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Papa - cluster bombs (in allegato form per chiedere la ripresentazione dei ddl della passata legislatura contro le cluster bomb )
- Subject: Papa - cluster bombs (in allegato form per chiedere la ripresentazione dei ddl della passata legislatura contro le cluster bomb )
- From: <locascio.francesco at aliceposta.it>
- Date: Mon, 19 May 2008 09:04:17 +0200
- Disposition-notification-to: <locascio.francesco at aliceposta.it>
Benedetto XVI
Angelus 18 maggio 2008
Vorrei ora ricordare un importante evento che avrà inizio domani a
Dublino: la Conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo,
convocata
allo scopo di produrre una Convenzione che interdica questi
micidiali
ordigni. Auspico che, grazie alla responsabilità di tutti i
partecipanti, si possa giungere ad uno strumento internazionale
forte e
credibile: è necessario infatti rimediare agli errori del passato ed
evitare che si ripetano in futuro. Accompagno con la mia preghiera
le
vittime delle munizioni a grappolo e le loro famiglie, nonché quanti
prenderanno parte alla Conferenza, formulando i migliori auguri di
successo. Saluto di nuovo i giovani e tutti i presenti. Grazie!
Buona
domenica!
Angelus 18 maggio 2008
Vorrei ora ricordare un importante evento che avrà inizio domani a
Dublino: la Conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo,
convocata
allo scopo di produrre una Convenzione che interdica questi
micidiali
ordigni. Auspico che, grazie alla responsabilità di tutti i
partecipanti, si possa giungere ad uno strumento internazionale
forte e
credibile: è necessario infatti rimediare agli errori del passato ed
evitare che si ripetano in futuro. Accompagno con la mia preghiera
le
vittime delle munizioni a grappolo e le loro famiglie, nonché quanti
prenderanno parte alla Conferenza, formulando i migliori auguri di
successo. Saluto di nuovo i giovani e tutti i presenti. Grazie!
Buona
domenica!
Si apre lunedì, a Dublino, la conferenza
internazionale per raggiungere
un accordo sulla messa al bando delle bombe a grappolo, ultima tappa, si
spera del processo di Oslo che vuole arrivare al divieto di questi
micidiali ordigni, che una volta esplosi fanno scoppiare altre decine di
ordigni contenuti al loro interno e che arrivano a centinaia di metri
dal luogo dell’esplosione.
Si tratta di mantenere un impegno preso un anno fa da 50 ong e da 46
Paesi, tra cui l'Italia, che nel febbraio del 2007 ad Oslo hanno aderito
ad una dichiarazione nella quale si impegnavano a «concludere entro il
2008 uno strumento internazionale vincolante che preveda il divieto
dell'uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio delle
munizioni a grappolo che causano danni inaccettabili ai civili».
Alcuni passi avanti erano già stati fatti nel febbraio scorso, quando i
rappresentanti di 122 paesi si sono riuniti in Nuova Zelanda: a non
firmare il documento che vieta l’uso delle famigerate cluster bombs sono
rimasti solo Giappone, Romania e Polonia, ma anche Stati Uniti, Russia e
Cina, che non erano presenti al momento della firma.
Dieci anni fa si riuscì ad ottenere un accordo simile sulle mine
anti-uomo che da allora sono interdette, anche se le vecchie rimaste
sottoterra continuano ad uccidere.
Anche Papa Benedetto XVI domenica ha voluto dedicare parte del suo
angelus a questo tema, rivolgendo un appello affinché le diplomazie
mondiali possano a Dublino elaborare «uno strumento internazionale forte
e credibile» per «rimediare agli errori del passato» ed «evitare che si
ripetano in futuro».
Stati Uniti, Israele, Cina, Russia, India e Pakistan non parteciperanno
alla conferenza nemmeno questa volta.
un accordo sulla messa al bando delle bombe a grappolo, ultima tappa, si
spera del processo di Oslo che vuole arrivare al divieto di questi
micidiali ordigni, che una volta esplosi fanno scoppiare altre decine di
ordigni contenuti al loro interno e che arrivano a centinaia di metri
dal luogo dell’esplosione.
Si tratta di mantenere un impegno preso un anno fa da 50 ong e da 46
Paesi, tra cui l'Italia, che nel febbraio del 2007 ad Oslo hanno aderito
ad una dichiarazione nella quale si impegnavano a «concludere entro il
2008 uno strumento internazionale vincolante che preveda il divieto
dell'uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio delle
munizioni a grappolo che causano danni inaccettabili ai civili».
Alcuni passi avanti erano già stati fatti nel febbraio scorso, quando i
rappresentanti di 122 paesi si sono riuniti in Nuova Zelanda: a non
firmare il documento che vieta l’uso delle famigerate cluster bombs sono
rimasti solo Giappone, Romania e Polonia, ma anche Stati Uniti, Russia e
Cina, che non erano presenti al momento della firma.
Dieci anni fa si riuscì ad ottenere un accordo simile sulle mine
anti-uomo che da allora sono interdette, anche se le vecchie rimaste
sottoterra continuano ad uccidere.
Anche Papa Benedetto XVI domenica ha voluto dedicare parte del suo
angelus a questo tema, rivolgendo un appello affinché le diplomazie
mondiali possano a Dublino elaborare «uno strumento internazionale forte
e credibile» per «rimediare agli errori del passato» ed «evitare che si
ripetano in futuro».
Stati Uniti, Israele, Cina, Russia, India e Pakistan non parteciperanno
alla conferenza nemmeno questa volta.
cluster bombs:
Ratifica ed esecuzione del Protocollo del 28
novembre 2003 relativo ai residuati bellici esplosivi (Protocollo V)
allegato alla Convenzione del 10 ottobre 1980 sulla proibizione o la
limitazione dell’uso di alcune armi convenzionali che possono
essere considerate dannose o aventi effetti indiscriminati
N. 1212
scrivi ai parlamentari, per chiedere la ripresentazione del ddl
parlamentari presentatori rieletti:
Peterlini Oskar peterlini_o at posta.senato.it
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