Sono stato schematico perchè pensavo così di farmi capire meglio ma
vedo che non è così. Ovviamente non nego affatto che esista una
tensione in Siria
con violenze da ambo le parti. Lo schematismo serviva a dire che il
problema della soluzione pacifica è un problema comune a tutte le
parti in causa se queste vogliono realizzare la pace ed è su questo
che dobbiamo lavorare.
ciao
giovanni sarubbi
On 09/02/2012 13:01, Farmacia San Cassiano wrote:
Mi pare che la piattaforma
contenga una differenza sostanziale dal vostro pensiero: voi
dite che la tensione in Siria è provocata dall'esterno, loro
dicono che la colpa è di Assad (infatti vogliono che se ne
vada).
Penso comunque che sia cosa
saggia cercare di dialogare con gli oppositori all'estero per
trovare vie pacifiche di soluzione della vicenda.
Riguardo alle proposte
di Annalisa Roveroni, no all'espulsione dell'ambasciatore, ma
perchè come cittadini (non il governo) non possiamo chiedere
le dimissioni di Assad? E i caschi blu dell'ONU non sarebbero
più affidabili (e credibili) della delegazione araba?
Ciao
Enrico Usvelli
----- Original Message -----
Sent: Thursday, February
09, 2012 9:38 AM
Subject: Re: [pace] Siria:
malafede di chi? Via Assad e caschi blu Onu!
Conosco il dott. Dachan da dieci anni. L'ho conosciuto nella sua
qualità di presidente dell'UCOII (unione delle comunità
islamiche italiane) nell'ambito della giornata del dialogo
cristiano-islamico di cui il nostro sito è punto di riferimento
nazionale. Da due anni ha passato la mano diventanto presidente
emerito dell'UCOII e da pochi mesi è diventato delegato per
l'Italia del Consiglio Nazionale Siriano. Quando mi ha scritto
chiedendomi di aderire alla prossima manifestazione del 19
febbraio che loro hanno organizzato da un lato gli ho espresso
tutte le nostre posizioni sulla vicenda e sull'appello che
stiamo sostenendo, dall'altro ho pensato che fosse nostro dovere
cercare di interloquire con lui sul tema delle soluzione
pacifica della crisi siriana perchè il punto fondamentale della
questione è questo.
Noi siamo convinti, basandoci sia sull'esperienza storica sia
sulle recentissime guerre, ultima la Libia, che la tensione in
Siria sia artatamente e sistematicamente provocata dalle grandi
potenze imperialiste con a capo gli Usa e ingigantita dai
mass-media attraverso la diffusione di notizie false o
volutamente distorte secondo uno schema di disinformazione
oramai collaudato e sperimentato da tempo.
Dall'altro lato i sostenitori delle opposizioni all'estero ad
Assad e al suo Governo, e ce ne sono tanti come il dott.
Dachan, credono a tutto ciò che i mass-media ci propinano e
sono quindi giustamente indignati per ciò che sentono e cercano
di fare qualcosa.
Sia noi che loro abbiamo il problema di dare una soluzione
pacifica a questa vicenda e le soluzioni pacifiche si
costruiscono proponendo percorsi di dialogo fra le parti in
conflitto senza dare corso ad azioni di rottura e soprattutto
rifiutando qualsiasi ingerenza di grandi potenze nelle vicende
interne di altri paesi. Chi dispone di una potenza militare
enorme come gli USA o la Nato, non ha alcun diritto di porsi
come gendarme del mondo, nessuno gli ha dato questo diritto, non
lo prevede lo statuto dell'ONU il quale, anch'esso, ripudia la
guerra come fa la nostra Costituzione.
Allora le proposte devono essere di tipo pacifico e non tendenti
ad acuire lo scontro e le violenze. Penso allora che le proposte
che fa Annalisa Roveroni non sono utili alla soluzione pacifica
ma servono ad acuire le tensioni e a favorire la guerra. E'
evidente, infatti, che si espellono gli ambasciatori quando si
vuole fare la guerra ad un paese e quando si voglia ingerirsi
nei suoi affari interni cosa che la nostra Costituzione
esplicitamente vieta al governo di fare (art. 11 dove si ripudia
la guerra come strumento di risoluzione delle controversie
internazionali). Il Governo non può espellere alcun ambasciatore
perché il metodo di risoluzione delle controversie
internazionali non può essere per noi la guerra. Non possiamo
neppure chiedere come Governo le dimissioni di Assad che è una
questione che riguarda il popolo siriano e che possono chiedere
le opposizioni siriane. Io credo che ci saremmo tutti molto
arrabbiati se Assad ed il suo governo avesse cacciato il nostro
ambasciatore dalla Siria e avesse chiesto le dimissioni del
nostro governo in favore di una nostra opposizione interna o
residente all'estero che fosse.
Le soluzioni pacifiche si costruiscono rispettando la legalità
internazionale, altrimenti la parola passa alle armi e quando le
armi parlano con il loro suono inconfondibile a farne le spese
sono le popolazioni e la Madre Terra.
Ho ricevuto ieri sera e ho letto poco fa la piattaforma della
manifestazione indetta dal CNS il 19 febbraio prossimo. Ve la
riporto di seguito:
PIATTAFORMA DELLA
MANIFESTAZIONE DEL 19 FEBBRAIO 2012 A ROMA
1.
Alla manifestazione possono aderire tutte le opposizioni
siriane che concordano con i seguenti obiettivi della
manifestazione:
a. Cessazione immediata delle violenze in Siria
b. Dimissioni del presidente Assad e del suo
staff
c. Un periodo di transizione
d. Elezioni libere alle quali può partecipare
tutto il popolo siriano
2.
Gli slogan dei partecipanti devono essere entro questa
piattaforma
3.
Il rifiuto totale di qualsiasi intervento militare in
Siria
4.
La difesa anche internazionale dei civili come previsto
dallo statuto dell'Onu
5.
Richieste immediate di soccorso medico e la possibilità di
curare i feriti
6.
Far arrivare gli aiuti umanitari alle zone disagiate
7.
Sono invitate tutte le associazioni umanitarie e
di volontariato e anti violenza alla partecipazione.
Il Consiglio Nazionale Siriano – Italia
Mi pare, e questo conferma che il tentativo di dialogo che
abbiamo cercato di instaurare con il dott. Dachan ha dato
i suoi frutti, che il cuore di questa piattaforma sia il
punto 3 dove si parla di "rifiuto totale di qualsiasi
intervento militare in Siria" che è il punto fondamentale
del nostro appello. Confrontiamoci allora con questa
piattaforma che non è il frutto della elucubrazione di
qualcuno che passa le sue giornate nel mondo virtuale di
internet ma di chi concretamente rappresenta in Italia ai
massimi livelli l'opposizione siriana, con cui
necessariamente dobbiamo fare i conti per contribuire, e
sottolineo contribuire, a dare una soluzione pacifica
alla crisi siriana.
Giovanni Sarubbi
On 09/02/2012 01:39, tiziano cardosi wrote:
cara
signora Roveroni,
forse lei non ha capito che il Siria non c'è solo un dittatore
che uccide i suoi concittadini con il tiro al bersaglio; in
Siria c'è una guerra civile diretta dall'estero, con un
"esercito libero" armato da paesi esterni alla Siria, che
bombarda le manifestazioni disarmate con mortai (dove è morto
il giornalista francese), c'è un resoconto della commissione
della lega araba che dà un quadro molto diverso da quello
vergognosamente dipinto dai nostri media.
Come pacifisti DOBBIAMO fare analisi politica, altrimenti ci
prendiamo altre solenni cantonate, ce ne siamo prese già
troppe.
Cordiali saluti
TC
Il 09/02/2012 00:48, a_roveroni at libero.it
ha scritto:
Trovo estremamente equilibrata, pacata, illuminante
l'intervista rilasciata dal dott. Dachan Mohamed Nour,
delegato per l'Italia della Coalizione Siriana di Sostegno
alla Rivolta Siriana, al direttore della rivista Il
dialogo.http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/noguerra/NotizieCommenti_1328690852.htm
In
"assoluta malafede" (uso il suo giudizio sul dott. Nour),
mi pare proprio Marinella Correggia e molti in Peacelink e
non solo!
Mi ero ripromessa di non intervenire ancora su questa
lista ma davvero mi e' impossibile.
Provo a rispondere ai 4 punti che proverebbero secondo
Correggia la presunta malafede dell'illustre
delegato siriano in Italia (il messaggio di Correggia alla
lista pace di peacelink e riportato qui sotto).
1. non e' vero quello che affermi, cioè che
nell'intervista sia detto che l'Esercito siriano
libero fa solo "informazione pacifica". E' detto
invece chiaramente che il suo obiettivo e' "difendere le
manifestazioni". Lasciamo perdere poi quel che dicono la
Lega Araba e la sua "missione di osservatori" per favore,
che ne sono uscite assolutamente delegittimate, per usare
un eufemismo.
2. anche se fosse che la Libia ha riconosciuto
l'Esercito siriano libero, che prova? Mi sembrerebbe un
atto dovuto per un governo uscito da una rivolta contro
una dittatura. Se sul nuovo governo libico scrivi che"non
ci sono parole come ben sapete", sulla dittatura di
Gheddafi che dici? Ricordo che hai sostenuto - a
differenza dei tuoi colleghi giornalisti che invece
giravano embedded a Tripoli dal regime, come racconta il
giornalista rai Amedeo Ricucci - di aver fatto
libere passeggiate e visite nella capitale libica sotto il
regime...che fortuna!
3. i "ragazzini", i giovani siriani, la popolazione che
con enorme coraggio manifestano pacificamente (e vengono
spesso massacrati) sono sotto gli occhi di tutti.
Ma che interessi hai per affermare contro ogni evidenza e
realta' storica che questi giovani che chiedono liberta' e
democrazia sono una "FAVOLETTA"? Sbagliare e' umano,
perseverare e' diabolico.
Il fine "giusto", scongiurare una sanguinosa guerra
internazionale, non giustifica i tuoi mezzi, negare la
realta' della rivolta siriana e dei crimini del governo
Assad.
4. che cosa proverebbe il fatto che la Coalizione
siriana nel nostro Paese e' stata ricevuta dal ministro
Terzi? Anche il giornalista del Manifesto(
non ricordo chi) non e' mancato all'incontro con la stampa
di fine anno del primo ministro Monti (e per quale scomoda
domanda fargli? udite udite, invece di metterlo alle
strette sui contenuti della fase due della manovra a
favore dei debiti delle banche, ha chiesto assicurazioni
...sugli aiuti governativi all'editoria! Davvero!, Scusate
la digressione ma ho avuto un flash di disgusto).
Un pensiero e' chiarissimo dopo aver letto l'intervista
al dott. Nour: abbiamo il dovere politico e morale di
smettere di guardare ai fatti della Siria come freddi
analisti politici, nel migliore dei casi,
ma da buoni pacifiste/i, occorre chiedere URGENTEMENTE:
-l'espulsione immediata dell'ambasciatore della Siria in
Italia (si tratta di una misura pacifica ma ferma per dire
al governo siriano che il suo comportamento e'
inammissibile);
- le dimissioni del presidente Assad e del suo governo;
- l'invio di una missione di caschi blu dell'Onu con
mandato di interposizione e di intervento per impedire
ogni violenza contro i civili.
cosi' forse possiamo finalmente fermare la guerra in
Siria.
Annalisa Roveroni
--
il dialogo -
Periodico di Monteforte Irpino
Via Nazionale, 51 - 83024 Monteforte Irpino (AV) - Tel:
339-4325220
Email redazione: redazione at ildialogo.org
Email direttore: direttore at ildialogo.org
Sito: http://www.ildialogo.org
«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa
insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se
non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.(Mt 5,13)
"Tutte le valanghe prima di diventare tali erano solo
fiocchi di neve"
Abbonarsi ad Adista www.adista.it
, Tempi di Fraternità www.tempidifraternita.it
, Confronti www.confronti.net
, QOL www.qolrivista.it
fa bene alla salute
TUTELA DELLA PRIVACY
L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati
personali") relativa alla mailing list che diffonde questa
newsletter e' disponibile alla pagina web: http://www.ildialogo.org/notelegali/privacyml14012012.htm
La informiamo che il Suo indirizzo è stato reperito
attraverso e-mail da noi ricevuta o da fonti di pubblico
dominio.
Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di
disturbo, quindi La preghiamo di accettare le nostre più
sincere scuse se la presente non è di Suo interesse. Tutti i
destinatari della e-mail sono in copia nascosta.
Qualora non intendesse più ricevere comunicazioni, La
preghiamo di inviare una e-mail di risposta con oggetto:
CANCELLA a redazione at ildialogo.org,
precisando l'indirizzo, che sarà quindi immediatamente
rimosso dalla mailing list.
Abbiamo cura di evitare fastidiosi invii multipli, laddove
ciò avvenisse La preghiamo di segnalarcelo.
--
il dialogo - Periodico di
Monteforte Irpino
Via Nazionale, 51 - 83024 Monteforte Irpino (AV) - Tel:
339-4325220
Email redazione: redazione at ildialogo.org
Email direttore: direttore at ildialogo.org
Sito: http://www.ildialogo.org
«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa
insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a
essere gettato via e calpestato dagli uomini.(Mt 5,13)
"Tutte le valanghe prima di diventare tali erano solo fiocchi
di neve"
Abbonarsi ad Adista www.adista.it , Tempi di
Fraternità www.tempidifraternita.it
, Confronti www.confronti.net
, QOL www.qolrivista.it
fa bene alla salute
TUTELA DELLA PRIVACY
L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003,
n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali")
relativa alla mailing list che diffonde questa newsletter e'
disponibile alla pagina web: http://www.ildialogo.org/notelegali/privacyml14012012.htm
La informiamo che il Suo indirizzo è stato reperito attraverso
e-mail da noi ricevuta o da fonti di pubblico dominio.
Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di
disturbo, quindi La preghiamo di accettare le nostre più sincere
scuse se la presente non è di Suo interesse. Tutti i destinatari
della e-mail sono in copia nascosta.
Qualora non intendesse più ricevere comunicazioni, La preghiamo
di inviare una e-mail di risposta con oggetto: CANCELLA a redazione at ildialogo.org,
precisando l'indirizzo, che sarà quindi immediatamente rimosso
dalla mailing list.
Abbiamo cura di evitare fastidiosi invii multipli, laddove ciò
avvenisse La preghiamo di segnalarcelo.
|