OGGI 10
DICEMBRE dalle 17,
TUTTI /E
ALLA AMBASCIATA GRECA
(via Mercadante 36) PER ESPRIMERE LA NOSTRA
PROTESTA CONTRO L'OMICIDIO DI ALEXIS
GRIGOROPOULOS E LA NOSTRA
SOLIDARIETA' ALLA PROTESTA POPOLARE DEMOCRATICA.
Pochi giorni
fa un giovanissimo studente e' stato ucciso a sangue freddo dalla
polizia greca ad Atene. E' in corso da allora un vasto movimento
poplare di risposta e di opposizione a questa gravissimo atto di
violenza della polizia, la cui inequivocabile responsabilità è
stata peraltro riconosciuta anche attraverso l’atto delle dimissioni
del ministro degli Interni, provocatoriamente respinte dal primo
ministro del governo di destra, Karamanlis. Sono
coinvolti i movimenti dei giovani, i sindacati, che oggi effettueranno uno sciopero generale,
i movimenti che sono parte del Forum sociale greco, i partiti della
sinistra. Il movimento è esteso in tutta la Grecia. La sua ampiezza e
la sua forza non possono essere messe in discussione né diminuite da
episodi di devastazione e
violenza, pur non condivisibili.
Ci sentiamo
particolarmente vicini - anche per aver sofferto e lottato contro la
violenza poliziesca che uccise nel 2001 il ragazzo Carlo Giuliani,
trovandoci sempre al nostro fianco i movimenti greci - ai giovani, ai
movimenti sociali e ai sindacati greci e a loro esprimiamo tutta la
nostra solidarietà. Siamo consapevoli che la loro forte lotta è anche
rivolta contro una situazione sociale ed economica degradata, contro la
disoccupazione e la precarietà. Così come sta avvenendo nel nostro
paese, con lo sciopero del 12, e in altri paesi europei. Una ragione in
più per esprimere loro il nostro sostegno.
Proprio oggi (10 dicembre) in tutto il
mondo si ricorda il 60° della dichiarazione universale dei diritti
umani - i suoi universali principi, e le loro violazioni - denunciamo
quanto avvenuto, chiediamo al Governo greco di rispettare questa
dichiarazione, di mettere fine alle violente reazioni poliziesche e
agli arresti, chiediamo di liberare tutti coloro già arrestati.
Chiediamo infine di evitare ulteriori decisioni autoritarie che
metterebbero irrimediabilmente in discussione la democrazia di questo
paese.
Prime adesioni:
ARCI, ASSOCIAZIONE PER LA PACE,
ALTRAGRICOLTURA, FIOM-CGIL, PRC SINISTRA EUROPEA, "QUALE STATO"
rivista della FP CGIL, RETE DEGLI STUDENTI MEDI, RETE 28 APRILE CGIL,
SdL INTERCATEGORIALE, SINISTRA CRITICA, UN PONTE PER...,
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