Re: [pace] Gli inglesi rilanciano la guerra genocida nel Congo



La difficoltà che sgomenta e angoscia è la confusione delle informazioni,
prima della esiguità o nullità dei mezzi. Dovremo arrivare alla istituzione
di corpi civili di pace pubblici, adeguati alla prevenzione e all'intervento
civile nonviolento in appoggio alle popolazioni. Lavoriamo in questa
direzione e intanto esigiamo funzioni di pace con mezzi di pace da stati e
Onu. Ciao, Enrico



----- Original Message ----- 
From: "tiziano cardosi" <tcardosi at indire.it>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Friday, November 07, 2008 3:08 PM
Subject: [pace] Gli inglesi rilanciano la guerra genocida nel Congo


> Qualche giorno fa qualcuno ha chiesto, con un tono che pareva copiato da
> Giuliano Ferrara, dov'era il movimento contro la guerra a proposito del
> Congo.
> Non so dove questo movimento sia finito, forse in qualche corridoio
> della Farnesina o in una stanza riscaldata di qualche palazzo del potere.
> Personalmente sto brancolando per cercare di capire, cosa praticamente
> impossibile leggendo o ascoltando i media ufficiali.
> Ho trovato questo sito che ha il merito di fare i nomi di chi sta dietro
> la guerra congolese. Lo invio senza saper valutare quanto sia
> attendibile quello che è scritto; per lo meno dà un quadro plausibile
> della tragedia.
> Un saluto
> TC
>
> ****************************************
>
> http://www.movisol.org/08news270.htm
>
> Gli inglesi rilanciano la guerra genocida nel Congo
>
> 6 novembre 2008 (MoviSol) - Gli interessi finanziari imperiali centrati
> a Londra hanno rinfocolato una rivolta nella provincia nord orientale
> del Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Sostenuti dallo stato
> fantoccio britannico del Ruanda, i ribelli antigovernativi hanno
> esplicitamente dichiarato che il loro scopo è sabotare un accordo di
> cooperazione tra Cina e Congo, di grande beneficio per il paese
> africano. In aggiunta alla cooperazione con la Cina nei progetti di
> sviluppo, il governo di Kinshasa ha rinegoziato diversi accordi
> economici che era stato costretto ad accettare come sbocco delle guerre
> che avevano devastato il paese e la regione dei Laghi negli anni novanta.
>
> La Cina e il Congo hanno negoziato un accordo di 9 miliardi di dollari
> in cui, in cambio dei diritti di sfruttamento di rame e cobalto, Pechino
> costruirà 6 miliardi di infrastrutture, tra cui strade, due dighe con
> centrali idroelettriche, ospedali, scuole, linee ferroviarie con il Sud
> Africa e tra la provincia di Katanga e Matadi, il porto congolese
> sull'Atlantico. Altri 3 miliardi saranno investiti nello sfruttamento
> minerario.
>
> In agosto, il leader ribelle Laurent Nkunda ha violato la tregua
> stipulata in gennaio riprendendo i combattimenti. Ora egli chiede
> colloqui diretti col governo per cessare il fuoco e far valere la sua
> opposizione al progetto cinese. Il 29 ottobre, le sue forze sono
> riuscite a circondare Goma, capoluogo della provincia del Kivu
> settentrionale. Migliaia di civili erano già fuggiti dalla città quando
> le truppe dell'ONU hanno cominciato ad evacuare il loro personale
> civile. Le truppe di Nkunda sono ben addestrate e ben armate, e usano
> tattiche di mordi e fuggi, usando la popolazione come scudo.
>
> Con la rimozione del presidente Sud Africano Thabo Mbeki il 20
> settembre, si è creato un vuoto di leadership in Africa. Mbeki si era
> adoperato per contrastare la campagna britannica di schiacciare ogni
> stato nazionale in Africa e far piombare il continente in un'epoca buia.
> Sotto Mbeki, le truppe di pace sudafricane sono state impegnate in
> diversi paesi africani ed egli stesso, o mediatori del suo paese, sono
> intervenuti in altri conflitti in tutto il continente.
>
> Da quando iniziò l'invasione del Congo orientale da parte dei ribelli
> sostenuti dal Ruanda e dall'Uganda, la regione è controllata da milizie
> straniere e anti-governative. Nkunda controlla un'area ricca di risorse
> naturali e si procura i fondi tramite attività estrattiva illegale. I
> minerali rubati vengono trafugati in Ruanda, Uganda e Burundi dove
> vengono venduti al mercato nero. La provincia del Kivu ha cinque
> importanti risorse: il coltan, i diamanti, il rame, il cobalto e l'oro.
> Il governo di Kinshasa spesso perde il controllo delle stesse truppe che
> manda a tentare di riconquistare il controllo della regione, e che
> passano al nemico in cambio di qualche manciata di preziosi.
>
> Per quanto riguarda Nkunda, egli era un generale dell'esercito della
> Repubblica Democratica del Congo. Apparentemente egli pensa di trarre un
> vantaggio dal rendere ingovernabile la regione, in modo da facilitare
> l'espansione delle miniere illegali (dove si lavora in condizioni
> orribili). Egli sostiene di aver rifiutato un'offerta di 2,5 milioni di
> dollari dal governo in cambio dell'esilio.
>
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