Quello che mi sembra chiaro è che il 25, come
giornata nazionale, è saltato. I gruppi iraniani in Italia devono ancora
collegarsi a livello nazionale...
Alfonso Navarra - Obiettore alle spese militari e
nucleari
Comunicato stampa:
Associazione Giovani Iraniani, nel nome di
Neda, giovane ragazza uccisa dalle mani del regime fanatico e misogino dei
mullah, ha organizzato per domani, 24 giugno una manifestazione di protesta
contro le barbarie del regime dittatoriale khomeinista e per sostenere la
lotta del popolo iraniano per la libertà e la democrazia in Iran.
Associazione Giovani iraniani invita tutti i cittadini
di scendere in piazza per sostenere quei ragazzi e ragazze che coraggiosamente
sono scesi nelle strade di tutte le città iraniane scandendo lo slogan "morte
al dittatore, morte a Khamenei".
In questo storico momento il nostro popolo
ha bisogno della partecipazione e della solidarietà di tutti i popoli
democratici del mondo.
Presidente dell'associazione giovani iraniani in
Italia
Azar Karimi
La manifestazione si terrà a Roma, alle ore 14 in
piazza della Repubblica e si concluderà alle ore 17.
Giugno 23, 2009
Domani 24 giugno, a partire dalle ore 17.30, si terrà - di fronte
all’ambasciata dell’Iran a Roma (via Nomentana 120) un sit-in di
protesta organizzato da Rifondazione comunista in solidarietà con
il popolo iraniano dopo gli scontri e la repressione seguiti alle recenti
elezioni. Rifondazione comunista aderisce all’appello “Solidarietà e sostegno
alla lotta del popolo iraniano”, appello con cui molti esponenti delle forze
politiche e sindacali della sinistra italiana , in solidarietà con le
forze democratiche e progressiste iraniane, chiedono la fine della repressione
e la liberazione dei prigionieri politici del regime.
Di seguito riportiamo i passaggi salienti dell’appello “Solidarietà e
sostegno alla lotta del popolo iraniano”.
“Come esponenti di forze e movimenti democratici, di organizzazioni dei
lavoratori e degli studenti guardiamo con estrema preoccupazione a
quello che sta avvenendo in Iran. In questi giorni a Teheran si sta
svolgendo uno scontro fra i vertici della Repubblica Iraniana, che vede
contrapposti i poteri religiosi rappresentati da Khameney e da Rasfanjani: uno
scontro giocato tutto sulla pelle del popolo iraniano.
Uomini e donne che
stanno protestando per avere maggiore libertà e democrazia. Lo scontro
elettorale tra il capo del governo uscente Amadinejahd e il principale
candidato dell’opposizione Mousavi ha innescato una reazione popolare e fatto
emergere tensioni sociali che già da tempo si stavano manifestando con una
forte crescita dell’opposizione. Per questo, di fronte alla violenza
scatenatasi in questi giorni, è necessaria un’ampia mobilitazione
internazionale a sostegno degli studenti, dei lavoratori e delle donne,
del popolo iraniano. Chiediamo che cessino la repressione e gli arresti,
che vengano liberati i prigionieri politici del regime e che il popolo
iraniano possa scegliere liberamente il proprio futuro, in un nuovo quadro di
garanzie democratiche per tutte le espressioni politiche presenti in
Iran”.
Altra notizia:
Rifondazione comunista sostiene la lotta del popolo iraniano: è quanto
si legge in una nota dell'ufficio stampa del partito, nella quale si precisa
che oggi (18 giugno? ndr), presso la direzione nazionale del Prc, il
segretario Paolo Ferrero ed il responsabile Esteri Fabio Amato hanno
incontrato una delegazione dei Guerriglieri Fedayn del popolo iraniano, forza
di opposizione e di resistenza al regime di Teheran, guidata da Ali Ghaderi,
responsabile esteri dell'Organizzazione.
Anche Sinistra e Libertà "organizza"?
IRAN: SINISTRA E LIBERTA', DOMANI SIT-IN DAVANTI AMBASCIATA A
ROMA
Roma, 23 giu. - (Adnkronos) - Domani a Roma, alle 17.30, Sinistra e
Liberta' manifestera' davanti all'ambasciata iraniana in via Nomentana 361,
"per denunciare la necessita' di restituire la democrazia al popolo iraniano".
Per Sinistra e Liberta', "dopo gli scontri quotidiani delle ultime due
settimane, dopo l'ammissione di brogli da parte delle autorita' iraniane, dopo
la morte de 'l'angelo di Teheran', Neda, e' necessario prendere una posizione
netta e far sentire il proprio sostegno alle donne agli uomini che stanno
manifestando in difesa della democrazia".
Sinistra e Liberta', si legge in una nota, "manifestera' per denunciare la
negazione dei diritti umani del popolo iraniano, l'assenza di democrazia di un
Paese che vuole essere riconosciuto dalla comunita' internazionale, per
denunciare la censura inaccettabile a cui e' sottoposta la stampa locale ed
estera". Parteciperanno alla manifestazione, tra gli altri, Grazia
Francescato, Umberto Guidoni, Gennaro Migliore, Gloria Buffo, Loredana De
Petris, Patrizia Sentinelli, Marco Fumagalli, Franco Giordano, Imma Battaglia
e Alfonso Gianni.
Anche l’associazione Di Gay Project aderisce al sit in:
nell’annunciare la partecipazione l’associazione ricorda le violenze a cui
vengono sottoposti gli omosessuali da sempre perseguitati e condannati a
morte, richiamando l’attenzione anche sulla vicenda di Vahid Kian
Motlagh, il 32enne omosessuale iraniano fuggito dal suo paese per evitare
l’impiccagione e che adesso si trova in un centro per clandestini
diLione, e proprio da domani rischia il rimpatrio. Un caso su cui anche
dall’Italia potrebbe venire un chiaro messaggio di asilo politico.
E Sinistra Critica - giustamente - chiede "libere elezioni":
Dichiarazione di Flavia D'Angeli
(ANSA) - ROMA, 21 GIU - «La
versione inverosimile avallata dagli ayatollah iraniani delle elezioni
presidenziali sta sfociando in una repressione inaccettabile. Si tratta,
probabilmente, di una crisi di fondo della struttura
politico-istituzionale che l'Iran si è data dopo la rivoluzione del '79 e
di una contraddizione sempre più forte tra la società e l'oligarchia
teocratica. I manifestanti, infatti, oltre a contrastare Ahmadinejad, sfidano
la guida suprema Khamenei». Flavia D'Angeli di Sinistra critica commenta così
la repressione in Iran dei manifestanti. «Al di là delle posizioni di Mousavi,
componente moderata di quella oligarchia, responsabile anch'egli nel passato
di repressioni e limitazioni democratiche, quello che appare evidente -
aggiunge D'Angeli - è il diritto degli iraniani e delle iraniane a godere di
elementari diritti democratici come il libero e garantito svolgimento delle
elezioni e la libera e assoluta libertà di manifestare». «Diciamo no alla
repressione in atto, no alla teocrazia al potere e no alla violenza di Stato.
Sì al diritto di manifestare e al rinnovamento democratico che, per essere
tale, non potrà che farsi carico dei bisogni di ampie masse popolari,
probabilmente appannaggio ancora del presidente uscente, e affermare la
laicità dello Stato. Si a nuove elezioni - conclude - sì all'abolizione della
teocrazia. Chi aspira a trasformare il mondo sta al fianco dei giovani, delle
donne, degli uomini iraniani che oggi coraggiosamente sfidano la violenza del
regime». (ANSA).
A Firenze organizza l'Associazione
studenti iraniani (che, mi pare di aver capito bene, è altra e
distinta cosa dall'Unione studenti iraniani di Milano)
Solidarietà al popolo
iraniano - 25 giugno a Firenze
In Iran ed in
particolare a Tehran continuano le proteste scatenate dall’assegnazione
fraudolenta ad Ahmadinejad di una schiacciante vittoria nelle elezioni
presidenziali. Da domenica 14 giugno diverse decine di migliaia di donne e
uomini, molti giovani ma non solo, che si erano precedentemente attivati per
sconfiggere Ahmadinejad nelle urne, prima scendendo nelle piazze e poi votando
per Mousavi ed alcuni altri candidati, stanno manifestando tenacemente per
denunciare il furto del proprio voto e ottenere nuove e più pulite elezioni.
Le mobilitazioni hanno raggiunto picchi molto alti, passando abbondantemente
il milione di persone, e sono continuate ogni giorno in molte città dell’Iran
nonostante una feroce e violenta repressione da parte della polizia e delle
milizie armate filogovernative dei Basij che ha portato al ferimento e alla
morte di un numero elevatissimo di manifestanti e all’arresto di molti altri,
come ci testimoniano anche i numerosi filmati e foto che ci arrivano tramite
internet. Ma solo una esigua parte di queste testimonianze ci possono arrivare
a causa di una censura molto forte ed estesa messa in atto dal governo
iraniano, rendendo estremamente difficile ed in alcuni casi quasi impossibile
comunicare ed avere notizie della situazione a Tehran e nel resto del paese.
Ciò nonostante ci giungono immagini di questa repressione che con violenza
estrema schiaccia un popolo che manifesta per l’affermazione e la difesa dei
propri diritti civili e fondamentali che gli sono stati negati così a
lungo.
Per questo i cittadini
e gli studenti iraniani di Firenze, in solidarietà al popolo iraniano
impegnato in questa dura e coraggiosa lotta , vi invitano ad aderire alla
manifestazione indetta per il giorno:
25 giugno
2009 ore
18:00
In Piazza
Ghiberti/Annigoni - FIRENZE
per chiedere il non
riconoscimento del governo Ahmadinejad, nuove elezioni
sotto la supervisione di osservatori internazionali e la cessazione della
violenta repressione del popolo iraniano.