IRAQ - SETTIMANA DELLA NON VIOLENZA





COMUNICATO STAMPA



IRAQ:  29 APRILE 6 MAGGIO SETTIMANA DELLA NON VIOLENZA





In Iraq la società civile si attiva nella speranza che la loro voce venga
ascoltata.  Mentre l’attenzione della stampa internazionale sarà rivolta a
Sharm al Sheikh, in Egitto, dove si svolgerà la seconda tappa della
conferenza sull’Iraq con la partecipazione dei paesi dell’area, dei cinque
stati membri del Consiglio di Sicurezza dell’ ONU, del G8 (Italia inclusa)
e delle Nazioni Unite nel debole tentativo di accordarsi su una strategia
comune per porre fine alle violenze che dilaniano il paese, la voce della
gente, della strada, delle associazioni, degli studenti, dei sindacati
cerca di rompere il silenzio.



Per un’ intera settimana a Baghdad, Kut, Bassora, Fao, Diwaniya, Erbil,
Suleimaniya, Mosul, Tikrit, Salah al-Din, Kirkuk, Missan le organizzazioni
della rete non violenta irachena LAONF e le associazioni di studenti
iracheni metteranno in campo una serie di iniziative volte a sensibilizzare
sui temi della non violenza e della pace.



Alberi di ulivo e palme – simbolo dell’Iraq - verranno piantati nei luoghi
dei massacri e dei bombardamenti; bambini, maestre e genitori seppelliranno
pallottole e schegge di granate; palloncini colorati e colombe verranno
liberati nel cielo; distribuiti poster e calendari sulla non violenza.
Scuole e università appenderanno striscioni.



Il Primo Maggio le iniziative vedranno la partecipazione e il
coinvolgimento del Sindacato del Petrolio di Bassora – in lotta per la
salvaguardia delle risorse petrolifere – e del sindacato dei lavoratori di
Baghdad. Nella penisola di Fao l’associazione dei pescatori organizzerà un
incontro sulla non violenza.



A Erbil ci sarà una fiaccolata di bambini vestiti con un T-shirt bianca. In
alcune università verranno proiettati filmati ed organizzati dibattiti.
Altamente significativa le attività   all’università al- Mustansiriya
colpita da due attentati nei mesi scorsi.



Il messaggio costruttivo è diretto in special modo alle giovani generazioni
che rischiano di dimenticare quanto forte fosse sino a pochi anni fa il
sentimento di unità del popolo iracheno. Lottare per l’autodeterminazione e
per i propri diritti è doveroso, ma vi sono mezzi alternativi alle armi per
promuovere una società più giusta, mezzi nonviolenti che siano coerenti con
i fini che si propongono. Si realizza così dal principio, durante la lotta,
il modello di società che si intende promuovere, dove donne e uomini,
giovani e anziani abbiano la stessa dignità.



La rete nonviolenta LAONF è al secondo anno di attività, fortemente voluta
da associazioni della società civile irachena è sostenuta dall’associazione
italiana  Un Ponte per e dalla catalana NOVA - Centre per a la Innovació
Social.



Per info e contatti:



<http://www.laonf.org/>www.laonf.org



Paola Gasparoli: 06-44702906

<mailto:paola.gasparoli at unponteper.it>paola.gasparoli at unponteper.it