Intercultura nella rete... la questione identita' di chi scrive



ciao a tutti...

non entro nel merito di cosa ha scritto canjart, entro nel merito della risposta di peyretti che non so su cosa e' basata.

Peyretti chiede a canjart di firmarsi e lo fa in tono decisamente poco accogliente. Quando ho letto il messaggio ho immaginato gia' alla reazione (violenza strutturale).... il motivo?

cosi' come nella vita fisica ogni individuo ha il diritto di scegliersi la propria identia', religiosa, politica, familiare, di genere etc... alla stessa maniera accade nella rete. Nella stragrande maggioranza di luoghi "virtuale" c'e' rispetto verso le identita' che ognuno si sceglie e NON e' minimamente presa in considerazione che sia un diritto pretendere l'identita' fisica (quale sara' poi?... vi invito alal poesia "IO" id Ermanno Bencivenga)

Mi sono appena iscritto e percio' non conosco le pratiche di questa lista... ma ho avuto l'impressione che sia composta con una percentuale elevata di chi vive il mondo della rete come se fosse una comunita' associativa (in cui ci si guarda negli occhi)... questo NON e' semplicemente vero e le dinamiche delle Mailing List (parlo delle ottantina a cui partecipo oltre alle altre comunita' virtuali) sono diverse da quelle fisiche. L'atto di chiedere/pretendere o svelare non consensualmente l'identita' fisica di qualcuno e' normalmente considerato un atto ostile.... sappiatelo, che vi piaccia o no, siamo nel 2008. La Mailing List e' un piccolo laboratorio in cui si misurano le dinamiche di accettazione/accoglienza/rifiuto delle diversita'...

se si continuera' a chiedere l'intervento del poliziotto/moderatore in questa lista (onguno e' libero di leggere o meno i messaggi di canjart o di peyretti o altri) mi vedro' costretto a dichiararmene incompatibile... e con serenita' me ne andro'.

La mia richiesta e' di:

1) accettare l'identita' scelta da chiunque nella lista
2) se alcuni interventi non piacciono, si possono facilmente filtrare dal proprio gestore di posta elettronica (es. butta tutti i messagi di cajart... bassa qualita' di ascolto, ma e' di fatto nel potere di ciascuno)
3) Non invocare il poliziotto/moderatore per eventi che possono essere autogestiti

questa e' il mio piccolo contributo... dopo questo non faro' interventi in merito e rimarro' a osservare.

ciao ginetto

Claudio Pozzi wrote:
Anche io esprimo la mia solidarietà ad Enrico Peyretti che non aveva fatto altro che dire: /""canziart" continua a scrivere messaggi anonimi./
/Qualunque cosa dica, è scorretto verso tutti i destinatari."/.

Condivido in pieno questo suo pensiero sottolineando il dovere morale per chiunque di firmarsi, è il minimo che si possa chiedere come segno di rispetto verso gli altri! Qualunque opinione, critica o meno, del resto, non potrà avere alcun valore se l'autore non se ne assume la piena responsabilità/paternità.
   Saluti a tutti
   Claudio Pozzi
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