R: Re: [pace] Avaaz, gli idealisti della Nato



Il mio sospetto verso Avaaz e' nato proprio dopo l'ultimo appello sulla Siria. Molto sospetto.
Sono in corso operazioni di "movimentismo" che partono da centri di attivita' che sfuggono al nostro controllo. La globalizzazione dell'indignazione contiene la trappola del pilotaggio dall'alto!
Diffondiamo un po' sie sana diffidenza...
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-----Original Message-----
From: tiziano cardosi <tcardosi at indire.it>
Sender: pace-request@peacelink.itDate: Mon, 24 Oct 2011 08:37:33 
To: <pace at peacelink.it>
Reply-To: pace at peacelink.it
Subject: Re: [pace] Avaaz, gli idealisti della Nato

Giusto!
Adesso che in Libia si va verso la conclusione catastrofica di una 
guerra civile pensiamo che Avaaz sta facendo una operazione simile in Siria.
E' girato tempo fa un appello gridato in difesa dei diritti civili che 
invitava all'intervento la "comunità internazionale" (che poi sarebbe la 
NATO) e ho scritto un messaggio in cui invitavo alla prudenza; mi hanno 
risposto stizziti con la stessa logica dell'emergenza che giustifica 
ogni cosa.
Qua ovviamente non si tratta di difendere un regime decotto come quello 
di Assad, ma di prevenire un nuovo bagno di sangue ben più grave di 
quello che è in atto.
Le teste pensanti e documentate in questa lista hanno la possibilità di 
muoversi su questo terreno? Per ora si tratta di prevenire una guerra - 
conflitto c'è già - piuttosto che gridare quando i bombardieri 
decolleranno. Per ora si tratterebbe di immaginare una soluzione al 
conflitto esistente che sia diverso da attentati e feroce repressione.
Saluti
TC

Il 24/10/2011 01:49, Alessandro Marescotti ha scritto:
> "L’azione militare in Iraq fu la decisione giusta per le ragioni giuste",
> disse il premier inglese Gordon Brown. Lo stesso che ha dichiarato: "Avaaz
> ha portato avanti l'idealismo nel mondo".
>
> Avaaz è un sistema di propagazione mondiale delle informazioni besato su
> piattaforme web multilingue che propongono petizioni e acquisiscono così i
> dati dei navigatori.
>
> Ma Avaaz, che appare così "idealista" guardate che scrive...
>
> Libia: fermate la repressione (24/2/2011)
> "In Libia le forze armate del colonnello Gheddafi stanno usando
> mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti
> pro-democrazia"
> http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu
>
> Una clamorosa bugia quella dei caccia da combattimento sui manifestanti.
> Non altrettanto ha fatto Avaaz quando a mitragliare e ad assediare sono
> stati i tagliagola del Cnt e a bombardare gli aerei della Nato.
>
> Avaaz ha fatto circolare un appello su Iman al-Obeidi (la trentenne che
> dice di essere stata stuprata da quindici sondati di Gheddafi).
> Gli stupri di massa in Libia si sono rivedi guerra ma le organizzazioni
> umanitarie non sono riuscite a verificare la veridicità delle denunce.
> Vedere
> http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/25/Dubbi_sugli_stupri_massa_Amnesty_co_8_110625049.shtml
> Se si va a controllare, la storia di Iman al-Obeidi risulta misteriosa e
> rocambolesca ma è difficile da verificare. Tuttavia la storia fa il giro
> del mondo.
>
> Fra i fondatori di Avaaz c'è Tom Perriello, parlamentare Usa democratico
> che ha votato a favore della continuazione della guerra in Afghanistan, e
> Tom Pravda, un diplomatico di carriera britannico che è stato anche
> consulente del Dipartimento di Stato americano.
>
> Per saperne di più
> http://albertocacopardo.blogspot.com/2011/10/cose-avaaz-e-che-cosa-ce-sotto.html
>
> Quelli di Avaaz sono professionisti della comunicazione internazionale.
>
> Avaaz usa l'argomento dei diritti umani in modo "gridato" favorendo
> un'ondata emozionale sul web che può servire a preparare il consenso alla
> guerre "umanitarie".
>
> Bisogna incominciare a spiegarlo in Italia questo gioco non del tutto
> trasparente a chi si illude che Avaaz sia la rete degli idealisti che
> promuovono le buone cause nel mondo, dato che si battono in Italia anche
> contro il bavaglio sul web, ecc. ecc.
>
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> Alessandro Marescotti
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