condivido quanto scrive Lorenzo. Non dobbiamo dimenticare che B è un
grande provocatore, che continua ad insultare quelli che non lo votano e le più
alte cariche della nostra costituzione, che sta portando alla rovina la
democrazia con le sue leggi ad personam. Dobbiamo alzare la testa e
adottare nelle varie manifestazioni lo slogan : buffone, fatti
processare.
Sabato
a MIlano in piazza Fontana la reazione agli interventi di Moratti,
Formigoni e Podestà è stata grande, anche perchè avevano chiuso la piazza in
modo che le associazioni e i movimenti non potessero entrare. Ma ugualmente la
piazza ha reagito con slogan: vergogna, buffoni.
amalia
-----Messaggio originale-----
Da:
pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di
lorenzo_galbiati
Inviato: lunedì 14 dicembre 2009
3.40
A: pace at peacelink.it
Oggetto: [pace] Sull'aggressione a
Berlusconi
Permettetemi una mia riflessione sull'aggressione
a Berlusconi.
Personalmente, non posso negare che ho avuto un
moto di piacere quando ho saputo che Berlusconi era stato colpito da un
oggetto e ferito alla bocca - quindi lievemente. Devo anche ammettere che di
questa mia reazione spontanea, che come tutte le reazioni non mediate dalla
razionalità e dalla ponderazione non è per sua natura giudicabile (parlo di
reazioni a livello psichico, non di reazioni intese come atti fisici)
eticamente, non mi vergogno.
So benissimo che ogni atto di violenza va
condannato, e infatti non posso dire che quel tale, forse un po' matto, abbia
fatto bene, anzi, so che ha fatto male; di certo pubblicamente lo condannerei
subito, ma lo farei come ha fatto Di Pietro, precisando che il clima d'odio in
Italia l'ha creato proprio Berlusconi, insultando continuamente chi vota a
sinistra (ricordate il coglioni a chi votava Prodi?) e, peggio ancora,
insultando tutte le cariche istituzionali e di garanzia che osano anche solo
essere in disaccordo con lui, e facendo del suo potere uno strumento per la
sua impunità e la sua autoelevazione a sovrano di Italia. E come ha ricordato
Fini nel fuori onda con il magistrato amico, chi si fa sovrano e vuol far
diventare il popolo suo suddito, poi quando viene spodestato viene messo alla
forca. In altre parole: più Berlusconi continua a ergersi sopra la legge, a
usare violenza verbale e violenza con atti legali contro chi lo contesta, e
più ci si deve aspettare, prima o poi, che questa violenza gli si ritorcerà
contro, in modo tanto violento quanto più i canali di opposizione democratica
e civile saranno incapaci di opporglisi per loro incapacità manifesta o per
loro impotenza dovuta a censura (direi che ci sono entrambe le cose nei
partiti di centro come il PD, dove prevale l'incapacità manifesta, e in quelli
di sinistra). Spesso, in questi anni, ho pensato che se fossimo stati negli
anni Settanta, Berlusconi & Co. avrebbero certo scatenato un terrorismo
più forte di quello che abbiamo avuto in Italia. E, in questo senso, credo che
reazioni anche violente siano il segno che l'indifferenza imperante ancora non
è del tutto egemone: poi è chiaro che i loro effetti accentueranno la deriva
autoritaria già in corso in Italia, ma chi è nonviolento (mi considererete
ancora tale dopo queste righe?) deve anche chiedersi cosa fa personalmente per
stimolare una opposizione anche provocatoria che prenda il posto di quella
accomodante dei partiti tutti, forse tranne Di Pietro. Per esempio, il
"buffone, fatti processare", potrebbe essere un segno di disobbedienza civile
che avrebbe un senso, se fosse una autodenuncia collettiva (chi l'ha
pronunciato, anni fa, fuori dall'aula del tribunale di Milano, è stato difeso
dal figlio dell'avvocato Ambrosoli, se non ricordo male - e condannato). In
ogni caso, ci vogliono reazioni pubbliche verbali e simboliche più forti da
parte della popolazione civile (civile in senso di educata a comportamenti
eticamente e socialmente responsabili) se si vuole far trovare un canale
nonviolento di espressione del dissenso che permetta al popolo di non sentirsi
suddito o in mano a degli oppositori incapaci - pena il rischio della
degenerazione violenta.
Lorenzo
PS Mi tolgo un ultimo sassolino nella scarpa: il
padre dell'uomo che ha compiuto il gesto si è già scusato, l'uomo in
questione credo lo farà presto, magari ben imbottito di psicofarmaci e
istruito dal suo avvocato. E magari poi vorrà farsi perdonare, e
così vedremo Berlusconi nelle vesti di papa Wojtyla perdonare il suo
Alì Agca. Io spero proprio non succeda questo, ma temo di sì. E allora vi
confesso che preferirei che l'autore del gesto lo rivendicasse come attentato
a un uomo di stato che non fa altro che farsi leggi per essere fuorilegge, e
che dicesse anche che se solo uno solo del collegio di giudici che
lo giudicheranno apparterrà a una corrente di centrodestra lui potrà dire
che è un perseguitato politico, e che vorrà usufruire del legittimo
sospetto e del legittimo impedimento perchè deve andare al Policlinico a
curarsi.