Fwd: [Stop_agrexco] comunicato stampa





 


Inoltro il comunicato di risposta a seguito della retromarcia di COOP e CONAD ed agli attacchi mediatici di cui la coalizione stopagrexco è stata oggetto in questi giorni.


Venerdì 28 maggio 2010

Boicottaggio mira al rispetto per il Diritto Internazionale;
Non è contro i cittadini israeliani

Il 18 Maggio 2010, a seguito di una campagna della società civile promossa dalla coalizione
STOP AGREXCO a cui aderiscono più di 50 associazioni nazionali e locali, sindacati e
partiti politici, due importanti catene italiane di supermercati, COOP e Conad, hanno
dichiarato la sospensione della vendita dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei
territori palestinesi occupati. Questi prodotti sono prevalentemente commercializzati dalla
società israeliana Agrexco che ha riconosciuto durante un procedimento penale in
Inghilterra nel novembre 2006, che il 70% di tutti i prodotti agricoli provenienti dalle colonie
sono da essa distribuiti in Europa con il marchio Carmel. La decisione di COOP e Conad è
stata presa nel rispetto della legalità internazionale e del diritto dei consumatori a non
comprare merci prodotte illegalmente. Infatti,

- Le colonie israeliane sono state ripetutamente definite illegali nelle risoluzioni del Consiglio
di Sicurezza dell´ONU n°446, 452, 465, 471  e 476;
- Lo sfruttamento delle risorse naturali di un popolo sotto occupazione 1, come praticato da
Agrexco e da altre compagnie israeliane che traggono profitto da questa situazione, è un
crimine di guerra riconosciuto dalla IV convenzione di Ginevra, parte III, art. 49:  12-8-1949;
- La Corte di Giustizia Europea in data 25.02.2010 ha incontestabilmente dichiarato che tali
prodotti non possono beneficiare dell´ accordo sugli scambi e la cooperazione tra Europa ed
Israele firmato nel 1995, che consente ad Israele di esportare i propri prodotti in Europa ad
un regime fiscale agevolato;
- L´articolo 2 dell´accordo CEE-Israele prevede che le agevolazioni doganali decadano
laddove sia riscontrata una palese violazione dei Diritti Umani, come quella posta in essere
dal Governo Israeliano nei confronti della popolazione Palestinese attraverso la confisca
illegittima delle loro terre per la costruzione degli insediamenti israeliani e la costruzione del
Muro di segregazione, condannata dalla Corte Internazionale di Giustizia dell´Aia nel 2004.

La scelta di COOP e Conad ha scatenato in Italia una vasta campagna mediatica e politica
che ha usato accuse ignobili di razzismo ed anti-semitismo volta a discreditare le
incontestabili ragioni che stavano alla base delle misure adottate da tali aziende.

È triste ed offensivo che si tacci di razzismo ed antisemitismo una iniziativa promossa nel
quadro della Campagna per il Boicottaggio, le Sanzioni e il Disinvestimento verso Israele
lanciata dalla società civile palestinese come legittima strategia di resistenza pacifica ad
un´occupazione illegittima, alla quale aderiscono associazioni di tutto il mondo che lavorano
per i diritti umani e la legalità internazionale.

A queste accuse hanno risposto anche organizzazioni della società civile israeliana come
Gush Shalom e ICAHD (Comitato israeliano contro le demolizioni delle case) che
appoggiano, assieme a decine di migliaia di cittadini israeliani, il boicottaggio dei prodotti
delle colonie come risposta alle politiche dello Stato Israeliano. ICAHD in un suo comunicato
ha affermato:
"Respingiamo totalmente l'accusa che la Campagna BDS sia `anti israeliana´. Il BDS non è
una campagna punitiva: non cerca di demonizzare il suo target. La campagna chiede
unicamente che ci si adegui in modo trasparente agli standard adottati dalla comunità
internazionale."

Purtroppo non è stato dato alcuno spazio a queste posizioni e nessuna opportunità è stata
data dai media ai rappresentanti di STOP AGREXCO per spiegare all´opinione pubblica
italiana le ragioni incontestabili che l´hanno portata ad operare verso tale risultato.

Ci auguriamo che COOP e Conad non cedano alle pressioni mediatiche e politiche, e che
mantengano le scelte di legalità e trasparenza che hanno assunto per rispondere alle
istanze di consumatori, soci e consapevoli guidati dal desiderio di prevenire attraverso i
propri consumi la violenza e l´ingiustizia nel mondo, al di là delle pressioni di potenti lobby
volte a discreditarne l´operato.

D´altra parte è nostra intenzione richiedere a COOP e Conad informazioni dettagliate su
come intendono concretamente procedere su un percorso di legalità e trasparenza nella
tracciabilità dei prodotti alla luce della difficoltà di verificare la provenienza reale delle merci,
anche a causa di politiche poco trasparenti delle aziende coinvolte (false etichettature,
triangolazioni, ecc.) e quali le misure intendono adottare per arrivare ad una distinzione
inequivocabile tra i prodotti "Made in Israel" e quelli prodotti nei territori occupati.

Sarà nostro compito controllare l´effettiva applicazione degli impegni presi e segnalare
eventuali mancanze.

Ribadiamo infine inequivocabilmente il nostro impegno per il boicottaggio di tutti i prodotti
Agrexco, trattandosi di un´impresa che trae profitto dall'occupazione illegale di terre sottratte
con la forza ai proprietari legittimi, come documentato dalle fotografie accessibili presso
questo sito web: http://corporateoccupation.wordpress.com

Per contatti:
Stop Agrexco Italia - stopagrexcoitalia@gmail.com, Cell: 333 11 03 510
Maggiori informazioni sul sito web, incluse le lettere di Gush Shalom e ICAHD:
http://www.stopagrexcoitalia.org


1 Nel luglio 2004 la Corte Internazionale di Giustizia ha definito occupati da Israele i territori
palestinesi conquistati (compresa Gerusalemme est) a seguito della guerra dei sei giorni del
1967.


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Stop_agrexco mailing list
Stop_agrexco@inventati.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/stop_agrexco


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