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R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010
- Subject: R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010
- From: "ferroferrarese at libero.it" <ferroferrarese at libero.it>
- Date: Fri, 23 Apr 2010 16:43:29 +0200 (CEST)
Caro Gualtiero, mi pregio allegarle una puntualizzazione ai suoi rilievi all'articolo della nostra Adele. Un caro saluto, Nando. Alcune precisazioni , per quanto riguarda la scuola italiana come la peggiore d’Europa ebbene la scuola primaria modulare italiana era tra le migliori e più avanzate del mondo (la settima), addirittura la scuola dell’infanzia modello d’ eccellenza, probabilmente il ritorno all’obsoleto maestro unico la farà rientrare presto tra gli ultimi posti in classifica . A parte questa puntualizzazione per chiarire in modo non affrettato e superficiale la complessa questione scuola -democrazia e classe sociale, devo fare un breve cenno al tanto celebrato e poco capito Don Milani e alla sua idea di scuola esigente e difficile, come unica possibilità di riscatto per gli umili; invece il seguente cattocomunismo distorse il pensiero del sacerdote toscano introducendo quel “facilismo scolastico”, fattore integrante della sovranità economica e dei mercati finanziari , che mirano a togliere valore legale a qualunque titolo assegnato per meriti culturali. Nel corso degli anni il codazzo di pedagogisti ammiratori dell’informatica , sindacalisti governativi e ceto politico bi-partisan hanno introdotto un sistema di scuola più difficile, a livello generalmente post-laurea di master, per i candidati a far parte dei gruppi dirigenziali e della classe dominante economico-finanziaria, ma anche una scuola più facile e dequalificante per tutti coloro che dovranno limitarsi a posizioni esecutive. Questo pregresso ha finalmente sostituito la vocazione educativa della scuola (l’antica paideia ) con la costituzione dell’ “aziendalismo burocratico”, in piena sintonia con l’’ideologia berlusconiana, in cui il privato è per definizione aprioristica “migliore” del pubblico; ma nutro i miei seri dubbi se penso che le scuole private sono in massima parte diplomifici dequalificati riservati a pigri viziati ed a figli di papà analfabeti. Per concludere un riferimento ai docenti e al loro status giuridico , il principio dell’anzianità non è obsoleto poichè molti anni di lavoro in aula comportano l’acquisizione di un’elevata professionalità, questo non significa che non debbano essere riconosciuti titoli professionali attestanti quanto il docente ha realizzato, sempre in n coerenza con la centralità dell’ insegnamento. Infatti , le graduatorie non “assolutizzano” solo l’anzianità . Per finire la scuola non è un “posto” : la scuola è un lavoro a cui si accede dopo sacrifici e anni e anni di studi , di concorsi e di “formazione professionale altamente specializzata”, solo chi “ignora” la sofferenza e la difficoltà dei lavoratori può confondere la professione e il diritto al lavoro con welfare mascherato, forse perchè attratto da una idea “moderna” di scuola- azienda-impresa subordinata al pensiero unico ultracapitalistico e alla mercificazione dei saperi. Adele Dentice www.perilbenecomune.net >----Messaggio originale---- >Da: gualtierov2000 at yahoo.it >Data: 22/04/2010 17.26 >A: <pace at peacelink.it> >Cc: <ferroferrarese at libero.it> >Ogg: R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010 > ><<il >vecchio sistema trasparente che garantiva lavoro sulla base di titoli ed >esperienza>> > >aprite gli occhi! > >Al governo la scuola interessa solo per quanto vi si possa risparmiare: su questo non ci vuole le scala. > >Ciò detto, magnificare il sistema attuale è patetico. >Abbiamo la scuola peggiore d'Europa sotto molti punti di vista. > >Conoscete altri settori in cui l'operatore può astenersi da ogni aggiornamento fino alla pensione? > >Immaginate che lo facciano l'idraulico, l'elettrauto, il termotecnico, il bancario, l'assicuratore, l'avvocato, l'informatico, eccetera eccetera. >L'insegnante lo può fare. >Nel contratto nazionale degli insegnanti l'aggiornamento è defiinito come "diritto" dell'insegnante, non come diritto-dovere. >Le graduatorie assolutizzano l'anzianità come unico vero criterio di discrimine. E' un principio che più conservatore e obsoleto non si potrebbe. >Ficcatevelo in testa: lo status quo nella scuole è indifendibile. >A meno che. > >A meno che la scuola non sia per voi in realtà solo un mero "posto", cioè welfare mascherato, senza nesuna vera preoccupazione per la funzione specifica che il sistema dovrebbe assolvere. >Per i sindacati, benchè non lo ammettano, è ovvio che sia così (e questo spiega tutto). >Che sposino questa linea anche tuti quelli che si ritengono "di sinistra" e per una scuola "democratica" (non di classe, ecc.) è triste e sbagliato. >Da quelle posizioni è inevitabile che ogni battaglia sia destinata alla sconfitta. >Lo vogliamo capire una buon volta o no? > > >Gualtiero Via, >insegnante > > > > >«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la ”diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal medio oriente e dispersi per il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a una terra come l’hanno avuta gli Israeliti». > >Sandro Pertini, dal Messaggio di fine anno in diretta TV in qualità di Presidente della Repubblica, 31 dicembre del 1983 > > >--- Gio 22/4/10, ferroferrarese at libero.it <ferroferrarese at libero.it> ha scritto: > >> Da: ferroferrarese at libero.it <ferroferrarese at libero.it> >> Oggetto: R: [pace] SCUOLA E ARMI ++ Fw: Lettera di école n. 27 aprile 2010 >> A: pace at peacelink.it, "lista pax christi gr discussione" <paxchristi at yahoogroups.com>, "lista nonviolenti" <nonviolenti@liste. retelilliput.org>, "lista Mir dibattito" <mir-riconciliazione@yahoogroups. > > > > >
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