Re: [pace] il ribelle alla legge



..a proposito..dimenticavo...
ieri ho sentito un deputato dell'opposizione dire..."..questa sua dichiarazione potrebbe condizionare i giudici sentendosi inutili..." o qualcosa del genere...
..io spero che i giudici habbiano gli attributi necessari...e la preparazione necessaria..e non credo si facciano condizionare da ciò che un imputato dice...allora si che..povera patria..
..io seppure ho dei governanti scemi...continuo a fare  il mio dovere...è proprio questo che mi da la forza e la capacità di valutare...
nada
----- Original Message -----
Sent: Sunday, November 01, 2009 7:55 PM
Subject: Re: [pace] il ribelle alla legge

Concordo con te, Paolo. In questo caso, tacere non risolve nulla: sa di rassegnazione al peggio. E verrebbe interpretato,
dai "cretini", come un silenzio-assenso.
Isabella Horn
 
----- Original Message -----
Sent: Sunday, November 01, 2009 6:32 PM
Subject: RE: [pace] il ribelle alla legge

Vedi, Vittorio, dobbiamo parlarne per saperci indignare, altrimenti si arriva dove vuole lui: che l'unico  che parla è, appunto lui e noi ci adeguiamo e questo non deve succedere
Paolo Bertagnolli
 

Date: Sun, 1 Nov 2009 11:46:54 +0100
Subject: Re: [pace] il ribelle alla legge
From: vittoriodigiacinto at gmail.com
To: pace at peacelink.it
CC: paxchristi at yahoogroups.com; nonviolenti at liste.retelilliput.org; mir-riconciliazione at yahoogroups.com; lista123lm at gmail.com; glt-nonviolenza at liste.retelilliput.org; eco-fem-nonviolenta at lists.unbit.it; costellazione at sinistracristiana.net; ml-beati at beati.org; sullasoglia at yahoogroups.com; info at alteracultura.org

Ma ancora di questo cretino dobbiamo parlare ?

Il giorno 01 novembre 2009 08.29, Enrico Peyretti <e.pey at libero.it> ha scritto:
Nel libro di Vespa, Berlusconi dichiara che non si dimetterebbe neppure se condannato.
Un cittadino che rifiuti preventivamente una sentenza se non gli dà ragione, come si qualifica? 
Commette con ciò stesso un reato?
E' un eversore della legalità?
E' corruttore civile perché istiga palesemente - specialmente se è in posizione di speciale responsabilità e visibilità - alla illegalità?
Si pone al di sopra delle legge perché è un potente di fatto?
Pretende di far valere un relativo consenso politico per sottrarsi di prepotenza alla legge penale uguale per tutti?
Non ha questa dichiarazione, ispirata a una concezione assolutistica del potere, la massima gravità anti-costituzionale?
L'autore di una simile dichiarazione non deve essere denunciato alla magistratura e all'opinione democratica?
Enrico Peyretti, Torino



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