Re:[pace] Intercultura nella rete... la questione identita' di chi scrive



Sagace l’intervento di Luigi Pirelli sulla questione “canziart”. Ad ogni modo ritengo sia un puntiglio inutile pretendere che una persona si firmi quando scrive qualcosa su questa rete. Anzi vi dirò più mi pare una costrizione e in un gruppo di persone che parlano dalla mattina alla sera di pace e di diritti non è di certo il massimo della coerenza. So anche che in una comunità virtuale possono esserci delle regole da rispettare la cosiddetta policy e la tesi di Peyretti è giusta solo se menzionata in tali regole. 
Proporrei di ripassarci tale Policy:

http://www.peacelink.it/peacelink/a/6792.html

Vincenzo Caldarola
http://www.vincenzocaldarola.blogspot.com/



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From      : pace-request at peacelink.it
To          : pace at peacelink.it
Cc          : 
Date      : Fri, 15 Feb 2008 09:38:48 +0100
Subject : [pace] Intercultura nella rete... la questione identita' di chi scrive

> ciao a tutti...
> 
> non entro nel merito di cosa ha scritto canjart, entro nel merito della risposta 
> di peyretti che non so su cosa e' basata.
> 
> Peyretti chiede a canjart di firmarsi e lo fa in tono decisamente poco 
> accogliente. Quando ho letto il messaggio ho immaginato gia' alla reazione 
> (violenza strutturale).... il motivo?
> 
> cosi' come nella vita fisica ogni individuo ha il diritto di scegliersi la 
> propria identia', religiosa, politica, familiare, di genere etc... alla stessa 
> maniera accade nella rete.
> Nella stragrande maggioranza di luoghi "virtuale" c'e' rispetto verso le 
> identita' che ognuno si sceglie e NON e' minimamente presa in considerazione che 
> sia un diritto pretendere l'identita' fisica (quale sara' poi?... vi invito alal 
> poesia "IO" id Ermanno Bencivenga)
> 
> Mi sono appena iscritto e percio' non conosco le pratiche di questa lista... ma 
> ho avuto l'impressione che sia composta con una percentuale elevata di chi vive 
> il mondo della rete come se fosse una comunita' associativa (in cui ci si guarda 
> negli occhi)... questo NON e' semplicemente vero e le dinamiche delle Mailing 
> List (parlo delle ottantina a cui partecipo oltre alle altre comunita' virtuali) 
> sono diverse da quelle fisiche. L'atto di chiedere/pretendere o svelare non 
> consensualmente l'identita' fisica di qualcuno e' normalmente considerato un 
> atto ostile.... sappiatelo, che vi piaccia o no, siamo nel 2008.
> La Mailing List e' un piccolo laboratorio in cui si misurano le dinamiche di 
> accettazione/accoglienza/rifiuto delle diversita'...
> 
> se si continuera' a chiedere l'intervento del poliziotto/moderatore in questa 
> lista (onguno e' libero di leggere o meno i messaggi di canjart o di peyretti o 
> altri) mi vedro' costretto a dichiararmene incompatibile... e con serenita' me 
> ne andro'.
> 
> La mia richiesta e' di:
> 
> 1) accettare l'identita' scelta da chiunque nella lista
> 2) se alcuni interventi non piacciono, si possono facilmente filtrare dal 
> proprio gestore di posta elettronica (es. butta tutti i messagi di cajart... 
> bassa qualita' di ascolto, ma e' di fatto nel potere di ciascuno)
> 3) Non invocare il poliziotto/moderatore per eventi che possono essere autogestiti
> 
> questa e' il mio piccolo contributo... dopo questo non faro' interventi in 
> merito e rimarro' a osservare.
> 
> ciao ginetto
> 
> Claudio Pozzi wrote:
> >    Anche io esprimo la mia solidarietà ad Enrico Peyretti che non aveva 
> > fatto altro che dire:
> >  
> > /""canziart" continua a scrivere messaggi anonimi./
> > /Qualunque cosa dica, è scorretto verso tutti i destinatari."/.
> > 
> >    Condivido in pieno questo suo pensiero sottolineando il dovere morale 
> > per chiunque di firmarsi, è il minimo che si possa chiedere come segno 
> > di rispetto verso gli altri!
> >    Qualunque opinione, critica o meno, del resto, non potrà avere alcun 
> > valore se l'autore non se ne assume la piena responsabilità/paternità.
> >    Saluti a tutti
> >    Claudio Pozzi