Iran 1979



Allego due testi sulla rivoluzione iraniana del 1979, e copio in calce, dalla bibliografia storica "Difesa senza guerra" (aggiornamento 4 marzo 2009), che si trova facilmente in rete, alcune indicazioni bibliografiche.

Enrico Peyretti, Torino


 

 

Sulla rivoluzione nonviolenta in Iran nel 1978-1979, posso segnalare:

- Il n. 22 della collana Quaderni della DPN, col titolo Resistenze civili: le lezioni della storia (ed. La Meri-diana, Molfetta 1993, pp. 163) è la traduzione  della seconda edizione 1989 di Les leçons de l'histoire. Résistances civiles et défense populaire non-violente, in Les dossiers de Non-violence Politique, n. 2, che illustra ampiamente numerosi casi storici di lotte nonviolente (vedi sotto, al n. 23), tra cui anche Iran 1978-79. La traduzione italiana purtroppo esclude anche le tre ampie pagine 81-83 della rivista francese che descrivono il sollevamento popolare in Iran 1978-1979, il quale, opponendosi senz'armi all'esercito (in quel tempo il quinto al mondo per potenza) per lunghi mesi, portò infine alla cacciata dello Scià senza compiere alcuna violenza, sebbene col sacrificio di centinaia di vittime della repressione. Solo dopo il ritorno dell'ayatollah Khomeiny dall'esilio in Francia ci furono violenze civili e statali. Queste pagine, tradotte da Simona Di Raimondo, dei Traduttori per la Pace, sono disponibili nel mio computer per chi le richiede.

- David Morrison, Philip Taylor, Shastri Ramachandaran, Media, guerre e pace, Ed Gruppo Abele, Torino 1996. Nella seconda parte del libro (I mezzi di comunicazione come risorsa per la pace), Ramachandaran, nel paragrafo I mezzi di comunicazione dei popoli (pp. 132-146), esamina in breve, sotto questo specifico aspetto, il caso Iran 1979, insieme a vari altri casi storici. Sull'Iran, l'Autore scrive, alle pp. 138-139: «La più sorprendente rivoluzione basata sui mezzi di comunicazione del popolo – la cosiddetta "stampa di bazar" - per ironia qualificata "anti-moderna” è l' esperienza iraniana».

- Mouna Naïm, La fuite du chah d'Iran, su Le Monde, 18 gennaio 1999, e col titolo Vent'anni dopo, su Internazionale, 19 febbraio 1999.

- Ryszard Kapuscinski ha scritto sull'Iran Sha in Shah (Feltrinelli, 2001). Nell'anno drammatico della rivoluzione, Kapuscinski, il grande viaggiatore, è in Iran per uno dei suoi più brillanti e memorabili reportage, in cerca di risposte: come avviene la rivoluzione in Iran? Quali sono le sue origini? Quali saranno gli esiti? E riesce a temperare la complessa ricostruzione storico-giornalistica con un'appassionante capacità narrativa.

- Sulla vicenda iraniana ha scritto anche Foucault.

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Allegato Rimosso
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