"G8, Agnoletto: «La lotta alla povertà non abita qui." Ecco cosa si potrebbe fare davvero per l'Africa»



Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto

«G8, LA LOTTA ALLA POVERTÀ NON ABITA QUI.
ECCO COSA SI  POTREBBE FARE  DAVVERO  PER L'AFRICAŠ
PRODI HA ANNUNCIATO IERI IL G8 IN ITALIA NEL 2009:
ERRARE É UMANO, PERSEVERARE...»

Milano, 6 giugno 2007 - «Che gli impegni dichiarati G8 in materia di lotta
alla povertà siano sistematicamente disattesi è cosa nota - dichiara
Vittorio Agnoletto, eurodeputato della Sinistra Europea, già portavoce del
Genoa Social Forum nel 2001, ai tempi del G8 di Genova -  . É altrettanto
risaputo che le decisioni reali assunte dai commensali del G8
contribuiscano sistematicamente ad aumentare il divario tra il nord e il
sud del mondo. Mi limito a tre esempi.
Gli EPA, gli accordi di partenariato economico che l' Unione Europea vuole
imporre entro il 31 dicembre 2007 ai Paesi Acp (Africa, Caraibi e
Pacifico), formalmente hanno l'obiettivo di contribuire allo sradicamento
della povertà. Nella realtà, tali accordi non sono altro che aree di libero
scambio che, a causa dell'azzeramento delle entrate da tariffe doganali,
distruggeranno le già deboli economie africane, costringendole al taglio
forzato delle spese su servizi essenziali quali acqua, scuola e sanità.
Secondo l'Agenzia per lo Sviluppo dell'Onu, il Kenia, per fare un esempio,
perderebbe in un solo anno circa 300 milioni di dollari.
L'AIDS: tante parole, ma nessun fatto concreto. Due sono le decisioni,
molto semplici, che gli otto "grandi" dovrebbero assumere: versare i
contributi promessi al Fondo globale per la lotta all'AIDS, Tbc e malaria e
impegnarsi per la modifica in sede Omc (Organizzazione Mondiale del
Commercio) delle regole internazionali sui brevetti che, impedendo la
creazione di un mercato internazionale di farmaci generici, condannano a
morte milioni di persone ogni anno.
I sussidi Ue e Usa all'agricoltura: quando finiremo di strangolare i
contadini africani? L'Ue destina 50 milioni di euro alle multinazionali
agricole europee per la coltivazione di prodotti che vengono venduti sui
mercati internazionali a prezzi inferiori ai costi di produzione,
provocando in tal modo la distruzione dell'agricoltura nel sud del mondo. A
farne le spese sono i coltivatori africani e i contadini/piccoli
proprietari europei.
La società civile e i movimenti di tutto il mondo considerano il G8
un'istituzione illegittima, inutile e corresponsabile di questa drammatica
situazione.
Possibile che Prodi pensi che sia sufficiente coinvolgere in un paio di
incontri preparatori qualche associazione per fare il lifting al G8?
É incredibile che, dopo la drammatica esperienza di Genova del luglio 2001,
sulla quale aspettiamo ancora la commissione d'inchiesta, Prodi annunci -
come ha dichiarato ieri - la disponibilità ad organizzare in Italia nel
2009 il G8.
Altro che ospitare il G8! Per aiutare l'Africa l'Italia cominci con il
pagare i 260 milioni di euro che deve al Fondo contro l'AIDS , la Tbc e la
malaria!
Già una volta un governo di centrosinistra decise di ospitare il G8 in
Italia...errare é umano, perseverare é diabolico!».

Vittorio Agnoletto, eurodeputato Sinistra Europea, già portavoce del Genoa
Social Forum al G8 del 2001