Re: [pace] ELEZIONI:HO RIFIUTATO LA SCHEDA



Carissimi,
mentre posso condividere parzialmente il gesto di Vittorio, non condivido quello di Marco e vi spiego perché.

1. Ci sono persone che hanno dato la vita affinché noi potessimo avere il diritto di voto. Non votare - nella mia mentalità - equivale a non rispettarle. Tuttavia Vittorio ha esercitato il diritto di voto, di più: non ha votato né scheda bianca, né nulla. Così facendo il suo voto viene conteggiato tra i "non voti", concorre al quorum e rende più difficile per i partiti superare la soglia di sbarramento.

2. Non votare affatto, invece, è un regalo a chi vuole fare della politica non una "res publica" ma un affare privato. Per questo dico che votare è un dovere civico.

Mi fermo qui.

Giacomo Alessandroni
Segretario di PeaceLink

Vittorio Di Giacinto wrote:
Caro Marco Sodi, anche questo è solo il mio parere ma ti assicuro che il
tutto ti fa onore, personalmente non ci vado per niente.
Cmq hai fatto bene bravo bravo bravo.

2008/4/13, Marco Sodi <anatole2003 at libero.it>:
Uno sguardo diverso in un momento niente affatto diverso.

Ciao cari e care, ho appena votato anzi ho rifiutato di votare*, sì perchè
tavolta è necessario fare scelte che davvero siano conseguenti alle idee che
si possiede.
Dire che" nessuno dei partiti concorrenti alle elezioni mi rappresenta" è
un giudizio personale certamente, ma proprio per questo ho voluto fermamente
che fosse messo a verbale.
Presentandomi al seggio dentro la scuola media della città  in cui vivo ho
potuto esercitare un diritto sancito dalla Costituzione e allo stesso tempo
praticare un atto di disobbedienza civile rifiutando, una volta effettuata
la consueta registrazione, la scheda. Sì perchè ancora non posso votare che
alla Camera, ma non fa niente. Ho ringraziato quindi sia il Presidente di
Seggio che gli scrutinatori, giovani come me, che sono stati per tutta
l'operazione disponibili e cortesi. Basterà un singolo non voto per cambiare
questo sistema, affatto. Ma quel che conta adesso e nel prossimo futuro,
almeno per chi come me agirà in questo modo, è soprattutto R-esistere.
Intendo affermare che ognuno può acquisire la consapevolezza "del poter
fare" rispetto a sè e la comunità circostante anche  fuori e dopo il momento
dell'urna (elettorale).
Da qualche parte bisogna pure stare, ed io ho scelto.

Marco Sodi

13 Aprile 08' ,Firenze

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*Si ricorda anche che la legge prevede che non siano conteggiati tra i
votanti gli elettori che, dopo la registrazione, si rifiutino di ritirare le
schede.

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Giacomo Alessandroni   g.alessandroni at peacelink.it
Associazione PeaceLink     http://www.peacelink.it
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