Enrico, m'interessa leggere il tuo allegato, ma le regole del group vietano gli allegati (ricordi?!).
perci�copialo nel corpo dell'email, cos�otremo leggerlo.
sono d'accordo con la tua affermazione preliminare.
trattandosi di politica (Menapace) �pportuno rispondere con argomenti a dissenso, non con offese personali di pessimo gusto.
ciao
Lorenzo
Quella che leggo non �na critica politica, ma un'offesa in mancanza di argomenti.
Vedi allegato
Enrico Peyretti
----- Original Message -----
Sent: Friday, May 18, 2007 8:47 AM
Subject: Re: [pace] Lidia Menapace su afghanistan
E' comprensibilissimo, prima viene la busta paga, ovvero l'"ambiente" che ti consente di conseguire un modo di vita accettato, poi parole in libera uscita, consonanti, vocali, punteggiatura ricomposte opportunamente per imbrogliare i polli!
----- Messaggio originale -----
Da: Help To Change <
info at helptochange.org>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Gioved�7 maggio 2007, 17:21:18
Oggetto: Re: [pace] Lidia Menapace su afghanistan
Non riesco proprio a comprendere la posizione di Lidia Menapace e Martone. Prima si vota per l'intervento in Afghanistan e poi ci si meraviglia delle conseguenze.
Credo che un atteggiamento credibile e coerente sarebbe stato quello di non votare in Senato!
Vito Correddu
Il 16/05/07, Enrico Peyretti <e.pey at libero.it> ha scritto:
Afghanistan: regole d'ingaggio e "difesa attiva"
di Lidia Menapace
16 maggio 2007
Insieme a Martone, nella nostra qualit�i capigruppo di Prc rispettivamente nella Commissione Esteri e Difesa del Senato ho firmato una dichiarazione molto critica verso la posizione del Governo sulla fase di "difesa attiva" corredata di mezzi e uomini avviata in Afghanistan. Riconfermo che le dichiarazioni del ministro mi hanno lasciata preoccupatissima. Sono certa che le misure prese non diminuiscono i rischi dei nostri soldati, ma li aumentano, perch�nfrangono il nostro modo di stare in un paese occupato senza inimicarsi la popolazione e fanno credere o pensare o danno ragione a chi sostiene che siamo arresi al comando Usa o Nato senza alcuna possibilit�bsp;o capacit�i contrattare. L'unilateralismo statunitense non �er niente scalfito.
Se l�ove siamo stanziati gli USA bombardano la popolazione civile e chiedono aumenti di presenza miitare italiana e la ottengono, come pensare che i Talebani non ne approfittino facilmente per convincere la popolazione che non ci si pu�dare di noi? E come pensare che possano credere in una conferenza di pace? Questa sciagurata proposta minaccia tutta la politica estera del governo e non diminuisce i rischi di chi sta in Afghanistan.
A questo punto propongo che rinegoziamo col governo la nostra posizione, sulla base di precisi riferimenti costituzionali e non su indivdualistiche e soggettive e discutibili questioni di "coscienza". Qui �n atto una precisa iniziativa Usa e Nato di trascinarci in una impresa di risoluzione di una controversia internazionale con la guerra, il che ci �ormalmente interdetto dalla seconda parte del primo comma, art.11 Cost. Il ministro pu�re fino a domani che la natura della nostra missione non muta, ma non risulta credibile per niente al mondo.
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Non Osiamo Perch�e Cose Sono Difficili; Le Cose Sono Difficili Perch�on Osiamo. - Seneca
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