Re: [pace] Re: [pace] R: [pace] (secondo me quel che e' troppo e' troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è stato abbattuto un muro



Alfonso, raccolgo il tuo invito a diffidare dai venditori di fumo, ma
cosi' su due piedi direi che il fumo venduto dalla Tavola della Pace
nell'interagire con Fini non e' di certo superiore al fumo venduto da
altre organizzazioni che non solo hanno rapporti con personaggi
ambigui quanto e peggio di Fini, ma li mettono addirittura al comando.

Tanto per fare l'esempio, guardando il sito di Pro Natura
(organizzazione che conosci bene perche' ti ha visto tra i suoi
massimi dirigenti) vedo che ci sono ancora famigerati Consulenti Nato
all'interno del comitato direttivo, che si sono resi protagonisti a
suo tempo di temerarie azioni legali nei confronti di PeaceLink per
imbavagliare contenuti scomodi, nel silenzio complice dell'intera
associazione che evidentemente era piu' interessata a mantenere i
propri equilibri politici interni che a denunciare i comportamenti
scorretti e illiberali dei propri vertici.

Il problema e' che si e' sempre bravi a puntare il dito contro i panni
sporchi degli altri, ma e' piu' difficile lavare quelli di casa
propria.

Della Tavola della Pace si possono dire tante cose, ma non che abbia
mai dato spazio a personaggi sul libro paga della Nato. Ne' capisco a
chi o a cosa ti riferisci quando dici che Flavio Lotti vende fumo per
fare gli interessi di qualcuno. Se poi le piattaforme ci sembrano
troppo generiche, e crediamo che Fini se la sia cavata con poco
aggirando temi importanti, facciamo sentire la nostra voce perche' le
richieste ai politici diventino piu' specifiche, e facciamo sentire le
nostre critiche costruttive alla Tavola della Pace, ma lanciare
sospetti e allusioni non credo che sia di molto aiuto.



2011/11/4 alfonsonavarra at virgilio.it <alfonsonavarra at virgilio.it>:
> Cosa, oltretutto, poteva rispondere Fini messo di fronte a
> sollecitazioni generiche e vacue?
> L'avete letto "l'Appello
> finale/Agenda politica della Marcia Perugia-Assisi"?
> Non c'è una sola
> parola in cui si dice che ci opponiamo alle guerre in cui la nostra
> comunità nazionale è DIRETTAMENTE coinvolta!
> Questo non vi pare troppo?
> Pensate che il compito dei pacifisti nonviolenti sia quello di
> formulare principi altisonanti "per chiedere pace per i popoli" come
> qualsiasi assemblea dell'ONU?
> Lotti continua a fare semplicemente il
> suo mestiere: quello di vendere fumo.
> E dovremmo anche chiederci, se
> fossimo più intelligenti e coraggiosi, per conto di chi...
> E darci una
> risposta.
> E agire di conseguenza.
>
>
>
>
>
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da: martaturilli at yahoo.it
> Data: 4-nov-2011 4.46 PM
> A: "pace@peacelink.
> it"<pace at peacelink.it>
> Ogg: [pace] Re: [pace] R: [pace] (secondo me
> quel che e&#39; troppo e&#39; troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è
> stato abbattuto un muro
>
>
>
>
> Pensavo che  in questa lista  non ci fosse
> più la necessità di fare questo tipo di distinzioni e di precisazioni,
> che, mi sembra,  costituiscono davvero un arretramento della
> riflessione. Delle due l'una: o si pensa che chi legge e scrive qui non
> abbia capacità di analisi politica e prenda per buono tutto ciò che
> viene rappresentato nel teatrino della politica, oppure vanno
> sottoscritte in toto le franche dichiarazioni di Dante Bedini in una
> mail di un paio di settimane fa ("Sono stanco delle prediche...":
> ricordate?).
>
> Un incontro di questo tipo, così concepito e così
> divulgato, in una sintesi che nel titolo richiama nientemeno che
> l'abbattimento del muro, "apparentemente" serve solo a Fini, il quale
> addirittura (lui, l'istituzione!),  si presenta "da solo", perchè
> quello che ha intenzione di ricavarne glielo offrono su un piatto
> d'argento i suoi interlocutori, senza che neanche si prenda il disturbo
> di dare veste ufficiale all'incontro, o come minimo di registrare
> qualcuna delle questioni che gli vengono poste. Sarebbe questo
> l'incontro con "una istituzione"?
>
> Come si fa a trovare qualcosa di
> positivo in questa cosa è veramente un mistero, ma mi risulta
> ugualmente incomprensibile che ci si chieda che cosa voglia farne
> Lotti. Se fosse qualcosa di condivisibile o semplicemente di sensato,
> ce lo avrebbe comunicato nella sua sintesi, spiegando obiettivi e
> intenti, invece di riportare il verbo di Fini, cosa, oltre che
> ridicola, veramente poco dignitosa: personalmente avrei preferito
> sapere se e che cosa sono stati in grado loro di replicare a Fini.
>
>
> ________________________________
> Da: "lorenz.news at yahoo.it" <lorenz.
> news at yahoo.it>
> A: pace at peacelink.it
> Inviato: Venerdì 4 Novembre 2011 14:
> 43
> Oggetto: [pace] R: [pace] (secondo me quel che e' troppo e' troppo)
> ....Fini e i pacifisti: ieri è stato abbattuto un muro
>
>
>
> Credo
> occorra distinguere il dialogo dall’azione
> e dalla propaganda.
>
> Io non
> ci vedo nulla di male, a priori, se
> la Tavola della Pace si incontra
> con una istituzione come Fini.
>
> Quel che invece non mi sembra
> condivisibile, sono:
>
>        1. I toni dell’annuncio: non è stato abbattuto
> nessun muro, se si ragiona in un’ottica dell’agire. Le risposte di Fini
> non sono per nulla confortanti, e alcune sono inquietanti (quella su
> chi sono i pacifisti, sulla scuola in Afghanistan e quella su Israele).
> La domanda che viene da un siffatto titolo è se a Lotti interessi di
> più la visibilità e la propaganda rispetto ai risultati concreti.
>        2.
> Lotti scrive “per chi crede nella nonviolenza, nell’apertura a tutti, e
> nella forza del dialogo”. Occorrerebbe capire a cosa serva l’apertura e
> il dialogo. Nella risoluzione nonviolenta dei conflitti, una persona
> dopo essere stata aperta, aver accolto le opinioni e le emozioni dell’
> altro, espresso le sue, NON ha risolto alcun conflitto, di per sé, a
> livello di relazione, ossia sociale. Le opinioni possono restare
> diverse, e quindi il conflitto permanere. Se inoltre non si trovano
> punti in comune su cui venirsi incontro, si deve constatare l’
> impossibilità a risolvere il conflitto in toto. E questo è il caso
> presente. Quindi, ora, la domanda è: cosa ne vuol fare Lotti di questo
> dialogo che ribadisce l’impossibilità di risolvere un conflitto? Vuole
> vantarsene di averlo fatta, e finita qui, o vuole prendere atto delle
> conclusioni e ribadire che l’AZIONE DEI PACIFISTI E DEI NONVIOLENTI
> SARA’ QUELLA DI AVVERSARE E BOICOTTARE LE
>  INIZIATIVE CHE PORTA AVANTI
> FINI E ALTRI COME LUI?
> 3.   Se
> lo scopo dell’incontro è quello di
> ottenere il massimo di collaborazione
> da Fini sui 10 punti dell’Agenda
> della Marcia Perugia-Assisi, constatato
> che la collaborazione con Fini
> e FLI sarà poco o nulla, mi chiedo: Lotti
> proporrà la stessa
> collaborazione ai rappresentanti di tutti i partiti? Spero
> di sì.
> Perché, e questo è il punto essenziale, se Lotti non chiederà questo ai
> partiti che possono garantirgli tale collaborazione, ma lo chiederà
> solo ai
> partiti più in vista, come FLI, PD e gli altri rappresentati in
> Parlamento, tutti
> poco o nulla inclini a raccogliere le istanze
> pacifiste, allora si dovrà concludere
> che sta facendo una mera
> operazione di propaganda
> Che non porterà nessun beneficio al
> pacifismo
> e alla nonviolenza, anzi rischierà di fare pubblicità ai partiti
> bellicisti e di fatto indebolirà ogni capacità di azione dei pacifisti
> nella
> politica.
>
> Lorenzo Galbiati
>
>
>
>
> ________________________________
>
> Da:pace-request at peacelink.it [mailto:
> pace-request at peacelink.it] Per conto di Mari Cor
> Inviato: venerdì 4
> novembre 2011
> 11.26
> A: pace at peacelink.it
> Oggetto: [pace] (secondo me
> quel
> che e' troppo e' troppo) ....Fini e i pacifisti: ieri è stato
> abbattuto un muro
>
> FORSE SONO IO CHE SONO SETTARIA MA QUEL CHE E'
> TROPPO E' TROPPO.
> Adesso anche gli abbracci con Fini: "abbattuto un
> muro"? Dopo una
> guerra di otto mesi in cui ovviamente Fini non ha fatto
> nulla (almeno quei
> rozzi della Lega hanno un po' protestato),
> esattamente come chi l'ha incontrato
> ieri. Marinella
>
> -----
> Messaggio
> inoltrato -----
> Da: Tavola della pace
> <tavola at perlapace.it>
> A: mari.
> liberazioni at yahoo.it
> Inviato: Venerdì 4 Novembre 2011
> 11:14
> Oggetto:
> Fini e i pacifisti: ieri
> è stato abbattuto un muro
> Ieri è stato
> abbattuto un muro
> Ieri la Tavola della pace ha incontrato a Roma il
> leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini.
> Questa è la sintesi
> dell'incontro curata daFlavio Lotti, coordinatore nazionale della
> Tavola della pace.
>
>
> L'incontro c'è stato ed è durato un'ora e mezza.
> Questo è il primo fatto
>  importante. Dopo anni trascorsi a marcare le
> distanze dai pacifisti, a
>  lanciare invettive e provocazioni contro il
> pacifismo, Gianfranco Fini ha
>  incontrato ieri presso la Camera dei
> Deputati una delegazione della Tavola
>  della pace. Un gesto di grande
> valore simbolico perché abbatte un muro fatto
>  di propaganda,
> ideologismi e pregiudizi che per decenni hanno teso a
>  denigrare e
> marginalizzare le proposte e le iniziative di tanti cittadini e
>
> organizzazioni impegnate per la
>   pace. Per chi crede nella
> nonviolenza, nell'apertura a
>  tutti e nella forza del dialogo è stato
> un momento particolarmente
>  significativo.
>
> Il leader di Futuro e
> Libertà si è presentato all'incontro da solo, senza
>  collaboratori né
> addetti stampa, ma anche senza quella fretta che
>  caratterizza la gran
> parte degli incontri con i politici che non hanno
>  mai tempo. Così il
>
> confronto ha potuto toccare molti nodi critici e controversi: dalle
> spese
>  militari all'Afghanistan, dai tagli alla cooperazione
> internazionale alla
>  questione palestinese, dalla crisi dell'Europa
> alla crisi della politica.
>
> Ecco alcune delle affermazioni di
> Gianfranco Fini:
>
> Sulla Marcia Perugia-Assisi: Non mi ha sorpreso la
> grande partecipazione. Quanto più la situazione è grave, tanto più la
> gente è disposta a partecipare ad un'iniziativa centrata su grandi
> valori nobili, fuori dal rischio di strumentalizzazioni partitiche.
>
> Sull'Appello finale/Agenda politica della Marcia Perugia-Assisi: I 10
> punti possono essere oggetto di valutazioni differenti ma non possono
> essere contestati in toto. Per me il punto più critico è il 5,
> "Ripudiare la guerra, tagliare le spese militari".
>
> Sulla politica
> internazionale dell'Italia: Purtroppo il grande sogno di un
> protagonismo europeo è quasi utopico. La vicenda della Libia conferma:
> l'Europa politica non c'è e tornano gli interessi nazionali. L'Italia
> non può pensare di fare da sola.
>
> Sulla costruzione di una nuova
> politica estera dell'Italia: Dovremmo trovare cinque cose su cui c'è
> l'accordo di tutte le forze politiche. Cinque cose che chiunque vinca
> le elezioni si impegna a fare. Sarebbe un salto notevole.
>
> Sulle spese
> militari: Il problema non è se tagliarle, ma come. Anche per la
> politica della difesa dovremmo promuovere l'integrazione europea.
>
> Sugli F35: Non posso essere io a calendarizzare il dibattito sulla
> mozione Pezzotta contro gli F35. Lo devono chiedere i capigruppo.
>
> Sulla cooperazione internazionale: Dobbiamo cancellare l'idea che si
> possa far cooperazione a 360 gradi. Al massimo potremo fare uno/due
> progetti all'anno, magari nel Mediterraneo o nel Corno d'Africa. Non
> torneranno i tempi belli.
>
> Sull'Afghanistan: Non illudetevi che gli
> italiani siano disponibili a ridurre la spesa militare in Afghanistan e
> aumentare quella per la cooperazione. Se c'è da costruire un asilo, gli
> italiani vogliono che si costruisca qui in Italia e non in Afghanistan.
>
> Sul riconoscimento dello Stato di Palestina: La questione è
> complicatissima. Nel voto all'Unesco, l'Europa si è divisa in tre. Per
> questo noi contiamo poco. Il governo israeliano è una democrazia,
> l'unica della regione. Noi non possiamo non rispettare la volontà
> espressa da quella democrazia.
>
> Sul progetto di Comunità del
> Mediterraneo: Sono pienamente d'accordo. Non tutto quello che ha il
> marchio islamico deve essere considerato in modo negativo. Importante è
> la cooperazione tra Università. Gli immigrati che sono in Italia sono
> gli ideali ambasciatori. Anche per questo sono importanti i processi di
> cittadinanza.
>
> Sulla politica: C'è un deficit politico e un surplus di
> propaganda. Dobbiamo ripensare la partecipazione del cittadino alla
> vita politica. I mezzi tradizionali sono inadeguati. Il partito non c'è
> più. Anche i sindacati sono in difficoltà perché rappresentano solo gli
> occupati. Tutti i tentativi di bypassare i partiti e i sindacati sono
> finiti male.
>
> Sul pacifismo: Bisogna intendersi sulle parole. In
> passato i pacifisti erano quelli che preferivano restare a guardare.
>
> Sulla diffusione della cultura della nonviolenza: C'è un grande
> bisogno. Vediamo cosa succede negli stadi. Bisogna partire dalle scuole
> e dalla televisione. Credo nella forza dell'esempio.
>
> Conclusione. Non
> avevamo bisogno di questo incontro per scoprire le distanze e le
> differenze. Ci serviva per verificare la disponibilità ad un confronto
> onesto e rispettoso. Abbiamo insistito molto su questo e sulla
> necessità di non fermarci al primo incontro. Ci è stato detto: "Leggerò
> con più attenzione il vostro documento e vi farò sapere. Vi farò una
> proposta."
>
> Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della
> pace
>
> PS. All'incontro hanno preso parte: Toni Montevidoni, Agesci;
> Achille Tagliaferri, Acli; Elvira Ricotta Adamo, Unione degli
> universitari; Pier Virgilio Dastoli, Movimento Federalista Europeo;
> Luisa Morgantini, Associazione per la pace; Leopoldo Piraccini, Centro
> per la pace Forlì-Cesena ; Flavio Lotti, Tavola della pace.
>
> Perugia, 4
> novembre 2011
>
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