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Re: [pace] Re: Fw: da Lidia : Il pacifismo? Non sta proprio bene di Lidia Menapace
- Subject: Re: [pace] Re: Fw: da Lidia : Il pacifismo? Non sta proprio bene di Lidia Menapace
- From: mario bonica <ibacon at libero.it>
- Date: Tue, 24 Jun 2008 19:49:50 +0200
Basta!Chi ritiene di essere più pacifista e che gli altri sono falsi pacifisti o di essere più a sinistra di ogni altro sinistro o di essere comunque il primo della classe dei rivoluzionari si guardi allo specchio e si complimenti con se stesso, perché tanto siamo nella merda fino al collo e questo grazie a questa grandiosa idiozia di tutta la storia della sinistra di dividersi e di giocare a chi è più bravo dell'altro, mentre le destre avanzano senza ostacoli e i vari fascismi diventano cultura di massa...
Così sarà sempre peggio! Svegliatevi, cari amici e compagni! Il giorno 24/giu/08, alle 15:21, Assemblea Antimilitarista ha scritto:
E poi diciamo la verità, in Iraq ci sono i carabinbieri ... 2008/6/24 Sergio Bergami <serberg at libero.it>:Probabilmente ha ragione Carlo: un voto contro Prodi oltre a salavare la coscienza e la faccia avrebbe salvato anche il partito.Sergio Bergami----- Original Message ----- From: "Carlo Gubitosa" <c.gubitosa at peacelink.it>To: <lidiamenapace at alice.it> Cc: "lista Peacelink Pace" <pace at peacelink.it> Sent: Tuesday, June 24, 2008 5:48 AMSubject: [pace] Re: Fw: da Lidia : Il pacifismo? Non sta proprio bene di Lidia MenapaceSalve Lidia, ho letto con interesse la tua discussione della articolata elaborazione politica che ha accompagnato il tuo voto a favore del rifinanziamento della missione militare in Afghanistan.Rispetto a quanto dici ho alcune osservazioni e qualche domanda da farti.Prima osservazione. Tu dici che "Far cadere il governo era escluso, dato che avevamo promesso in campagna elettorale che ne saremmo stati sostenitori fedeli, secondo il programma". Mi sono andato a rileggere il programma dell'Unione:http://www.unioneweb.it/wp-content/uploads/documents/ programma_def_unione.pdfE non c'e' scritto da nessuna parte che gli impegni presi con gli elettori comprendevano il rifinanziamento della presenza militare italiana in Afghanistan.Allora mi chiedo questo: il sostegno al governo e' stato garantito "aprescindere", su qualunque provvedimento anche non incluso nelprogramma, solo perche' dall'altra parte c'era Berlusconi in agguato,oppure e' come dici tu e quindi il sostegno fedele sarebbe stato garantito solo su iniziative "secondo il programma"? Se da quel voto non fosse dipesa la stabilita' del governo, e se la componente militarista dell'Unione avesse avuto i numeri per andareavanti da sola anche senza rifondazione, tu avresti ugualmente votato per spendere militarmente all'estero quei soldi che potrebbero essereimpiegati piu' efficacemente in Italia per usi civili? Secondo dubbio: tu dici che "abbiamo schivato tutte le famose offensive di primavera che i Comandi USA ci avvisavano essere in preparazione da parte dei Talebani e poi si scopriva che erano spedizioni nordamericane su villaggi e cortei nuziali". Rispetto a questo mi chiedo: anche escludendo una responsabilita' penale per l'esercito italiano rispetto a questi crimini di guerra, anche escludendo una responsabilita' politica dei governi che sostengono le iniziative militari statunitensi, non esiste forse una oggettiva responsabilita' morale per queste azioni, che va al di la' di chi le ha materialmente compiute, una responsabilita' morale cheagli occhi delle vittime civili rende il soldato italiano uguale allostatunitense? Ogni mamma coscienziosa proibirebbe al proprio figlio onesto difrequentare assassini e criminali, come mai invece quando i figli sono degli altri siamo contenti che stiano nella stessa coalizione con chiattacca villaggi e cortei nuziali? Ad un mafioso basta "schivare" le azioni armate e gli attentati per ritenersi una persona onesta? O viceversa nel fare il conto delle responsabilita' morali, pur in assenza di rilievi penali bisognera' considerare anche chi serve la Mafia come contabile, avvocato o prestanome, e che per analogia le responsabilita' morali degli eserciti ricadono anche sulle loro retrovie, sugli imboscati e gli "schivatori"?Non sono proprio gli "schivatori" e le loro azioni umanitarie l'alibimigliore per garantire la permanenza degli stragisti e degli assassini?Ma scendiamo sul concreto. Cerco di sintetizzare il tuo programma politico:1 - Voto la missione afghana per non far cadere Prodi 2 - Cerco di fare in modo che da questa occupazione militare possascaturire una riconversione parziale dell'industria della droga verso l'industria farmaceutica, e metto la Guardia di Finanza a controllarele piantine. Al di la' delle opinioni individuali, mi sembra un fatto incontestabile che questo programma sia fallito: Berlusconi ha avuto la testa di Prodi, e l'economia dell'oppio prosegue come prima. Per questa ragione di fronte a questi obliettivi clamorosamentefalliti mi sorprende molto che tu, anche con il senno di poi, continui a sostenere che "nelle condizioni date non si poteva fare altro" e che "rifarei tutto, in un contesto simile. E non aspettatevi pentimenti".Io non sono un prete, e quindi non chiedo pentimenti a chi non la pensa come me. L'unica cosa che mi aspetto da chi mi sta davanti e' l'onesta' intellettuale necessaria a qualunque ragionamento politico che sia leggermente piu' articolato del "si puo' fare solo come dico io e non cambio idea". Io non ho bacchette magiche o ricette miracolose, ma ho alcune convinzioni ("persuasioni" le avrebbe chiamate Aldo Capitini) che ti porgo cosi' come sono: Prima persuasione - Rifondazione ha fatto cadere un governo Prodi sulle 35 ore. Far cadere un governo da sinistra non e' cosa impossibile quando c'e' la necessaria volonta' politica. Quindi al contrario di cio' che affermi il tuo voto e quel sostegno al governo non erano l'unica scelta possibile.Scartando tra le scelte possibili quelle dannose, possiamo dire che latua scelta e quella del PRC erano l'unica efficace? Allora non potevamo saperlo perche' non si poteva prevedere il futuro, ma oggi sappiamo che:- Dopo aver fatto cadere il governo Prodi sulle 35 ore Berlusconi none' andato al governo, Rifondazione e' rimasta in parlamento, ha rafforzato la sua identita' politica, ha continuato a prendere votitornando al governo nel 2006 e da quella "caduta" ci hanno guadagnatosolo D'Alema e Cossiga.- Dopo la scelte di compromesso, e i voti dati per "lealta'" anche su cose che non erano in programma Rifondazione si e' estinta proprio per i compromessi e gli inciuci che hanno impedito la modifica della leggeelettorale. Di fronte all'estinzione di un partito nei banchi del parlamento,perche' nessuno si e' chiesto se fosse piu' efficace l'integrita' del98 o la fedelta' del 2008? Lidia, io non ho le tue certezze granitiche, inossidabili, eimmodificabili. In compenso ho un grosso dubbio: e se l'insieme delle scelte possibili, delle scelte efficaci e delle scelte "responsabili"fosse un pochino piu' ampio di quello che ci viene descritto da te e da chi presenta l'intervento militare come unica e inevitabile soluzione ai problemi del mondo?La nonviolenza non e' proprio l'applicazione del ragionamento e dellafantasia alla ricerca di una terza via tra uccidere e morire? Oggi sappiamo che anche dopo aver superato lo scoglio delle missionimilitari, il governo prodi era condannato a morte oltre ogni possibilelealta' di Rifondazione. Con questo senno di poi, non credi che per affermare con forza i valori della pace, della nonviolenza e della cooperazione non armata sarebbe stato piu' efficace far cadere il governo prodi sui temi della nostra presenza militare all'esteroanziche' farlo sprofondare nelle sabbie mobili delle rogne giudiziariedella famiglia Mastella? Non sarebbe stato meglio affermare in Parlamento che il potere degli uomini di Pace puo' far cadere i governi anziche' perseguire a tutti i costi la pace degli uomini di potere? So gia' qual e' il punto debole della mia obiezione: restando sul livello puramente teorico, non ci sono riscontri concreti a cio' cheaffermo, e puo' essere che sarebbe stato peggio se Prodi fosse cadutoper un voto di coscienza anziche' per un voto di scambio con cui Mastella si e' comprato l'impunita'. Mastella ha considerato i suoi interessi privati piu' importanti della lealta' al governo, mentreinvece Rifondazione ha messo questa lealta' perfino al di sopra dellacostituzione, che ci impedisce di risolvere problemi conflitti econtroversie facendo cio' per cui sono addestrati i militari, comunquelo si voglia chiamare. Tuttavia, restando nel tema della concretezza anche il tuo ragionamento difetta di una verifica sul campo. Riconosco che puo' sembrare velleitaria e astratta la mia idea di un voto di coscienza che fa cadere un governo ma afferma ideali che rafforzano un partito, ma al tempo stesso considero ancora piu' fantasiosa e irrealizzabile l'idea di mettere i finanzieri a fare i giardinieri dell'oppio sperando che gli affari con le case farmaceutiche rendano meglio del narcotraffico.Conoscendo la realta' di paesi come la Colombia, sono convinto che lapervasivita' sociale del narcotraffico e' tale anche per le risorseeconomiche che vengono fatte "sgocciolare" sulla popolazione locale ei contadini, sicuramente maggiori di quelle che potrebbe permettersi di pagare qualunque multinazionale del farmaco. Per quanto esposto finora, le tue motivazioni non mi sembrano ne' solide ne' soddisfacenti, resto persuaso del fatto che il tuo voto afavore di una presenza militare che e' gia' costata la vita di troppi soldati italiani e civili afghani non fosse ne' l'unico voto possibilene' il piu' efficace in quelle circostanze, e ti esprimo la mia personale sofferenza nell'aver visto stritolare nelle logiche del potere anche una persona come te. In questa legislatura la tua storia personale e politica, il tuoimpegno militante e nonviolento e il tuo spessore culturale sono stati sprecati: un voto di scuderia poteva darlo chiunque, senza far perderetempo a te. Ma un voto coraggioso e integro potevi darlo solo tu, equesto avrebbe dato il senso piu' pieno alla tua presenza tra i banchi del potere: dare speranza a chi si ostina a pensare che in parlamento al momento del voto ci sia spazio anche per la coscienza individuale enon solo per il pallottoliere. Questa, a mio avviso, e' stata una grande occasione mancata, e per realizzarla ti bastava premere un pulsante, non c'era nemmeno bisogno di scomodare la Guardia di Finanza.Oggi mi sento orfano di riferimenti ideali e politici, non so piu' inchi e cosa credere perche' ormai so che chi mi parla di nonviolenzanei dibattiti pubblici di oggi domani potra' votare in parlamento cio' che ripudio, e mentre prego che non tocchi mai a me un simile percorsodi evoluzione al contrario, in questo deserto dell'anima e della politica continuo a pensare ostinatamente che scrivere e ragionare possa servire ancora a qualcosa. Un cordiale saluto Carlo Gubitosa ------------ LA LETTERA DI LIDIA MENAPACEAccetto l'invito di Peyretti ad intervenire sulle oservazioni che mivengono mosse da altra lista sul voto in Parlamento per il rifinanziamento della missione militare in Afghanistan. Chi lo desidera può copiarsi la dichiarazione che segue e diffonderla a mio nome, anche dicendo se non la condivide, ma per favore intera. E inoltrarmi obiezioni o diverse soluzioni e suggerimenti, non insulti che non servono a nulla.Nel programma del governo Prodi era contenuto l'impegno (rispettato)di venir via dal'Iraq, perchè contro la spedizione in Iraq aveva votato l'intero schieramento di centrosinistra sotto il governo Berlusconi. Invece sull'Afghanistan aveva votato contro solo Rifondazione, che poi nelle trattative per il governo Prodi non era riuscita a far accettare da tutta la coalizione la posizione del ritiro. Sicchè bisognava trattare all'arrivo delle proposte in aula. Arrivata la proposta di reiterare il finanziamento alle spedizioni come stavano, si poteva dire di no e far cadere il governo o mutarnela composizione allargando a destra, verso Casini, oppure trattare peril futuro, mantenendo intanto tutto fermo. Far cadere il governo era escluso, dato che avevamo promesso in campagna elettorale che ne saremmo stati sostenitori fedeli, secondo il programma. In Afghanistan eravamo con una spedizione stanziata a Kabul e nella provincia di Herat, con compiti di ricostruzione dello stato, lavori di scorta, rapporti con la popolazione e nessuna regola d'ingaggiooperativo in azioni belliche. L'Afghanistan è uno stato sovrano e unaexit strategy deve essere concordata col suo governo, dopo una conferenza di pace. Le donne afghane ci avevano fafto arrivarepressanti appelli perchè non ce ne andassimo per non finire del tuttosotto i Talebani.Comunque le nostre proposte erano: una iniziativa di monitoraggio percontrollare che le nostre truppe non venissero tolte dai compiti civili che avevano, una conferenza di pace e una trattativa a tutto campo, anche con i Talebani ovviamente. Mi parve una proposta che si poteva sostenere. Per conto mio cercavo di capire quali fossero i problemi di quella terra difficile, mai sconfitta militarrnente da nessuno dopo Alessandro Magno, con grandissima povertà, territorio montuosoimpervio (Kandahar! la città il cui nome ai miei tempi significava unattacco da sci molto pregiato), a struttura tribale e quindi molto attaccata e radicata nei territori. La questione principale era chenegli anni di guerra l'Afghanistan era diventato il secodo produttoredi eroina al mondo e che la coltivazione del papavero da oppio era decuplicata. I militari occupanti si riformivano di oppio e poibruciavano i raccolti, i Talebani difendevani i raccolti. Mi sembravada escludersi la predica ai contadini perchè fossero virtuosi e non coltivassero il papavero, ma thè e mais, che nessuno compra se non a prezzi stracciati in zone di guerra. Invece eseguire la raccoltacontrollata del papavero, venderlo a prezzo di mercato alle industriefarmaceutiche per fare antidolorifici e dare ai contadini il giusto prezzo, questo mi pareva cosa proponibile e da affidare alla nostra Guardia di Finanza (reparti armati ma non combattenti, riduzione del danno). Scoprii poi che questo è un suggerimento dell'OMS (organizzazione mondiale della Sanità) . Individuavo la Guardia diFinanza perchè quando in Italia il tabacco era monopolio di Stato, laFinanza teneva sotto controllo l 'intero raccolto, piantina per piantina, foglia per foglia e se avessimo avvicendato a Finanza alle altre truppe, avremmo potuto esercitare un controllo serio preciso utile. Naturalmente dato che tutti e tutte abbiamo dovuto passare mesi arimbeccare i pacifisti astratti (la terminologia di Peyretti mi sembraperfetta) siamo stati molto indeboliti parlamentarmente, perdendo qualsiasi appoggio esterno; e dove non ci hanno pensato loro ci ha pensato la destra a dire che volevamo che gli italiani stessero infureria e non sul campo di battaglia o che io ero una pusher e altrescemate perditempo. Insomma non se ne fece nulla, però non ci sono stati nemmeno scontri armati e abbiamo schivato tutte le famose offensive di primavera che i Comandi USA ci avvisavano essere in preparazione da parte dei Talebani e poi si scopriva che erano spedizioni nordamericane su villaggi e cortei nuziali. Nelle condizioni date, senza nessun appoggio nè discussione delleproposte fatte non si poteva fare altro: rifarei tutto, in un contestosimile. E non aspettatevi pentimenti. Chiedo piuttosto se qualchepacifista o nonviolento non avrebbe dovuto informarsi se le propostefatte non fossero per caso utili. Dopo mesi che seguitavo a ripetere, qualcuno magari diceva :"ma si che bello facciamolo" Ma ormai il rapporto tra contadini poveri e Talebani era diventato stretto e organico e la proposta non era più agibile. Perchè nelle cose politiche il tempo non è immobile e ciòche non hai fatto al tempo giusto non fai mai più. Qualcosa di similenella faccenda dei rifiuti: se non riduci ora la produzione di riifuti, è inutile che fai eroiche lotte contro l'emergenza, l'emergenza si ripete, e alla fine ci mandano l'esercito. Sono le forme di lotta che debbono proprio cambiare. -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.htmlArchivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html-- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.htmlArchivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html
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