all'espulsione dell'ambasciatore, ma perchè come cittadini (non il governo) non possiamo chiedere le dimissioni di Assad? E i caschi blu dell'ONU non sarebbero più affidabili (e credibili) della delegazione araba?

Ciao

Enrico Usvelli

----- Original Message -----

Sent: Thursday, February 09, 2012 9:38 AM

Subject: Re: [pace] Siria: malafede di chi? Via Assad e caschi blu Onu!

 

Conosco il dott. Dachan da dieci anni. L'ho conosciuto nella sua qualità di presidente dell'UCOII (unione delle comunità islamiche italiane) nell'ambito della giornata del dialogo cristiano-islamico di cui il nostro sito è punto di riferimento nazionale. Da due anni ha passato la mano diventanto presidente emerito dell'UCOII e da pochi mesi è diventato delegato per l'Italia del Consiglio Nazionale Siriano. Quando mi ha scritto chiedendomi di aderire alla prossima manifestazione del 19 febbraio che loro hanno organizzato da un lato gli ho espresso tutte le nostre posizioni sulla vicenda e sull'appello che stiamo sostenendo, dall'altro ho pensato che fosse nostro dovere cercare di interloquire con lui sul tema delle soluzione pacifica della crisi siriana perchè il punto fondamentale della questione è questo.
Noi siamo convinti, basandoci sia sull'esperienza storica sia sulle recentissime guerre, ultima la Libia, che la tensione in Siria sia artatamente e sistematicamente provocata dalle grandi potenze imperialiste con a capo gli Usa e ingigantita dai mass-media attraverso la diffusione di notizie false o volutamente distorte secondo uno schema di disinformazione oramai collaudato e sperimentato da tempo.
Dall'altro lato i sostenitori delle opposizioni all'estero ad Assad  e al suo Governo, e ce ne sono tanti come il dott. Dachan,  credono a tutto ciò che i mass-media ci propinano e sono quindi giustamente indignati per ciò che sentono e cercano di fare qualcosa.
Sia noi che loro abbiamo il problema di dare una soluzione pacifica a questa vicenda e le soluzioni pacifiche si costruiscono proponendo percorsi di dialogo fra le parti in conflitto senza dare corso ad azioni di rottura e soprattutto rifiutando qualsiasi ingerenza di grandi potenze nelle vicende interne di altri paesi. Chi dispone di una potenza militare enorme come gli USA o la Nato, non ha alcun diritto di porsi come gendarme del mondo, nessuno gli ha dato questo diritto, non lo prevede lo statuto dell'ONU il quale, anch'esso, ripudia la guerra come fa la nostra Costituzione.
Allora
le proposte devono essere di tipo pacifico e non tendenti ad acuire lo scontro e le violenze. Penso allora che le proposte che fa Annalisa Roveroni non sono utili alla soluzione pacifica ma servono ad acuire le tensioni e a favorire la guerra. E' evidente, infatti, che si espellono gli ambasciatori quando si vuole fare la guerra ad un paese e quando si voglia ingerirsi nei suoi affari interni cosa che la nostra Costituzione esplicitamente vieta al governo di fare (art. 11 dove si ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali). Il Governo non può espellere alcun ambasciatore perché il metodo di risoluzione delle controversie internazionali non può essere per noi la guerra. Non possiamo neppure chiedere come Governo le dimissioni di Assad che è una questione che riguarda il popolo siriano e che possono chiedere le opposizioni siriane. Io credo che ci saremmo tutti molto arrabbiati se Assad ed il suo governo avesse cacciato il nostro ambasciatore dalla Siria e avesse chiesto le dimissioni del nostro governo in favore di una nostra opposizione interna o residente all'estero che fosse.
Le soluzioni pacifiche si costruiscono rispettando la legalità internazionale, altrimenti la parola passa alle armi e quando le armi parlano con il loro suono inconfondibile a farne le spese sono le popolazioni e la Madre Terra.
Ho
ricevuto ieri sera e ho letto poco fa la piattaforma della manifestazione indetta dal CNS il 19 febbraio prossimo. Ve la riporto di seguito:

PIATTAFORMA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 19 FEBBRAIO 2012 A ROMA

 

1. Alla  manifestazione possono aderire tutte le opposizioni siriane che concordano con i seguenti obiettivi della manifestazione:

  a. Cessazione immediata delle violenze in Siria

  b. Dimissioni del presidente Assad e del suo staff

  c. Un periodo di transizione

  d. Elezioni libere alle quali può partecipare tutto il popolo siriano

2.  Gli slogan dei partecipanti devono essere entro questa piattaforma

3. Il rifiuto totale di qualsiasi intervento militare in Siria 

4. La difesa anche internazionale dei civili come previsto dallo statuto dell'Onu

5. Richieste immediate di soccorso medico e la possibilità di curare i feriti

6. Far arrivare gli aiuti umanitari alle zone disagiate

7. Sono invitate tutte le associazioni umanitarie e di volontariato e anti violenza alla partecipazione.

Il Consiglio Nazionale Siriano – Italia


Mi pare, e questo conferma che il tentativo di dialogo che abbiamo cercato di instaurare con il dott. Dachan ha dato i suoi frutti, che il cuore di questa piattaforma sia il punto 3 dove si parla di "rifiuto totale di qualsiasi intervento militare in Siria" che è il punto fondamentale del nostro appello. Confrontiamoci allora con questa piattaforma che non è il frutto della elucubrazione di qualcuno che passa le sue giornate nel mondo virtuale di internet ma di chi concretamente rappresenta in Italia ai massimi livelli l'opposizione siriana, con cui necessariamente dobbiamo fare i conti per contribuire, e sottolineo contribuire, a dare una soluzione  pacifica alla crisi siriana.

Giovanni Sarubbi

 











On 09/02/2012 01:39, tiziano cardosi wrote:

cara signora Roveroni,
forse lei non ha capito che il Siria non c'è solo un dittatore che uccide i suoi concittadini con il tiro al bersaglio; in Siria c'è una guerra civile diretta dall'estero, con un "esercito libero" armato da paesi esterni alla Siria, che bombarda le manifestazioni disarmate con mortai (dove è morto il giornalista francese), c'è un resoconto della commissione della lega araba che dà un quadro molto diverso da quello vergognosamente dipinto dai nostri media.
Come pacifisti DOBBIAMO fare analisi politica, altrimenti ci prendiamo altre solenni cantonate, ce ne siamo prese già troppe.
Cordiali saluti
TC


Il 09/02/2012 00:48, a_roveroni at libero.it ha scritto:

Trovo estremamente equilibrata, pacata, illuminante l'intervista rilasciata dal dott. Dachan Mohamed Nour, delegato per l'Italia della Coalizione Siriana di Sostegno alla Rivolta Siriana, al direttore della rivista Il dialogo.http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/noguerra/NotizieCommenti_1328690852.htm

 

In "assoluta malafede" (uso il suo giudizio sul dott. Nour), mi pare proprio Marinella Correggia e molti in Peacelink e non solo!
Mi ero ripromessa di non intervenire ancora su questa lista ma davvero mi e' impossibile.

 

Provo a rispondere ai 4 punti che proverebbero secondo Correggia la presunta malafede dell'illustre delegato siriano in Italia (il messaggio di Correggia alla lista pace di peacelink e riportato qui sotto).

1. non e'  vero quello che affermi, cioè che nell'intervista sia detto che l'Esercito siriano libero fa solo "informazione pacifica". E' detto invece chiaramente che il suo obiettivo e' "difendere le manifestazioni". Lasciamo perdere poi quel che dicono la Lega Araba e la sua "missione di osservatori" per favore, che ne sono uscite assolutamente delegittimate, per usare un eufemismo.

 

2.  anche se fosse che la Libia ha riconosciuto l'Esercito siriano libero, che prova? Mi sembrerebbe un atto dovuto per un governo uscito da una rivolta contro una dittatura.  Se sul nuovo governo libico scrivi che"non ci sono parole come ben sapete", sulla dittatura di Gheddafi che dici? Ricordo che hai sostenuto - a differenza dei tuoi colleghi giornalisti che invece giravano embedded a Tripoli dal regime, come racconta il giornalista rai Amedeo Ricucci - di aver fatto libere passeggiate e visite nella capitale libica sotto il regime...che fortuna!

 

3. i "ragazzini", i giovani siriani, la popolazione che con enorme coraggio manifestano pacificamente (e vengono spesso massacrati) sono sotto gli occhi di tutti.

Ma che interessi hai per affermare contro ogni evidenza e realta' storica che questi giovani che chiedono liberta' e democrazia sono una "FAVOLETTA"? Sbagliare e' umano, perseverare e' diabolico.

 

Il fine "giusto", scongiurare una sanguinosa guerra internazionale, non giustifica i tuoi mezzi, negare la realta' della rivolta siriana e dei crimini del governo Assad.

 

4. che cosa proverebbe il fatto che la Coalizione siriana nel nostro Paese e' stata ricevuta dal ministro Terzi? Anche il giornalista del Manifesto( non ricordo chi) non e' mancato all'incontro con la stampa di fine anno del primo ministro Monti (e per quale scomoda domanda fargli? udite udite, invece di metterlo alle strette sui contenuti della fase due della manovra a favore dei debiti delle banche, ha chiesto assicurazioni ...sugli aiuti governativi all'editoria! Davvero!, Scusate la digressione ma ho avuto un flash di disgusto).

 

Un pensiero e' chiarissimo dopo aver letto l'intervista al dott. Nour:  abbiamo il dovere politico e morale di smettere di guardare ai fatti della Siria come freddi analisti politici, nel migliore dei casi,  

ma da buoni pacifiste/i, occorre chiedere URGENTEMENTE:

-l'espulsione immediata dell'ambasciatore della Siria in Italia (si tratta di una misura pacifica ma ferma per dire al governo siriano che il suo comportamento e' inammissibile);

- le dimissioni del presidente Assad e del suo governo;

- l'invio di una missione di caschi blu dell'Onu con mandato di interposizione e di intervento per impedire ogni violenza contro i civili.

 

cosi' forse possiamo finalmente fermare la guerra in Siria.

 

Annalisa Roveroni

 

 

 

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