Re: [pace] Fw: [pace] Re: [pace] DIVIETO DI ABORTO - Il Vaticano, niente più soldi ad Amnesty



Brava Adriana. Brava!
Pino C.

DIVIETO DI ABORTO - Il Vaticano, niente più soldi
ad Amnesty
cosa dire...questa è la ciliegina sulla torta. Pur avendo una cultura
profondamente cristiana, non sono cattolica perchè, innamorata come sono del messaggio evangelico, non posso accettare le superfetazioni ideologiche che hanno fatto della religione cattolica uno strumento di potere. Non sono sicura che c'è Dio, ma se c'è è sicuramente il Dio degli ultimi e dei poveri. Non sono sicura che c'è Dio, ma vivo secondo coscienza e amo profondamente il prossimo non per timor di Dio, ma perchè nel prossimo vedo Dio. Difendo il diritto all'aborto,pur non essendo abortista e avendo speso molto tempo della mia vita a sostenere la prevenzione, l'informazione e l'educazione alla contraccezione, a sostenere percorsi per una maternità consapevole.Ci sarebbe molto da dire, purtroppo non ho molto tempo. Questo è l'ennesimo attacco della CHIESA alla donna, perfettamente in linea con le logiche farisee dell'ipocrisia e del perbenismo, completamente fuori dal mondo e lontane dai poveri e dagli ultimi.

Adriana De Mitri

http://www.vincenzocaldarola.blogspot.com/

"L'organizzazione è diventata abortista"

Con questa affermazione qualche mese fa il Cardinale Renato Martino, presidente del consiglio Giustizia e pace, ha liquidato un giornalista che lo interrogava sul perché della decisione da parte del Vaticano di voler interrompere qualsiasi aiuto finanziario ad Amnesty International, un'organizzazione che da decenni difende i diritti umani di tutto il mondo. La risposta è stata dura e non ha lasciato dubbi: «Tale decisione ricade su Amnesty per la sua scelta di considerare anche l'aborto un diritto fondamentale da tutelare». Recentemente (nel febbraio di quest'anno) papa Ratzinger ha deciso che la Santa Sede non avrebbe firmato la convenzione dell'Onu sui diritti dei disabili, perché il documento contiene riferimenti espliciti alla possibilità di abortire nel caso di feti malformati. Ancora una volta pietra d'inciampo sono stati i paragrafi dedicati alla "salute riproduttiva". L'ambasciatore vaticano presso il Palazzo di Vetro ha respinto l'idea che una malformazione del feto possa essere considerata una "precondizione per offrire o ricorrere all'aborto". Il divieto del Vaticano a dare aiuti finanziari alle organizzazioni umanitarie che estendono anche all'aborto i diritti fondamentali dell'uomo è stato imposto anche a tutti i cattolici del mondo. A questo punto mi vengono in mente una serie di domande: Io che sono cattolico perché dovrei rendermi complice di una simile scelleratezza da parte degli uomini della "dottrina morale" ? Perché dovrei essere complice della morte di migliaia di donne che non potranno portare a termine una gravidanza? Perché dovrei essere complice della nascita di "vite già morte" come avviene per migliaia di neonati iracheni ad esempio che hanno subito gravi traumi per effetto dei bombardamenti americani? Perché dovrei essere complice dei traumi psicologici di migliaia di donne stuprate "nel nostro beato Occidente" che daranno la luce a un "uomo" non desiderato? Perché dovrei considerare l'aborto un peccato mortale per tutte quelle donne africane, dimenticate e abbandonate da tutto il mondo che ogni! giorno subiscono violenze sessuali a causa delle guerre tribali? Perche dovrei vedere il male nel caso di una figlia stuprata dal padre? Perche si vede il male dove non si dovrebbe? Continuano a muoversi domande come sottili serpenti nella mia testa.ma ancora senza alcuna risposta.

Vincenzo Caldarola