Re: [pace] corso gratis per volontari per l'Africa on line



Mamma mia ragazzi,
ma semplicemente pensare che questi non gliene frega niente di che lingua parlare ma di vivere tranquillamente? già gli hanno imposto il francese, ad altri l'inglese, ad altri lo spagnolo, vogliamo ora provarci con l'esperanto? Mettiamoci un po' di umiltà, parliamo la lingua che già parlano, magari riusciamo a capire le esigenze che realmente hanno, e magari riusciremo a portargli l'aiuto concreto che hanno bisogno. Organizzare noi cose che pensiamo possano servire a una cultura in difficoltà, non serve un granchè. Ascoltiamo, già ce lo dicono di cosa hanno bisogno. Se necessario parlano anche a gesti

Ciao
Luca


Andrea Montagner ha scritto:
Sono d'accordo con quello che scrivete ma vi chiedo: se andate in Togo e parlate in francese  di cosa contaminate e di cosa siete gia' contaminati? E come fate a contaminarvi se l'approccio e' questo?
 
Ovviamente non parlo di contenuti ma di comunicazione.
 
L'esperanto, questa lingua sconosciuta ai piu', non é una lingua coloniale per gli africani ma il suo nome, ormai, e' legato a certi "usi e costumi" e abitudini che la lasciano al massimo relegata ad una certa simpatia, ma mai ad una effettiva considerazione di realizzazione linguistica nella comunicazione tra i popoli.
 
Eppure la sua neutralità, che la fa essere davvero internazionale, e' davvero la garanzia di una effettiva contaminazione tra pari.
 
Grazie dell'attenzione!
 
Andrea Montagner
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, June 12, 2007 2:12 AM
Subject: Re: [pace] corso gratis per volontari per l'Africa on line

Io credo che la contaminazione tra culture sia un fattore storico e ineludibile. Il problema quindi non è la contaminazione in sè che considero oltretutto come estremamente positivo, il problema si pone con i contenuti della contaminazione. Con cosa mi voglio far contaminare? con cosa voglio contaminare?


 
Il 12/06/07, Davide Bertok <davide at bertok.it> ha scritto:
Questa non l'ho capita.
Perché l'autoorganizzazione implica necessariamente la perdita delle
culture?
Perché invece le cose non possono convivere tranquillamente?
Ciao,
Davide

On 12 Jun 2007 at 0:43, Andrea Montagner wrote:

>
>  Quello che cambiera' sicuramente in queste popolazioni sara' il
> loro linguaggio e sicuramente la perdita delle loro culture locali
> (anche per gli aiuti umanitari e non lo dico solo io). Lo so,
> consideratemi fuori tema, se volete, ma anche l'aiuto di pace andrebbe
> commisurato con una lingua di pace. Andrea Montagner
>     ----- Original Message -----
>     From: Help To Change
>     To: pace at peacelink.it
>     Sent: Tuesday, June 12, 2007 12:30 AM
>     Subject: [pace] corso gratis per volontari per l'Africa on line
>     Corso per volontari per l'africa online
>     http://www.helptochange.org/
>
>
>     L'associazione umanista Help To Change organizza un corso di
>     preparazione per volontari per la creazione di
>     comunitàcooperative di base nei paesi africani. L'associazione è
>     ormai da 5 anni impegnata nel creare in Togo e Ghana azioni che
>     mirano all'autorganizzazione della popolazione nei villaggi
>     africani. L'attività che si svolge in Africa non è di tipo
>     assistenzialista, piuttosto mira a creare quelle condizioni
>     organizzative che permettano la possibilità di sviluppo partendo
>     dalle stesse forze presenti nei villaggi. In questo senso è
>     importante per l'associazione la ricerca e la preparazione di
>     volontari in grado di accompagnare quei processi di
>     autorganizzazione.
>
>
>     Il corso si struttura in 8 incontri settimanali di circa 3 ore
>     ciascuno avvalendosi dell'uso della chat di Skype e del forum
>     presente nel sito dell'associazione: http://www.helptochange.org/
>     . Il corso si presenta come una introduzione alle tematiche
>     d'intervento in Africa e può considerarsi propedeutico ad un
>     viaggio in Africa nel quale mettere in pratica le conoscenze
>     acquisite. Il corso è gratuito e inizierà il 15 giugno alle
>     21:30.
>
>
>     I requisiti per la partecipazione al corso sono:
> *   la maggiore età.
> *   predisposizione al lavoro in gruppo
> *   conoscenza buona o discreta del francese o dell'inglese.
>
>
>     Chi fosse interessato può iscriversi mandando i suoi dati al
>     seguente indirizzo: infocorso at helptochange.org
>
>
>     Nome Cognome
>     indirizzo
>     telefono
>     email
>     account Skype
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