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Re: [pace] George W. Bush, May 1st 2003: "Mission Accomplished"
- Subject: Re: [pace] George W. Bush, May 1st 2003: "Mission Accomplished"
- From: Comitato Paul Rougeau - RM <prougeau at tiscali.it>
- Date: Wed, 02 May 2007 12:59:15 +0200
Giustissimo, questo articolo dovrebbero leggerlo tutti, in particolare i giovani!
Giusto anche quello che hai detto su Saddam Hussein, pero' bisogna ricordare in ogni occasione - in tema o fuori tema - che il passato regime iracheno si metteva i diritti umani sotto i tacchi quando scatenava le repressioni contro gli oppositori e che non disdegno' di usare i gas conto i Curdi (come sembra fece in precedenza anche Winston Churchill ma cio' non toglie che sia stata una cosa atroce).
Saluti di pace Giuseppe Lodoli (a titolo personale) At 09.54 02/05/2007, you wrote:
Il 30 aprile 1975 (32 anni fa) si concludeva la Guerra del Vietnam, iniziata anche quella con una menzogna (il preteso attacco di un'imbarcazione militare USA di pattuglia nel Golfo del Tonchino). Il governo di Lyndon Jonson usò la scusa di sempre: un piccolo e lontano Paese era giudicato una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti. Vi perirono 58.000 soldati americani e 303.654 rimasero feriti, oltre a provocare più di 2 milioni di vittime fra i vietnamiti, 3 milioni di feriti e centinaia di migliaia di bambini rimasti orfani. 50 miliardi di dollari fu il costo di quell'impresa finita, com'è noto, con la fuga precipitosa dell'esercito aggressore, il più potente della Terra. Infatti, non furono sufficienti i bombardieri B-52, F-103 e F-104, né il napalm ed altre terribili armi di distruzioni di massa per frenare la determinazione del popolo vietnamita, deciso a riunificare tutto il Paese dopo la fine del dominio coloniale francese. La guerra del Vietnam è ancora una ferita aperta nella coscienza del popolo americano. Le atrocità commesse dalle stesse proprie truppe sono state persino riprese nella produzione cinematografica nazionale. La foto della bimba che corre nuda con il suo piccolo corpo sofferente per le bruciature prodotte dal napalm è diventata un emblema del degrado dei valori morali degli aggressori. La Storia sembra, però, non aver insegnato molto al governo degli Stati Uniti. Il 20 marzo 2003 inizia l'avventura bellica in Iraq. Sono seguiti 4 anni di massacri di cui è quasi impossibile tenere i conti. La censura militare statunitense impedisce il conteggio esatto dei morti iracheni ("We don't do body counts" - General Tommy Franks, US Central Command). Le cifre riguardanti le vittime del conflitto ricavate dai resoconti pubblicati dai mezzi d'informazione online sono dell'ordine di oltre 650.000 vittime. Prima dell'invasione, nell'Iraq non esisteva fondamentalismo religioso. Anzi, da questo punto di vista, il regime di Saddam Hussein era uno fra i più laici ed aperti tra i Paesi arabi, con un Ministro degli Esteri, Tarek Aziz, addirittura, cristiano. Non è mai stato dimostrato alcun coinvolgimento dell'Iraq in atti di terrorismo internazionale. Al Qaeda non era ancora nemmeno presente. Delle presunte armi di distruzioni di massa è ormai già nota la storia. Il 1° maggio 2003 (esattamente 4 anni fa) il Comandante in Capo George W. Bush, nel suo ormai famoso discorso ai marinai sul ponte della portaerei USS Lincoln, dichiarava: "Mission Accomplished" (Missione compiuta). Oggi come ieri, il governo del Paese più ricco e potente del mondo ha sempre più difficoltà a giustificare di fronte al suo stesso popolo i motivi e le cause che hanno provocato l'invio del suo esercito, con le portaerei e gli aeroplani per invadere e bombardare altri Paesi. Ora, persino nel Congresso USA si ammette la sconfitta militare, oltre che politica, della sua Amministrazione. Di nuovo incombe lo spettro del Vietnam. Nella Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America, del 4 luglio 1776, si proclama solennemente il diritto di ogni popolo all'autodeterminazione. Mr. President: prima che metta in pratica questo sacrosanto principio, quante morti innocenti dovrà ancora piangere l'umanità, per l'arroganza imperiale? A.G.
- References:
- George W. Bush, May 1st 2003: "Mission Accomplished"
- From: Aldo GARUTI <garut at email.it>
- George W. Bush, May 1st 2003: "Mission Accomplished"
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