Re: [pace] Titolo di Repubblica " (Obama) In Yemen Al Quaeda la paghera'".



Sono daccordo con Marco, la china che sta prendendo il premio nobel per la pace Obama sembra essere la stessa dei suoi predecessori!
"Perchè ci odiano tanto?" si chiedevano smarriti gli statunitensi dopo l'attascco alle torri gemelle, forse in questo modo di reagire a qualunque atto criminale individuandone la responsabilità in un gruppo,  una zona geografica, una intera nazione cui fare guerra per difendersi dal terorrismo è una spiegazione di come l'odio continua a crescere. Quanti effetti collaterali di guerre per la giustizia dovremo ancora contare prima di capire che la rotta va drasticamente cambiata? Prima di capire che un clima di cooperazione, di soloidarietà attiva, di apertura è la migliore dissuasione ad atti di terrorismo? Credo che dobbiamo cominciare da subito campagne di pace molto attive e precise, senza attendere che parta qualche altro segnale di guerra ed altro sangue venga versato per presunte giuste cause!
Credo che anche queste liste, insieme a tutti i mezzi che offre il web, oltre ai giornali, al passaparola, alle discussioni, assemblee, prese di posizioni pubbliche, possano essere un modo per far sentire il nostro punto di vista e far crescere il rifiuto ad atti di guerra presentati come interventi di pace. l'Afganistan insegna.

Il giorno 03 gennaio 2010 08.24, marco palombo <elbano9 at yahoo.it> ha scritto:
Il titolo di prima pagina di Repubblica di oggi mi ha molto colpito e spaventato. " In Yemen Al Qaeda la paghera' ". Questa frase prende 5 colonne su 6 che compongono la pagina. Sottotitolo " Obama :pronti ad agire. Aggredito l' autore delle vignette su Maometto."
Non ho ancora letto l' articolo, ho sentito l' impulso di fare qualcosa. Ovviamente posso fare pochissimo ed ho mandato questo messaggio, almeno la segnalazione di questo titolo, a liste che sono contro la guerra, quindi che gia' la pensano come me e che nei giorni scorsi hanno discusso di Obama e guerra. Non so se il titolo colpira' anche persone come Enrico o Alfonso che uniscono all' interesse a capire le vicende del mondo anche una spinta a intervenire, a fare la nostra piccolissima parte per evitare o limitare le violenze , in primo luogo le guerre. A me e' venuta in mente immediatamente la frase di Gandhi "Occhio per occhio renderanno il mondo cieco ", (mi scuso per l' imprecisione della citazione, altri, anche a memoria, possono eventualmente scrivere l' esatta traduzione della frase).  Chiudo qui, mi piacerebbe che noi, anche poche decine, facessimo conoscere la nostra posizione  a chi non ha la nostra stessa attenzione ai pericoli e ai dolori della guerra. Non ci limitassimo a discutere tra noi. Se qualcuno condividesse questa mia "pulsione" a provare a dire qualcosa a "tutti", faro' la mia parte per diffonderla. Forse la mia e' stata un' impressione non motivata e il titolo non aggiunge niente di nuovo a quanto dichiarato nei giorni scorsi. Forse il titolo, comunque riportato tra virgolette, non e' neanche una fedele trascrizione di parole di Obama, ma dalle mie parti si dice " Meglio aver paura che toccanne.", in altre parole "Meglio aver paura che prendere botte ".

saluti
marco