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Re: [pace] una buona lettura: la casta dei provocatori
- Subject: Re: [pace] una buona lettura: la casta dei provocatori
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Sat, 26 May 2007 11:56:37 +0200
La casta dei provocatori. Ai dati impressionanti provocatori e offensivi riferiti qui da Travaglio - il costo della casta non dei politici, ma dei grandi manager che condannano, per bocca di Montezemolo, i politici - , va aggiunto il dato fornito da Giovanni De Mauro, direttore di "Internazionale", a p. 3 del numero 694, di ieri 25 maggio: "... cinquanta milioni di euro che ha appena preso Matteo Arpe per andare via da Capitalia". Se non sbaglio 50 milioni di euro equivalgono (x quasi 2.000) a quasi 100 miliardi di vecchie lire. Fa più impressione. Se un operaio o un impiegato (e sono ben pochi!) prende 1.500 euro al mese, mette insieme in un anno (x 12) 18.000 euro. Cento dipendenti così ben pagati sommano, tutti insieme, un milione e ottocentomila euro. Giusto? 1.800.000 x 25 anni = 45 milioni. Giusto? Me la cavo male coi calcoli. Dunque, cento dipendenti devono lavorare 25 anni per guadagnare, tutti insieme, il 10 % in meno di quanto Arpe (si suppone che sia il maggiore benefattore dell'umanità) ha chiesto, dobbiamo pensare, e ottenuto senza bisogno di fare scioperi, per andarsene dal dirigere una banca (che lo pagava già bene). Andarsene perché, se era così prezioso? Se qualcuno, per l'indignazione, fa pazzie, lui è colpevole, ma i mandanti sono i provocatori. Che ne dice Montezemolo? E il papa? E il governo? (in ordine di importanza). Enrico Peyretti ----- Original Message ----- From: "Adriana De Mitri" <adrianadem at alice.it> To: <pace at peacelink.it> Cc: <c_marx at alice.it> Sent: Friday, May 25, 2007 10:16 PM Subject: [pace] una buona lettura > Ricevo e inoltro alla rete, sperando di non essere "fuori tema", poichè > ritengo che la pace si costruisca soprattutto attraverso il rispetto della > dignità altrui... > penso all' art.3 della nostra Costituzione... ormai dimenticato in un Pase > in cui la disuguaglianza sociale e sotto gli occhi di tutti... > > Buona lettura > Adriana De Mitri > > > > -----Messaggio originale----- > Da: circolo Carlo Marx [c_marx at alice.it] > Inviato: venerdì 25 maggio 2007 17.45 > A: Sabino De Razza > Oggetto: una buona lettura > > > pensiamo fare cosa utile far conoscere questo testo di Marco Travaglio > Circolo PRC Marx Bari > > Gentile Luca Cordero di Montezemolo, > > il presidente di Federmeccanica, che fa parte della Confindustria, dice che > l'aumento di 100 euro all'anno chiesto dagli operai è "una proposta > ridicola" perché ci metterebbe "fuori dal mercato". > > E lei ha dichiarato che la ripresa economica dell'Italia è "esclusivamente > merito delle imprese". > Eppure lei stesso ripete sempre che un'impresa non è fatta solo dagli > imprenditori e dai manager, ma anche dai lavoratori. Dunque tutti dovrebbero > essere premiati per il loro lavoro. > > Invece i manager in Italia guadagnano molto di più dei loro colleghi del > resto d'Europa, mentre i lavoratori molto di meno. > > In Italia un operaio guadagna in media, al lordo, 21 mila euro, contro i 29 > mila della Francia, i 32 della Svezia, i 35 del Belgio, i 37 dell'Olanda, i > 39,7 della Gran Bretagna, i 41 della Germania, i 42 della Danimarca. > > Qualche anno fa, un tale disse: "se i nostri operai guadagnano poco, le > macchine che gli facciamo costruire chi se le compra?" > > Tra il 2000 e il 2005, secondo l'Eurispes, in Europa gli stipendi sono > aumentati del 20%, in Italia del 13,7. Da noi gli stipendi dei lavoratori > aumentano ogni anno del 2,7%, mentre quelli dei manager del 17%, otto volte > l'inflazione. Le stipendio medio dei primi cento top manager italiani è di > 3,4 milioni all'anno, 7 miliardi di lire: guadagnano 160 volte lo stipendio > di un operaio, prendono in due giorni quello che un operaio prende in un > anno. > > In ogni caso la Fiat, con le sue mani e con la cassa integrazione, s'è > rimessa in sesto grazie a un manager come Marchionne. Che dunque si merita > tutti i 7 milioni di euro che guadagna all'anno, poco meno di quelli che > guadagna lei. Ma, se il mercato ha un senso, chi ottiene risultati dovrebbe > guadagnare molto e chi va male dovrebbe guadagnare poco, o farsi da parte. > > Mi sa spiegare allora perché, visto come va la Telecom, il manager più > pagato d'Italia è proprio Carlo Buora della Telecom, con 18.860 milioni di > euro nel 2006 tra stipendio e liquidazione Pirelli? E perché Tronchetti > Provera guadagna come Marchionne che ha risanato la Fiat? Poi c'è Cimoli, > che ha così ben ridotto l'Alitalia: guadagna 12 mila euro al giorno, quello > che un operaio guadagna in un anno. Il presidente di Air France guadagna un > terzo: ma la compagnia francese è > > > > > > in attivo, mentre la nostra perde un milione al giorno. Dopo 2 anni e mezzo > disastrosi, col buco Alitalia salito a 380 milioni, Cimoli per andarsene ha > pure preso 5 milioni di liquidazione. Alberto Lina è l'amministratore > delegato dell'Impregilo, capo-gruppo della ditta che smaltisce così bene i > rifiuti in Campania: guadagna addirittura più di lei, 7,3 milioni. > > Anche lui prende in un giorno quanto un suo operaio guadagna in un anno. > Dov'è il mercato? > Dov'è la meritocrazia? > > La prima regola del mercato è che tutti rischiano qualcosa, e chi sbaglia > paga. Voi top manager, invece, non rischiate mai nulla. Se avete successo, > vi aumentate lo stipendio. Se fallite, ve lo aumentate lo stesso. Se vi > cacciano, ci guadagnate una fortuna con le superliquidazioni. Poi passate a > far danni da un'altra parte. E se non garantite la sicurezza o la salute dei > vostri dipendenti, loro pagano con la vita, per voi c'è l'indulto. Con la > certezza di morire di morte naturale, nel vostro letto. Gli operai invece > muoiono al lavoro come le mosche, al ritmo di quattro al giorno. > > Andare a lavorare, in Italia, è più pericoloso che andare in guerra. Ogni > anno muoiono 1250 lavoratori italiani, la metà delle vittime delle Torri > gemelle, meno dei morti di tutto il mondo per attentati terroristici. E un > milione restano feriti. > > Ora lei, dottor Montezemolo, è preoccupato che il tesoretto si disperda in > mille rivoli. Giusto. > Ma perché non parlate mai del tesorone dell'evasione fiscale, 200 miliardi > l'anno? E del tesorone del lavoro nero e sommerso, il 27% del pil, cioè 400 > miliardi? E del tesorone delle mafie, 1000 miliardi di euro? La legge sul > falso in bilancio varata dal governo Berlusconi e finora confermata, in > barba alle promesse elettorali, dal governo Prodi, consente a ogni impresa > di occultare dai bilanci fino al 5% dell'utile prima delle imposte, al 10% > delle valutazioni e all'1% del patrimonio netto. Centinaia di milioni di > nero legalizzato per ogni grande gruppo. > Una sorta di modica quantità di falso in bilancio consentita, come per la > droga, per uso personale. Non vi vergognate di una situazione del genere, > che vi rende tutti sospettabili? Il "mercato" è anche 25 anni di galera per > chi trucca i bilanci, come in America: o no? Perché allora non avete detto > una parola contro la depenalizzazione del falso in bilancio? Perché > Confindustria non fa una grande battaglia per importare in Italia la legge > americana sui reati finanziari? > Vedrà che, recuperando un po' di evasione, si potranno garantire case, asili > e pensioni al popolo dei 1000 euro al mese, che con un giusto aumento di > stipendio potrebbero fare un bel passettino in avanti. Perchè, come diceva > quel tale, "se gli operai guadagnano poco, le macchine che costruiscono chi > se le compra?". > > A proposito: lo sa chi era quel tale? Non era Marx, e nemmeno il > subcomandante Marcos. Era l'avvocato Agnelli. > > > In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti > > > > Marco Travaglio > > maggio 2007 > > > > > > > > -----Messaggio originale----- > Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it]Per > conto di Doriana Goracci > Inviato: venerdì 25 maggio 2007 1.11 > A: pace at peacelink.it > Oggetto: [pace] PROPOSTA > > > Nel 1966 avevo 16 anni e dal palco di Sanremo i Giganti cantavano > Proposta: mettete dei fiori nei vostri cannoni. > Ero una studentessa di estrazione piccolo borghese, frequentavo ambienti > cattolici, leggevo gli Oscar Mondadori e ascoltavo Bandiera Gialla. La > proposta mi fece sorridere e certamente sapevo che non era > rivoluzionaria. > Erano gli anni dei figli dei fiori, organizzammo feste al settimo piano > di un appartamento della periferia romana e i ragazzi ebbero un gran da > fare a trovare dei "guru", le casacche damascate con collo alla > coreana... > Più tardi, per le strade romane negli anni 70 non c'erano i padri e le > madri a prendersi le manganellate, tantomeno le nonne. > Mi ritrovai nel 2001 con una figlia di sedici anni che voleva andare a > Genova, l'accompagnai. > Ritrovai un'energia intatta, più matura, mi feci coinvolgere dalla > protesta. > Nel 2006 Beppe Grillo, menestrello della protesta in rete, propose mail > nei loro cannoni... > Nel 2007, come nelle dinastie reali, Bush junior, propone più uranio nei > nostri cannoni...e al balcone rimane affacciato il papa a chiedere senso > di responsabilità, qualunque papa esso sia, si sa tutti i pontefici sono > dalla parte dell'agnello e non del lupo. > Come tutti i cittadini sono dalla parte del debole e non del forte. > Come tutti i governi son anch'essi per la pace. Fioccano le Proposte. > Si può continuare così ad andare a braccetto con chi è all'opposizione > che poi si oppone a chi si oppone perchè loro non si oppongono più. > Il canovaccio della Commedia della guerra e della pace, non si è ancora > consumato, anzi sembra rinverdirsi di nuove prospettive, come il > Festival di Sanremo. > Libertà e Giustizia, tornano ad essere parole romantiche, contenute si- > ma- però sono forza, forza mail, forza digiuni, forza della non > violenza, forza italia.. > E in un qualsiasi giorno di fine maggio capita anche alla sottoscritta di > sentire da una radio che Bush annuncia una estate molto calda di > "eventi". E di aprire la propria posta, non quella di carta ma quella > che dovunque sei ti arriva ed essere invitata ad accogliere Bush junior, > che ha parecchi anni più di me che sono del '50, dagli amici della pace > italiani, si avete capito bene, i "compagni" con cui ero a Genova, > quelli che tentano di non far affondare lo stivale, che dicono di stare > uniti, di farci vedere tutti insieme il 9 giugno... > Una "proposta" ce l'avrei anch'io: cantare tutti insieme quel giorno > di mettere fiori nei loro cannoni. > Mi sembra originale e sopratutto non gliel'ha mai cantata nessuno una > canzone così dura ...all'America. > E quando sarà sera, dal 10 giugno in poi riprendere a cantare, sottovoce, > perchè nessuno ci senta e a nessuno possa dare fastidio: > " per quanto voi vi crediate assolti > siete per sempre coinvolti". > > Doriana Goracci > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://web.peacelink.it/policy.html > > ---------------------------------------------------------------------------- ---- Allegato Rimosso
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