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Re: [pace] Emergency querela Giornale e Libero
- Subject: Re: [pace] Emergency querela Giornale e Libero
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Mon, 26 Apr 2010 21:29:49 +0200
Poiché la miglior cura è la prevenzione, bisogna dire a Frattini che la miglior cura dei feriti di guerra è l'abolizione e almeno la prevenzione della guerra. "Ma la guerra la fanno i talebani", dirà Frattini. E alla guerra si può rispondere solo con la guerra? Sì, se si vuol fare l'interesse dei grandi armaioli. No, se si aiutano i popoli a fare resistenza civile nonviolenta; no, se si sviluppa una polizia dell'Onu democratica (polizia e guerra sono qualitativamente differenti come la forza è differente dalla violenza, come ridurre la violenza è l'opposto dell'aumentare la violenza), polizia internazionale che le grandi potenze e le lobbies delle armi non vogliono; no, se si cura la cultura dell'incontro e non dello scontro delle civiltà. Enrico Peyretti ----- Original Message ----- From: "lorenzo_galbiati" <lorenz.news at tele2.it> To: <pace at peacelink.it> Sent: Monday, April 26, 2010 8:27 PM Subject: [pace] Emergency querela Giornale e Libero > Ha fatto bene Gino Strada a fare una conferenza con tanto di pagina del > Giornale per chiarire l'iniziativa della querela. > > IL TITOLO DEL GIORNALE ERA: Gli amici di Strada, confessione shock > > Io sono dell'idea che fonti "giornalistiche" come queste debbano essere > boicottate in quanto SPAZZATURA, come le ha definite Strada. > > Peraltro, può darsi che a loro volta Libero e Giornale querelino Strada per > diffamazione: > La Società Europea di Edizioni, editrice del Giornale, ha dato mandato ai > propri legali di “intraprendere ogni e più opportuna azione a tutela della > propria immagine professionale e reputazone” nei confronti di Gino Strada > che ieri mattina “si è espresso, nei confronti della testata, con pesanti e > intollerabili giudizi diffamatori”. > (Fonte Corriere 2000) > > La notizia: > > FONTE ANSA > > Gino Strada, fondatore di Emergency > > MILANO- Gino Strada ha annunciato di aver querelato i quotidiani 'Il > Giornale' e 'Libero' per i titoli dei giorni scorsi in cui si diceva che i > tre operatori avevano confessato. "Ci aspettiamo un titolo - ha detto Gino > Strada - con scritto sono innocenti. Ma la spazzatura non lo farà, > continueranno a fare il loro sporco mestiere". > > Gino Strada, aprendo la conferenza stampa, ha ricordato l'apertura > dell'inchiesta per calunnia contro ignoti da parte della Procura della > Repubblica di Roma. Strada ha ricordato che calunnie nei confronti dei tre > operatori e di tutta Emergency sono state sollevate anche in Italia e a > questo proposito ha mostrato due prime pagine del Giornale di Vittorio > Feltri con titoli che annunciavano le confessioni da parte dei tre operatori > dell'Ong. "Questa - ha detto Gino Strada - è spazzatura. Adesso ci > aspettiamo che facciano un titolo a tutta pagina con la scritta 'Liberi, > sono innocenti'" e ha mostrato una pagina virtuale composta da Emergency. > "Non lo faranno - ha proseguito Gino Strada - andranno avanti a fare il loro > sporco mestiere. Abbiamo querelato anche la mini spazzatura che è Libero". > Gino Strada ha quindi assicurato che il primo obiettivo di Emergency ora è > quello di riaprire l'ospedale di Lashkar Gah, per continuare a curare i > feriti. Alla domanda se temono per la sicurezza, dopo ciò che è accaduto, e > se stanno organizzando un diverso sistema per garantire l'incolumità a > tutti, Strada ha replicato: "Non possiamo certo chiedere al nostro Governo > di mettere parte dei militari attorno al nostro ospedale che, in questo > caso, diventerebbe un bersaglio. Stiamo comunque valutando tutte le > condizioni di sicurezza anche per capire chi ha organizzato questa sporca > provocazione". > > "Il nostro obiettivo è quello di riaprire l'ospedale di Lashkar Gah". Lo ha > detto Gino Strada nel corso della conferenza stampa. "Stiamo avendo - ha > spiegato - contatti con tutte le autorità afghane dalle quali abbiamo > ricevuto solidarietà. Il responsabile di Emergency in Afghanistan ieri ha > incontrato il vicepresidente che ha garantito l'impegno delle autorità > afghane per la riapertura dell'ospedale". > > Matteo Dell'Aira, uno degli operatori di Emergency arrestati a Lahkar Gah, è > convinto che sia stato ordito un complotto contro Emergency che in > Afghanistan oltre a curare i feriti ha fatto conoscere al mondo gli orrori > della guerra. "Prima del 10 aprile, giorno dell'arresto - ha spiegato -, non > abbiamo avuto alcuna avvisaglia. E' probabilmente corretto dire che quello > che è accaduto è accaduto perché abbiamo raccontato la guerra. Ha dato > fastidio perché abbiamo raccontato a tutti le storie dei nostri feriti, il > 40% dei quali sono bambini. Questo non va dimenticato. Non si raccontano più > le barzellette sulla guerra. Cito una frase che non è mia però é > significativa e cioé 'la guerra e' odore di sangue, di morte e di merdà. > Molti parlano senza mai aver visto i feriti". Anche Dell'Aira ha > sottolineato l'impegno che ci sarà da parte di tutta l'Ong per riaprire > l'ospedale. > > ----- > > DA NOTARE: FRATTINI SI AUTOINCENSA > > Gino "Strada mi ha ringraziato pubblicamente ed io dico che quei > ringraziamenti me li sono meritati": è il commento del ministro degli esteri > Franco Frattini ai giornalisti che a Tallinn, gli chiedono se si è pentito > della frase pronunciata nelle prime ore dopo l'arresto dei tre operatori di > Emergency, in cui affermava che se le accuse contro i tre operatori si > fossero rivelate vere sarebbe stata una vergogna per l'Italia. "La mia > dichiarazione iniziale ha portato ad un successo che nemmeno gli stessi > interessati si aspettavano in tempi così rapidi: diciamo che ho fatto bene a > fare quello che ho fatto", afferma Frattini. Per quanto riguarda le attività > dell'ospedale, il ministro rileva che ci sono in corso inchieste in > Afghanistan e in Italia. In generale, osserva che l'Italia ha sempre > sostenuto la libertà di cura negli ospedali che gestisce in giro per il > mondo, con il contributo di molte Ong ("non c'é solo Emergency", sottolinea > Frattini). "Abbiamo sempre detto che quando si svolgono attività di cura non > si chiede né il passaporto né il gruppo di appartenenza del paziente", > chiarisce il ministro. "Questa è una regola che è sempre valsa e tutti gli > ospedali italiani continueranno a curare in tutte le parti del mondo senza > fare differenza tra gruppo e gruppo e persona e persona. Il medico deve > curare: questa è una regola su cui noi siamo inflessibili, come è giusto > essere". >
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- R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010
- From: "ferroferrarese at libero.it" <ferroferrarese at libero.it>
- Emergency querela Giornale e Libero
- From: "lorenzo_galbiati" <lorenz.news at tele2.it>
- R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010
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