Re: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA



Buongiorno a tutti,
mi dispiace molto ...ho cancellato il mio indirizzo da questa mailing list!
credo che in molti ci si sia seccati di ricevere, io voto, io no, tu fai bene, tu fai male, io faccio quello che mi pare, io purre,
buone beghe a tutti
Tiziana


Enrico Peyretti <e.pey at libero.it> ha scritto:

Permetti che ti dica, caro Marco Sodi: hai fatto malissimo.
Se vincerà il cav. Peggiore per un voto, tu sarai il suo complice: il
tuo non-voto sarà uguale ad un voto per lui.
Non si tratta di scegliere il male minore (pur sempre preferibile al
male maggiore: preferisco la polmonite al cancro), ma il maggior bene
possibile, anche se è il maggiore tra piccoli beni parziali.
Nella pratica, perciò nella politica, si sceglie tra le cose possibili,
continuando a pensare e volere le cose giuste, anche se ora e qui
risultassero impossibili.
Un esempio lontano: io vivo, per ipotesi, in una società dove vige il
linciaggio dei sospetti di omicidio; io sono contro la pena di morte in ogni
caso; la scelta possibile ora e qui è soltanto tra linciaggio e pena di
morte giudiziale. Io, in quanto contrario alla pena di morte devo, in questo
caso, votare per la pena di morte con tutte le garanzie giudiziarie. Se mi
astengo perché sono contrario in assoluto alla pena di morte, di fatto voto
per il linciaggio. La pena di morte con le garanzie processuali, nel
disgraziato caso ipotizzato, non è tanto il male minore quanto il maggior
bene possibile, anche se non è il bene che io penso e voglio.
Il ragionamento che rifiuta questa responsabilità concreta è un atto di
integralismo astratto e irresponsabile. Spesso gli stessi che gridano contro
l'integralismo religioso (che danneggia le religioni), sono poi ugualmente
integralisti della giustizia e della pace, e danneggiano la giustizia e la
pace, perché non scelgono la "riduzione del danno", né il piccolo passo di
una piccolo bene "possibile", ma lasciano campo libero al maggior danno
(oggi in Italia al cav. Danno).
Pensaci meglio la prossima volta.
Enrico Peyretti
Mir-Mn Torino



----- Original Message -----
From: "Mario Quarto"
To:
Sent: Sunday, April 13, 2008 9:34 PM
Subject: R: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA


> Se mi è consentito, Giacomo, esprimo qualche considerazione:
>
> 1. I martiri a cui ti riferisci hanno dato la vita non per il diritto di
> voto fine a se stesso ma per la democrazia. A non rispettarli ora e' chi
> mortifica la democrazia tradendo la fiducia dei votanti e non chi si
rifiuta
> di votare perché crede fermamente nel tradimento dei valori e degli
ideali.
>
> 2. Il "non voto" di Marco non ha contribuito affatto ad alzare le soglie
di
> sbarramento perche' queste ultime sono calcolate sul totale dei voti
validi,
> da sempre in tutte le leggi elettorali, anche nell'ultima (per quanto
> vergognosa), vedi Art. 83 Legge n. 270 del 2005
> (http://www.politicaonline.net/elezioni/legge_elettorale_270.htm)
>
> 3. Se, come credo, abbiamo in comune il rispetto per le idee degli altri,
> come fondamento della stessa democrazia, chiedo a tutti i votanti di non
> condannare con facili giudizi (mancanza di senso civico, antipolitica,
ecc.)
> chi come Marco e come me ritiene che, paradossalmente, proprio per
difendere
> la democrazia sia necessario non contribuire a legittimare questo sistema
> che, secondo me, poco ha da spartire con la democrazia.
>
> 4. I cambiamenti, purtroppo e/o per fortuna, ci saranno comunque! Avranno
> origine e radici nei cambiamenti culturali ed i governi, ultimamente, a
> prescindere dal loro colore, sembrano solo in grado di rallentarli!
Ritengo
> sia un dovere civico impegnarsi a sostenere quei cambiamenti utili ad
> affermare i diritti umani, la pace nel mondo, la difesa dell'ambiente, la
> legalità ecc. e se ritengo che il voto contribuisca a rallentare tutto
cio'
> ho il dovere civico di non andare a votare.
>
> Buon voto invece a chi ritiene il contrario.
> Mario Quarto
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
> di Giacomo Alessandroni
> Inviato: domenica 13 aprile 2008 19.46
> A: pace at peacelink.it
> Oggetto: Re: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA
>
> Carissimi,
> mentre posso condividere parzialmente il gesto di Vittorio, non condivido
> quello di Marco e vi spiego perché.
>
> 1. Ci sono persone che hanno dato la vita affinché noi potessimo avere il
> diritto di voto. Non votare - nella mia mentalità - equivale a non
> rispettarle. Tuttavia Vittorio ha esercitato il diritto di voto, di più:
non
> ha votato né scheda bianca, né nulla. Così facendo il suo voto viene
> conteggiato tra i "non voti", concorre al quorum e rende più difficile per
i
> partiti superare la soglia di sbarramento.
>
> 2. Non votare affatto, invece, è un regalo a chi vuole fare della politica
> non una "res publica" ma un affare privato. Per questo dico che votare è
un
> dovere civico.
>
> Mi fermo qui.
>
> Giacomo Alessandroni
> Segretario di PeaceLink
>
>
> Vittorio Di Giacinto wrote:
> ...
> ...
>
>
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