Re: [pace] la valle per rocca



Le mie perplessità su questo articolo di La Valle sono al rovescio di quelle di D'Antonio: di tutto l'articolo salvo il finale, ed ecco la spiegazione:
L'articolo si fonda sul presupposto che il cosidetto terrorismo sia un autonomo processo rivestito di una sua "dignità" di esistenza, mentre in realtà, a parte episodi del tutto marginali, il "terrorismo alla 11 settembre" è l'altro volto del sistema capitalista, impegnato a condizionare l'esistente per renderlo conforme alle sue necessità. "Conforme" vuol dire ricatto verso nazioni, economie, democrazie, popoli, lavoratori, ecc. L'arma terroristica consente al Pentagono di minacciare di destabilizzazione governi, premier di intere nazioni: l'abbiamo vissuto noi sulla nostra pelle: con il terrorismo nero-rosso, con lo stragismo è stata distrutta la democrazia nata con la Costituzione del 1948 ed è stata sostituita con una caricatura popolata da zombies che rispondonoi ai nomi di Silvio, Walter, Romano, Massimo, ecc. Quanto a Dio, è l'unica cosa su cui concordo con La Valle: se non ci fosse Lo dovremmo inventare: è l'unica fonte di dignità per l'uomo perchè assolutizza senza alcun condizionamento materiale il diritto  dell'uomo alla vita! La riduzione dell'uomo a materia vuol dire lasciarlo in balia del più forte, oggi nelle mani del capitale: quindi diamo a Marx quello che è di Marx ed a Dio quello che è di Dio, e a Cesare niente!!!

--- Mar 9/12/08, Laboratorio Eudemonia <eulab at hyperlinker.com> ha scritto:
Da: Laboratorio Eudemonia <eulab at hyperlinker.com>
Oggetto: Re: [pace] la valle per rocca
A: rocca at cittadella.org, pace at peacelink.it
Data: Martedì 9 dicembre 2008, 10:28

...

>In quel giorno di Natale Dio è venuto ad unirsi a
>ciascuno di noi proprio per farcelo sapere, per farcelo fare. Da quel
>momento sono davvero ingrate tutte le pie antropologie pessimistiche.
>
>                                              Raniero La Valle





Caro Raniero,

pensare che fino a quei puntini avevi fatto un discorso serio e condivisibile,
poi di colpo te ne esci con una di quelle cose che separano fortemente gli umani
ed interi popoli!

Dài, fallo un passetto avanti, ché ti manca ancora poco.

Facciamolo tutti 'sto passetto avanti: dimentichiamo leggende, miti e
superstizioni. O, se proprio le vogliamo mantenere, teniamocele ognuno per sè,
ma quando poi si parla in pubblico atteniamoci a fatti visibili a tutti e da
tutti condivisibili.

Perché la vita è semplice, e se davvero si vuol la pace bisogna non inventare
noi stessi fantasie che creino distinzioni tra gli umani. Perché noi umani
nasciamo eguali, poi sono le superstizioni a dividerci.

Ringrazio PeaceLink.it per l'opportunità di confrontarci che offre a tutti
noi.

Danilo D'Antonio





"Con il termine superstizione si indicano credenze di natura irrazionale
che possono influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che le
fanno proprie ...

Superstizione è una parola che deriva dal latino superstitiònem, composto da
sùper (sopra) e stìtio (stato), sulla base di "stàre" o
"sìstere". Nel significato originario (Cicerone) indicava coloro che
insistentemente si rivolgevano alla divinità con preghiere, voti e sacrifici,
affinché li serbassero "superstiti" (cioè sani e salvi) ...

Dalle varie dottrine religiose vengono normalmente bollate come superstizioni
le teorie e credenze non condivise, oppure teorie e credenze desuete o divenute
palesemente inaccettabili ..."

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Superstizione






































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