R: [pace] Re: [pace] Re: [pace] R: [pace] (secondo me quel che e' troppo e' troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è stato abbattuto un muro



grazie all'atteggiamento corretto e sensato di Dante, coerente con la 
presa d'atto di alcune realtà.
L'approccio di Carlo Gubitosa non 
capisco invece dove voglia andare a parare.
La Federazione Pro Natura, 
come ricorda Carlo, l'ho abbandonata da tempo  eppure è una 
Associazione che si professa nonviolenta pur mantenendo all'interno dei 
dirigenti che, come dice sempre Carlo, si vantano di essere essere 
"consulenti NATO"!
Abbiamo allora fatto una battaglia interna, ma anche 
esterna, vincente perché il soggetto (Carlo Maria Daclon, il nome va 
fatto), allora presidente, si dimettesse, pur restando nel Direttivo.
E 
Carlo ricorderà che in, occasione del problema con Peacelink (Daclon la 
aveva denunciata per diffamazione) ho dichiarato pubblicamente che, pur 
essendo dirigente della FNP, avrei testimoniato in favore di Peacelink.
Queste lettere sono ancora rinvenibili sul web, ad esempio 
nell'archivio di Rete Civica Milanesse!
E sempre restando in tema di 
ambiguità ed incoerenze, pur dichiarandosi NO-TAV ha avuto - si sta 
sempre parlando della Federazione Pro Natura - come ultimo presidente 
nazionale un Assessore del Comune di Torino pro-TAV.
L'atteggiamento 
del "consulente NATO" che cita Carlo non è però minimamente 
paragonabile a quello della Tavola della Pace, quando omaggiò in pompa 
magna D'Alema nel momento stesso in cui scatenava una guerra NATO in ex 
Jugoslavia senza neppure passare per il Parlamento italiano (e mentiva 
sui bombardamenti dei cacciabombardieri italiani).
Il fatto che la FNP, 
con la quale, ripeto, io non ho più nulla a che vedere da anni, sia, 
diciamo così, "incoerente", nulla toglie all'ipocrisia ben più grave, 
dannosa ed odiosa di una "Tavola della Pace" che si appropria 
indebitamente della memoria di Capitini trasformamdo la Perugia-Assisi 
in una passeggiata priva di contenuti reali.
Proprio chi ha subito 
direttamente i danni dell'ipocrisia (Peacelink) rischiando di chiudere 
da parte di "nonviolenti" guidati da "consulenti NATO" dovrebbe allora 
capire il pericolo che l'ipocrisia rappresenta ed essere più 
determinato a condannarla dove e quando si manifesta ancora...

Inviterei comunque ad evitare, se possibile, discussioni troppo 
personalizzate che non mi sembrano utili a nessuno.
Se qualcuno mi 
rimprovera ancora per non essermi immediatamente dimesso dalla FNP 
allora ed avere preferito una "battaglia" interna ed esterna io posso 
dirgli che forse ha ragione (non rivendico l'infallibilità del Papa!), 
forse, no, ma è bene - penso - che questa discussione si svolga in sedi 
private.
O no?



----Messaggio originale----
Da: bdndante at gmail.com
Data: 4-nov-2011 10.18 PM
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] Re: [pace] 
Re: [pace] R: [pace] (secondo me quel che e&#39; troppo e&#39; troppo) 
....Fini e i pacifisti: ieri è stato abbattuto un muro

grazie alle 
parole di Alfonso Navarra, che colgono nel segno.
A questo punto 
bisognerebbe togliere la "paternità" della marcia PG-Assisi
alla 
"Tavola della pace" e restituirla a chi, come l'ideatore Capitini,
sapeva coniugare nonviolenza, antimilitarismo e pacifismo.
Per quanto 
mi riguarda, non parteciperò più alla marcia, oramai diventata
una 
scampagnata e una passerella per le solite facce...
Continuerò a 
denunciare con tutte le forze il tradimento perpetrato nei
confronti 
del Gandhi italiano.
Dante Bedini

Il giorno 04 novembre 2011 20:29, 
alfonsonavarra at virgilio.it <
alfonsonavarra at virgilio.it> ha scritto:

> 
Cosa, oltretutto, poteva rispondere Fini messo di fronte a
> 
sollecitazioni generiche e vacue?
> L'avete letto "l'Appello
> 
finale/Agenda politica della Marcia Perugia-Assisi"?
> Non c'è una sola
> parola in cui si dice che ci opponiamo alle guerre in cui la nostra
> 
comunità nazionale è DIRETTAMENTE coinvolta!
> Questo non vi pare 
troppo?
> Pensate che il compito dei pacifisti nonviolenti sia quello 
di
> formulare principi altisonanti "per chiedere pace per i popoli" 
come
> qualsiasi assemblea dell'ONU?
> Lotti continua a fare 
semplicemente il
> suo mestiere: quello di vendere fumo.
> E dovremmo 
anche chiederci, se
> fossimo più intelligenti e coraggiosi, per conto 
di chi...
> E darci una
> risposta.
> E agire di conseguenza.
>
>
>
>
>
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da: martaturilli at yahoo.it
> Data: 4-
nov-2011 4.46 PM
> A: "pace@peacelink.
> it"<pace at peacelink.it>
> Ogg: 
[pace] Re: [pace] R: [pace] (secondo me
> quel che e&#39; troppo e&#39; 
troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è
> stato abbattuto un muro
>
>
>
>
> Pensavo che  in questa lista  non ci fosse
> più la necessità di 
fare questo tipo di distinzioni e di precisazioni,
> che, mi sembra,  
costituiscono davvero un arretramento della
> riflessione. Delle due 
l'una: o si pensa che chi legge e scrive qui non
> abbia capacità di 
analisi politica e prenda per buono tutto ciò che
> viene rappresentato 
nel teatrino della politica, oppure vanno
> sottoscritte in toto le 
franche dichiarazioni di Dante Bedini in una
> mail di un paio di 
settimane fa ("Sono stanco delle prediche...":
> ricordate?).
>
> Un 
incontro di questo tipo, così concepito e così
> divulgato, in una 
sintesi che nel titolo richiama nientemeno che
> l'abbattimento del 
muro, "apparentemente" serve solo a Fini, il quale
> addirittura (lui, 
l'istituzione!),  si presenta "da solo", perchè
> quello che ha 
intenzione di ricavarne glielo offrono su un piatto
> d'argento i suoi 
interlocutori, senza che neanche si prenda il disturbo
> di dare veste 
ufficiale all'incontro, o come minimo di registrare
> qualcuna delle 
questioni che gli vengono poste. Sarebbe questo
> l'incontro con "una 
istituzione"?
>
> Come si fa a trovare qualcosa di
> positivo in questa 
cosa è veramente un mistero, ma mi risulta
> ugualmente incomprensibile 
che ci si chieda che cosa voglia farne
> Lotti. Se fosse qualcosa di 
condivisibile o semplicemente di sensato,
> ce lo avrebbe comunicato 
nella sua sintesi, spiegando obiettivi e
> intenti, invece di riportare 
il verbo di Fini, cosa, oltre che
> ridicola, veramente poco dignitosa: 
personalmente avrei preferito
> sapere se e che cosa sono stati in 
grado loro di replicare a Fini.
>
>
> ________________________________
> Da: "lorenz.news at yahoo.it" <lorenz.
> news at yahoo.it>
> A: 
pace at peacelink.it
> Inviato: Venerdì 4 Novembre 2011 14:
> 43
> 
Oggetto: [pace] R: [pace] (secondo me quel che e' troppo e' troppo)
> 
....Fini e i pacifisti: ieri è stato abbattuto un muro
>
>
>
> Credo
> 
occorra distinguere il dialogo dall’azione
> e dalla propaganda.
>
> Io 
non
> ci vedo nulla di male, a priori, se
> la Tavola della Pace si 
incontra
> con una istituzione come Fini.
>
> Quel che invece non mi 
sembra
> condivisibile, sono:
>
>        1. I toni dell’annuncio: non è 
stato abbattuto
> nessun muro, se si ragiona in un’ottica dell’agire. 
Le risposte di Fini
> non sono per nulla confortanti, e alcune sono 
inquietanti (quella su
> chi sono i pacifisti, sulla scuola in 
Afghanistan e quella su Israele).
> La domanda che viene da un siffatto 
titolo è se a Lotti interessi di
> più la visibilità e la propaganda 
rispetto ai risultati concreti.
>        2.
> Lotti scrive “per chi 
crede nella nonviolenza, nell’apertura a tutti, e
> nella forza del 
dialogo”. Occorrerebbe capire a cosa serva l’apertura e
> il dialogo. 
Nella risoluzione nonviolenta dei conflitti, una persona
> dopo essere 
stata aperta, aver accolto le opinioni e le emozioni dell’
> altro, 
espresso le sue, NON ha risolto alcun conflitto, di per sé, a
> livello 
di relazione, ossia sociale. Le opinioni possono restare
> diverse, e 
quindi il conflitto permanere. Se inoltre non si trovano
> punti in 
comune su cui venirsi incontro, si deve constatare l’
> impossibilità a 
risolvere il conflitto in toto. E questo è il caso
> presente. Quindi, 
ora, la domanda è: cosa ne vuol fare Lotti di questo
> dialogo che 
ribadisce l’impossibilità di risolvere un conflitto? Vuole
> vantarsene 
di averlo fatta, e finita qui, o vuole prendere atto delle
> 
conclusioni e ribadire che l’AZIONE DEI PACIFISTI E DEI NONVIOLENTI
> 
SARA’ QUELLA DI AVVERSARE E BOICOTTARE LE
>  INIZIATIVE CHE PORTA 
AVANTI
> FINI E ALTRI COME LUI?
> 3.   Se
> lo scopo dell’incontro è 
quello di
> ottenere il massimo di collaborazione
> da Fini sui 10 
punti dell’Agenda
> della Marcia Perugia-Assisi, constatato
> che la 
collaborazione con Fini
> e FLI sarà poco o nulla, mi chiedo: Lotti
> 
proporrà la stessa
> collaborazione ai rappresentanti di tutti i 
partiti? Spero
> di sì.
> Perché, e questo è il punto essenziale, se 
Lotti non chiederà questo ai
> partiti che possono garantirgli tale 
collaborazione, ma lo chiederà
> solo ai
> partiti più in vista, come 
FLI, PD e gli altri rappresentati in
> Parlamento, tutti
> poco o nulla 
inclini a raccogliere le istanze
> pacifiste, allora si dovrà 
concludere
> che sta facendo una mera
> operazione di propaganda
> Che 
non porterà nessun beneficio al
> pacifismo
> e alla nonviolenza, anzi 
rischierà di fare pubblicità ai partiti
> bellicisti e di fatto 
indebolirà ogni capacità di azione dei pacifisti
> nella
> politica.
>
> Lorenzo Galbiati
>
>
>
>
> ________________________________
>
> Da:
pace-request at peacelink.it [mailto:
> pace-request at peacelink.it] Per 
conto di Mari Cor
> Inviato: venerdì 4
> novembre 2011
> 11.26
> A: 
pace at peacelink.it
> Oggetto: [pace] (secondo me
> quel
> che e' troppo 
e' troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è stato
> abbattuto un muro
>
> 
FORSE SONO IO CHE SONO SETTARIA MA QUEL CHE E'
> TROPPO E' TROPPO.
> 
Adesso anche gli abbracci con Fini: "abbattuto un
> muro"? Dopo una
> 
guerra di otto mesi in cui ovviamente Fini non ha fatto
> nulla (almeno 
quei
> rozzi della Lega hanno un po' protestato),
> esattamente come 
chi l'ha incontrato
> ieri. Marinella
>
> -----
> Messaggio
> inoltrato 
-----
> Da: Tavola della pace
> <tavola at perlapace.it>
> A: mari.
> 
liberazioni at yahoo.it
> Inviato: Venerdì 4 Novembre 2011
> 11:14
> 
Oggetto:
> Fini e i pacifisti: ieri
> è stato abbattuto un muro
> Ieri 
è stato
> abbattuto un muro
> Ieri la Tavola della pace ha incontrato a 
Roma il
> leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini.
> Questa è la 
sintesi
> dell'incontro curata daFlavio Lotti, coordinatore nazionale 
della
> Tavola della pace.
>
>
> L'incontro c'è stato ed è durato 
un'ora e mezza.
> Questo è il primo fatto
>  importante. Dopo anni 
trascorsi a marcare le
> distanze dai pacifisti, a
>  lanciare 
invettive e provocazioni contro il
> pacifismo, Gianfranco Fini ha
>  
incontrato ieri presso la Camera dei
> Deputati una delegazione della 
Tavola
>  della pace. Un gesto di grande
> valore simbolico perché 
abbatte un muro fatto
>  di propaganda,
> ideologismi e pregiudizi che 
per decenni hanno teso a
>  denigrare e
> marginalizzare le proposte e 
le iniziative di tanti cittadini e
>
> organizzazioni impegnate per la
>   pace. Per chi crede nella
> nonviolenza, nell'apertura a
>  tutti e 
nella forza del dialogo è stato
> un momento particolarmente
>  
significativo.
>
> Il leader di Futuro e
> Libertà si è presentato 
all'incontro da solo, senza
>  collaboratori né
> addetti stampa, ma 
anche senza quella fretta che
>  caratterizza la gran
> parte degli 
incontri con i politici che non hanno
>  mai tempo. Così il
>
> 
confronto ha potuto toccare molti nodi critici e controversi: dalle
> 
spese
>  militari all'Afghanistan, dai tagli alla cooperazione
> 
internazionale alla
>  questione palestinese, dalla crisi dell'Europa
> 
alla crisi della politica.
>
> Ecco alcune delle affermazioni di
> 
Gianfranco Fini:
>
> Sulla Marcia Perugia-Assisi: Non mi ha sorpreso la
> grande partecipazione. Quanto più la situazione è grave, tanto più la
> gente è disposta a partecipare ad un'iniziativa centrata su grandi
> 
valori nobili, fuori dal rischio di strumentalizzazioni partitiche.
>
> 
Sull'Appello finale/Agenda politica della Marcia Perugia-Assisi: I 10
> 
punti possono essere oggetto di valutazioni differenti ma non possono
> 
essere contestati in toto. Per me il punto più critico è il 5,
> 
"Ripudiare la guerra, tagliare le spese militari".
>
> Sulla politica
> 
internazionale dell'Italia: Purtroppo il grande sogno di un
> 
protagonismo europeo è quasi utopico. La vicenda della Libia conferma:
> l'Europa politica non c'è e tornano gli interessi nazionali. L'Italia
> non può pensare di fare da sola.
>
> Sulla costruzione di una nuova
> 
politica estera dell'Italia: Dovremmo trovare cinque cose su cui c'è
> 
l'accordo di tutte le forze politiche. Cinque cose che chiunque vinca
> 
le elezioni si impegna a fare. Sarebbe un salto notevole.
>
> Sulle 
spese
> militari: Il problema non è se tagliarle, ma come. Anche per la
> politica della difesa dovremmo promuovere l'integrazione europea.
>
> 
Sugli F35: Non posso essere io a calendarizzare il dibattito sulla
> 
mozione Pezzotta contro gli F35. Lo devono chiedere i capigruppo.
>
> 
Sulla cooperazione internazionale: Dobbiamo cancellare l'idea che si
> 
possa far cooperazione a 360 gradi. Al massimo potremo fare uno/due
> 
progetti all'anno, magari nel Mediterraneo o nel Corno d'Africa. Non
> 
torneranno i tempi belli.
>
> Sull'Afghanistan: Non illudetevi che gli
> italiani siano disponibili a ridurre la spesa militare in Afghanistan 
e
> aumentare quella per la cooperazione. Se c'è da costruire un asilo, 
gli
> italiani vogliono che si costruisca qui in Italia e non in 
Afghanistan.
>
> Sul riconoscimento dello Stato di Palestina: La 
questione è
> complicatissima. Nel voto all'Unesco, l'Europa si è 
divisa in tre. Per
> questo noi contiamo poco. Il governo israeliano è 
una democrazia,
> l'unica della regione. Noi non possiamo non 
rispettare la volontà
> espressa da quella democrazia.
>
> Sul progetto 
di Comunità del
> Mediterraneo: Sono pienamente d'accordo. Non tutto 
quello che ha il
> marchio islamico deve essere considerato in modo 
negativo. Importante è
> la cooperazione tra Università. Gli immigrati 
che sono in Italia sono
> gli ideali ambasciatori. Anche per questo 
sono importanti i processi di
> cittadinanza.
>
> Sulla politica: C'è 
un deficit politico e un surplus di
> propaganda. Dobbiamo ripensare la 
partecipazione del cittadino alla
> vita politica. I mezzi tradizionali 
sono inadeguati. Il partito non c'è
> più. Anche i sindacati sono in 
difficoltà perché rappresentano solo gli
> occupati. Tutti i tentativi 
di bypassare i partiti e i sindacati sono
> finiti male.
>
> Sul 
pacifismo: Bisogna intendersi sulle parole. In
> passato i pacifisti 
erano quelli che preferivano restare a guardare.
>
> Sulla diffusione 
della cultura della nonviolenza: C'è un grande
> bisogno. Vediamo cosa 
succede negli stadi. Bisogna partire dalle scuole
> e dalla 
televisione. Credo nella forza dell'esempio.
>
> Conclusione. Non
> 
avevamo bisogno di questo incontro per scoprire le distanze e le
> 
differenze. Ci serviva per verificare la disponibilità ad un confronto
> onesto e rispettoso. Abbiamo insistito molto su questo e sulla
> 
necessità di non fermarci al primo incontro. Ci è stato detto: "Leggerò
> con più attenzione il vostro documento e vi farò sapere. Vi farò una
> proposta."
>
> Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola 
della
> pace
>
> PS. All'incontro hanno preso parte: Toni Montevidoni, 
Agesci;
> Achille Tagliaferri, Acli; Elvira Ricotta Adamo, Unione degli
> universitari; Pier Virgilio Dastoli, Movimento Federalista Europeo;
> 
Luisa Morgantini, Associazione per la pace; Leopoldo Piraccini, Centro
> per la pace Forlì-Cesena ; Flavio Lotti, Tavola della pace.
>
> 
Perugia, 4
> novembre 2011
>
> In ottemperanza al D.L. n. 196 del 
30/6/2003 in materia
> di protezione dei dati personali, le 
informazioni contenute in questo
> messaggio sono strettamente 
riservate ed esclusivamente indirizzate al
> destinatario indicato 
(oppure alla persona responsabile di inoltrarlo
> allo stesso). 
Vogliate tener presente che qualsiasi uso, riproduzione o
> 
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> 
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