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Re: [pace] Aggiornamenti Libano
- Subject: Re: [pace] Aggiornamenti Libano
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Date: Tue, 22 May 2007 10:09:07 +0000 (GMT)
Questo Fatah - al Islam ha tutte le caratteristiche di un nucleo del Mossad, e si richiama al famoso marchio Al Qqeda, notoriamente depositato e brevettato dal Pentagono. Questa è una operazione pianificata da tempo da Israele e dagli USA con la connivenza di Siniora! ----- Messaggio originale ----- Da: Associazione per la Pace <assopace.nazionale at assopace.org> A: lista pace peacelink <pace at peacelink.it> Inviato: Martedì 22 maggio 2007, 11:30:57 Oggetto: [pace] Aggiornamenti Libano Tiro, 21/05/07 (Libano del sud) Da ieri è in corso a campo profughi palestinese di Nahr al-Bared vicino Tripoli , 90 chilometri a nord di Beirut, il conflitto armato tra l'esercito libanesi e i miliziani del gruppo ultra-radicale palestinese Fatah al-Islam, considerato vicino a 'al-Qaeda E la scorsa notte un'autobomba è stata fatta esplodere in un parcheggio del quartiere cristiano di Ashrafieh di Beirut est. Gli scontri infuriano intorno al campo profughi palestinese di Nahr al- Bared, che si estende alle porte della città che ospita circa quarantamila rifugiati. L’esercito libanese continua a martellare con l'artiglieria pesante il campo, dove si sono appostati i guerriglieri integralisti. Le Tv libanesi mostrano le colonne di fumo che si levano in cielo dal campo. La popolazione civile corre il grave pericolo di essere coinvolta nel conflitto armato. Il campo profughi è assediato dai militari e rischia una grave crisi umanitaria. Dopo un breve cessate fuoco la Croce Rossa ha evacuato 11 feriti dal campo. I numero delle vittime cresce ad ogni ora. I palestinesi nei 12 campi ufficiali e ben 45 campi spontanei sono preoccupati per eventuali future ripercussioni. Più di 390.000 profughi palestinesi vivono nei campi in Libano. La situazione dei profughi già per se drammatica potrebbe peggiorare. I profughi palestinesi sono privi dei diritti civili e sociali e non possono usufruire di alcun servizio offerto dal Paese ospitante. Oltre 60% vive sotto la soglia della povertà. Il tasso di disoccupazione raggiunge il 42%. E’ altissimo il tasso di mortalità infantile e maternale (239 per 1.000). I rappresentanti in Libano dell'OLP e di Hamas, Abbas Zaki e Osama Hamdan, hanno incontrato il premier libanese Fuad Siniora apparentemente in ricerca di una soluzione ma finora gli scontri continuano. Nelle conferenze stampa, i rappresentanti istituzionali libanesi promettono ferro e fuoco contro i miliziani del Fatah al-Islam senza prendere in considerazione le conseguenze per i civili abitanti nel campo. Alcuni osservatori sottolineano il rischio di estensione del conflitto ad altri campi palestinesi in cui l’equilibrio politico dopo gli eventi scucesi tra Al Fatah e Hamas a Gaza si regge su un filo sottile. La capitale, Bierut, le città di Tripoli e Sidone sono assediati dai militari e dai servizi segreti,e ad ogni angolo dei maggiori quartieri sono situati i carri leggeri e posti di blocco. Le ambasciate dei paesi occidentali consigliano i loro cittadini di evitare i movimenti non indispensabili, i più pessimisti preparano le valige. Chi sono "Fatah al-Islam": Da due giorni è in corso il conflitto tra l’esercito libanese ed i militanti di Fatah al-Islam nel campo profughi palestinese di Nahr al-Bared. L’organizzazione chiamata Fatah al-Islam è osteggiata sia da OLP sia da Hamas. Infatti questi ultimi due hanno accordato il loro aiuto al governo libanese per lo smantellamento di Fatah al-Islam. Fatah al- Islam sembra una nuova gruppo estremista che si è staccata dal Fatah al-Initifada, una formazione palestinese pro siriana. Il gruppo è guidato da Chaker al-Absi sospettato di avere rapporti con le fazioni di Al Qaeda in Iraq. Alcuni sostengono che i suoi membri vengono da tutti paesi del mondo islamico. L’esercito libanese sostiene che il gruppo è composto da estremisti religiosi manipolati dalla Syria. E’ difficile determinare le origini dell’attuale conflitto. Alcuni sostengono che i membri dell’ organizzazione hanno preso in trappola una civetta dell’esercito a Tripoli. Altri invece affermano, che tutto è cominciato durante una rapina in banca. E’ ovvio che le notizie ufficiali possono essere facilmente manipolate. Ieri si combatteva a Tripoli, la seconda città più importante del Libano, 90 chilometri a nord di Beirut ma, oggi per tutta la giornata, la battaglia si è focalizzata sui campi profughi di Nahr al-Bared. E’ evidente che il gruppo si fa scudo del campo, cosciente che un eventuale assalto dell’esercito causerebbe pesanti perdite tra i civili che vivono nel campo. L’esercito libanese ha circondato il campo e continua a martellarlo con armi pesanti. E’ stata annunciata una grave preoccupazione riguardo alle condizioni dei civili, sia dalla responsabile della Croce Rossa, sia dal responsabile della UNRWA. Negli accordi del 1969, il Libano permetteva l’autogestione nei campi ai palestinesi in cambio del disarmo dei loro militanti. Ci chiediamo se questo è la parte di una crisi più vasta? La battaglia con Fatah al_Islam è, di per sé sembra che sia un incidente isolato. C’è un largo consenso sull’idea che si tratti di gente cattiva di cui bisogna liberarsi. Essi non godono di molto sostegno qui, all’infuori di pochi Sunniti al nord. Ma la violenza porta a galla la paura che Libano si entri in un tempo di instabilità. Si sta cercando di arrivare ad un punto di svolta per poter processare gli assassini di Rafik al-Hariri, l’ex primo ministro ucciso a Beirut nel 2004. Il Governo Libanese, che condanna la Siria per aver orchestrato l’ omicidio –un’accusa che la Siria declina- ha attraversato mesi di rissa politica, si è rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite perché istituisca un tribunale internazionale che possa essere avviato nelle prossime settimane. C’è come la sensazione che un triste destino incomba e che, se il Tribunale va avanti e le accuse contro la Siria continuano, ci sarà un acutizzarsi dell’instabilità: bombardamenti, assassini, ed insicurezza. Dopo la bomba della scorsa notte, anche sta sera si è esploso una grossa bomba a Beirut nella zona commerciale di Verdun, il più importante distretto sunnita della capitale libanese, questi sono i primi attacchi del genere dopo molti mesi. La gente teme che questo possa essere l’inizio di un’estate bollente. Associazione per la Pace - Libano -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. 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