Re: [pace] Avaaz, gli idealisti della Nato



Giusto!
Adesso che in Libia si va verso la conclusione catastrofica di una guerra civile pensiamo che Avaaz sta facendo una operazione simile in Siria. E' girato tempo fa un appello gridato in difesa dei diritti civili che invitava all'intervento la "comunità internazionale" (che poi sarebbe la NATO) e ho scritto un messaggio in cui invitavo alla prudenza; mi hanno risposto stizziti con la stessa logica dell'emergenza che giustifica ogni cosa. Qua ovviamente non si tratta di difendere un regime decotto come quello di Assad, ma di prevenire un nuovo bagno di sangue ben più grave di quello che è in atto. Le teste pensanti e documentate in questa lista hanno la possibilità di muoversi su questo terreno? Per ora si tratta di prevenire una guerra - conflitto c'è già - piuttosto che gridare quando i bombardieri decolleranno. Per ora si tratterebbe di immaginare una soluzione al conflitto esistente che sia diverso da attentati e feroce repressione.
Saluti
TC

Il 24/10/2011 01:49, Alessandro Marescotti ha scritto:
"L’azione militare in Iraq fu la decisione giusta per le ragioni giuste",
disse il premier inglese Gordon Brown. Lo stesso che ha dichiarato: "Avaaz
ha portato avanti l'idealismo nel mondo".

Avaaz è un sistema di propagazione mondiale delle informazioni besato su
piattaforme web multilingue che propongono petizioni e acquisiscono così i
dati dei navigatori.

Ma Avaaz, che appare così "idealista" guardate che scrive...

Libia: fermate la repressione (24/2/2011)
"In Libia le forze armate del colonnello Gheddafi stanno usando
mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti
pro-democrazia"
http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu

Una clamorosa bugia quella dei caccia da combattimento sui manifestanti.
Non altrettanto ha fatto Avaaz quando a mitragliare e ad assediare sono
stati i tagliagola del Cnt e a bombardare gli aerei della Nato.

Avaaz ha fatto circolare un appello su Iman al-Obeidi (la trentenne che
dice di essere stata stuprata da quindici sondati di Gheddafi).
Gli stupri di massa in Libia si sono rivedi guerra ma le organizzazioni
umanitarie non sono riuscite a verificare la veridicità delle denunce.
Vedere
http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/25/Dubbi_sugli_stupri_massa_Amnesty_co_8_110625049.shtml
Se si va a controllare, la storia di Iman al-Obeidi risulta misteriosa e
rocambolesca ma è difficile da verificare. Tuttavia la storia fa il giro
del mondo.

Fra i fondatori di Avaaz c'è Tom Perriello, parlamentare Usa democratico
che ha votato a favore della continuazione della guerra in Afghanistan, e
Tom Pravda, un diplomatico di carriera britannico che è stato anche
consulente del Dipartimento di Stato americano.

Per saperne di più
http://albertocacopardo.blogspot.com/2011/10/cose-avaaz-e-che-cosa-ce-sotto.html

Quelli di Avaaz sono professionisti della comunicazione internazionale.

Avaaz usa l'argomento dei diritti umani in modo "gridato" favorendo
un'ondata emozionale sul web che può servire a preparare il consenso alla
guerre "umanitarie".

Bisogna incominciare a spiegarlo in Italia questo gioco non del tutto
trasparente a chi si illude che Avaaz sia la rete degli idealisti che
promuovono le buone cause nel mondo, dato che si battono in Italia anche
contro il bavaglio sul web, ecc. ecc.


Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it

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