disarmo, difesa nonviolenta ed immigrati all'assemblea OSM



 

Sesto San Giovanni - sabato (domani) 29 maggio 2010 - c/o centro Evangelico via Mazzini, 33 - inizio ore 14.30

Obiettori alle spese militari e questione nucleare: con il disarmo ed i diritti degli stranieri costruiamo pace e fratellanza tra i popoli

Introduzione di Alfonso Navarra alla presentazione del manuale dell'avvocato Fabio Strazzeri

 

La nostra Campagna OSM-DPN-Obiezione alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta- inserisce il disarmo in un ampio concetto di pace "positiva": la difesa nonviolenta abbisogna, per il suo pieno dispiegarsi, di una società "giusta", perchè solo relazioni libere, eque, paritarie possono garantire dinamiche ed istituzioni intrinsecamente pacifiche.

Di che tipo di società stiamo parlando? di un ordine intermazionale che non solo abbia cancellato il militarismo e le dittature, comunque configurate e/o mascherate; ma anche che abbia colmato lo scandaloso divario tra Nord e Sud del mondo e soprattutto che sia in grado di garantire "tutti i diritti umani per tutti".

E tra questi diritti rientra la libertà di circolazione degli esseri umani, perchè ogni singola comunità locale si deve percepire e vivere come custode del proprio territorio in nome dell'intera umanità: ogni comunità deve accettare come perfetta normalità la convivenza (meglio ancora: il dialogo!) pluri-nazionale, pluri-etnica, pluri-culturale, pluri-religiosa, pluri-linguistica.

Si tratta di prendere atto che, pur con tutte le frontiere, i limiti, gli ostacoli, le discriminazioni, le persecuzioni, in 50 anni, secondo l'ultimo rapporto ONU, gli emigrati nel mondo sono passati da 64 a 200 milioni, in Europa da 14 a 47 milioni, in Italia da meno di mezzo milioni a oltre 4 milioni.

Noi obiettrici ed obiettori- OSM lavoriamo per la difesa nonviolenta, una difesa civile non armata, che deve vedere degli animatori specializzati, delle istituzioni preposte, ma abbisogna soprattutto di una ampia partecipazione di base, in quanto la sua efficacia risiede nella forza dell'unità popolare.

Nella nostra guida accenniamo ai principi della difesa popolare nonviolenta-DPN ed al fatto che su di essa esiste una ampia letteratura internazionale e soprattutto una pratica sperimentale importante, a partire dall'esperienza della liberazione dell'India dal colonialismo inglese.

Una società tanto più resiste agli attacchi esterni ed interni, quanto più è coesa: e la divisione che oggi si fomenta ad arte sulla paura del migrante invasore (di spazi, di risorse, di cultura) la indebolisce e la disgrega.

Anzi questa paura coltivata ed alimentata dai grandi media e da leggi sciagurate (come ad es. l'ultimo decreto del 2009 con la "perla" del reato di clandestinità) che costruisce il "capro espiatorio" contro l'insicurezza generale è il sintomo di una specie di colpo di Stato strisciante che i poteri forti stanno portando avanti e da cui dobbiamo, in senso forte, difenderci.

Questo sistema in grave crisi della potenza e del danaro tenta adesso di strizzarci ben bene - fino a letteralmente dissanguarci - per salvare la finanza e le banche "ingrippate" a causa dell'economia di carta "capitalistica" che vuole prevaricare quella reale; ma il disagio popolare viene fatto sfogare sull'immigrato che toglie il lavoro e che addirittura delinque per costituzione!

Questo meccanismo perverso possiamo considerarlo - questo sì, altro che la paventata "invasione islamica" - un vero complotto internazionale già foriero di sanguinosi conflitti e generatore, alla lunga, di nuove guerre.

Dobbiamo respingerlo dialogando e unendoci nella difesa dei diritti umani comuni, nella solidarietà di lotta per quelli specifici e particolari (di cui tratta l'avvocato Fabio Strazzeri nel suo prezioso manualetto).

E collaborando - se possibile - con progetti di integrazione come quelli che stiamo discutendo e studiando con il Movimento Missionario Europeo ed altre realtà possibili partners, come i Latin Kings: lo sportello legale, la squadra di calcio plurinazionale...

Anche questa resistenza  e questa progettazione fanno parte - ritengo- della difesa sociale e civile di base che come OSM - obiettrici ed obiettori alle spese militari vogliamo organizzare e sviluppare come obiettivo caratteristico e specifico del nostro impegno,

(Un obiettivo la cui articolazione tattica andiamo a discutere in questa nostra 29^ Assemblea, più in particolare nello spazio dedicato di domenica, all'interno della sede LOC: se qualcuno di voi, "stranieri" del Movimento Missionario Europeo, volesse assistere e contribuire è benevenuto!.).