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Comunicato Stampa Un ponte per: Aggiornamenti da Beirut
- Subject: Comunicato Stampa Un ponte per: Aggiornamenti da Beirut
- From: "Un ponte per.. - Ufficio Stampa" <stampa at unponteper.it>
- Date: Sun, 18 May 2008 11:53:23 +0200
Comunicato Stampa Aggiornamenti da Beirut Beirut, 14 maggio 2008 Dopo la tempesta, Beirut non si ferma, riprende forza e si rialza. La settimana si apre con una lento e faticoso ritorno alla normalita’, mentre nel resto del paese, soprattutto nella zona di Tripoli, gli scontri hanno stentato a placarsi. Beirut Ovest e’ comunque ancora vigile, vittima di una calma inquietante perche’ apparente, testimone di un aumento esponenziale di effettivi dell’esercito che vigilano il transito mentre i negozi riaprono i battenti e gruppi di giovani appartenenti al Partito Nazionalista Sociale Siriano mantengono –seppur disarmati- alcune posizione nel quartiere centrale di Hamra. La maggior parte di arterie che collegano le due (e molteplici) Beirut sono state aperte al traffico sebbene siano ugualmente saltate le direttrici e il traffico risulti estremamente piu’ caotico e congestionato del solito, lasciando spazio alla fantasia e immaginazione degli automobilisti. Beirut Sud (Dahye, la periferia, in arabo) e’ nuovamente collegata alle altre zone della citta’ e Beirut parzialmente al resto del paese. La partita non si gioca piu’ nelle strade della capitale. E’ questo il momento della politica e dei mezzi d’informazione. Future TV, televisione vicina al Mustaqbal di Hariri, e’ tornata on air attraverso le frequenze di LBC ed ha cosi’ potuto mandare in onda le dichiarazioni di un Saad Hariri deciso a riconquistare il terreno perduto, forte della possibilita’ di poter influenzare il summit della Lega Araba il giorno prima del suo arrivo in Libano. Toni forti –rispetto al precedente, cauto e conciliatore discorso del Premier Siniora- sono stati usati nei confronti dell’opposizione e dell’ingerenza di Iran e Siria. Da parte sua, Nabih Berri -portavoce del Parlamento e leader di Amal- quest’oggi ha reiterato la possibilita’ di revocare la disobbedienza civile qualora il Governo prenda in considerazione l’annullamento delle due decisioni concernenti la rete di telecomunicazioni di Hezbollah e la destituzione di Squeir, Direttore della Sicurezza dell’aeroporto di Beirut. Se cio’ si avverasse, lo scenario politico libanese vedrebbe, da un lato, lo stabilirsi di un pericoloso precedente secondo il quale e’ possibile forzare le decisioni governative attraverso l’uso della forza in tempi di pace; dall’altro rimarrebbe insoluto il nodo principale che accompagna la nuova crisi libanese da circa due anni: la legge elettorale e quindi l’accettazione, formazione e legittimazione di un Governo in base all’elezione di un nuovo Presidente. Il summit della Lega Araba -e le decisioni che ne verranno- aiuteranno probabilmente nei prossimi giorni a capire in quale direzione si spostera’ l’ago della bilancia (se verso un potere di veto della minoranza o una piena capacita’ operativa della maggioranza) e quali saranno i mezzi utilizzati dai contendenti, il dialogo politico o il ritorno alla violenza. Infine, un attento Israele festeggia un contestato sessantesimo compleanno, elogiato da un presidente degli Stati Uniti -in visita al paese- che non perde l’occasione per ammonire Hezbollah, qualificare l’Iran come destabilizzatore ed esprimere il completo appoggio al Governo di Siniora. Francesco Volpicella Project Manager Un ponte per... a Beirut
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