Il Governo cade! Solidarietà a chi?



Roberto Vignoli scrive:
La caduta del governo Prodi, probabilmente pilotata per rafforzare un esecutivo in procinto di affrontare scelte ancora più pesanti di quelle assunte sino ad oggi ( il rifinanziamento della missione in Afghanistan, l'inizio dei lavori per la base al Dal Molin, il rilancio della TAV, i futuri scenari di guerra in Afghanistan, Libano, Kosovo, Siria, Iran), è legata ad una gestione dei rapporti nella maggioranza evidentemente insostenibili. Come detto in un nostro recentissimo comunicato, tutti i dati ci dicevano della grande precarietà della linea "di lotta e di governo", per cui una parte dell'esecutivo marcia per la pace e vota per la guerra, parla di giustizia sociale e aumenta del 13 per cento le spese militari a detrimento dello stato sociale, professa un altro mondo
possibile e avalla politiche ferocemente neoliberiste.
Ancora di più se "la piazza" risponde e si mobilita a centinaia di migliaia, come avvenuto recentemente a Vicenza. L'ex ministro degli esteri D'Alema ha quindi rotto gli indugi e scoperto le carte, tentando di imporre alla passata maggioranza in Senato una linea di politica estera che comprende interventismo all'estero e basi militari USA all'interno dei confini. Che dovevano fare dei senatori pacifisti se non quello di rispettare il mandato dei propri elettori? Bene hanno fatto quindi i senatori Turigliatto e Rossi a non avallare questa linea politica. Particolarmente grave è il linciaggio fisico e mediatico da loro subito in queste ore. Di fronte ad una doppiezza trasformata in prassi politica, la scelta di Rossi e Turigliatto è da salutare come legittima e chiarificatrice. Qualcuno doveva avere il coraggio politico di smascherare l'inverecondo balletto al quale abbiamo assistito in questi mesi. Esprimiamo ai due senatori pacifisti la nostra incondizionata solidarietà. Le future maggioranze che scaturiranno dai rimpasti in corso nei palazzi del potere si dovranno rassegnare al confronto con la volontà popolare, espressasi in questi mesi a Vicenza e nel paese. I segnali ci dicono che nei prossimi mesi queste manifestazioni si moltiplicheranno, mettendo legittimamente in discussione alla radice scelte belliciste ed antipopolari Il sale della democrazia risiede lì. Chi crede di poter bypassare questa realtà si pone fuori dalla dialettica democratica, riportandoci indietro nel tempo, a quel "sovversivismo delle classi dirigenti" divenuto evidentemente bipartizan.
Il Comitato promotore per la Rete nazionale Disarmiamoli.


Enrico Peyretti dal canto suo risponde:
Alla richiesta di solidarietà col senatore Franco Turigliatto, io sento di dovere rispondere così:
Non esprimo solidarietà politica a Turigliatto. Perché?
Perché la politica è fatta di 1) ideali, 2) programmi, 3) numeri.
Gli ideali di pace e nonviolenza, se sono gli ideali di Turigliatto, sono i miei.
I programmi di pace (per quel che ne so) pure.
Come la gran parte dei cittadini, io faccio politica solo sui primi due piani: le idee, i progetti. Non sarei capace (e perciò non ho mai desiderato) di lavorare nelle istituzioni rappresentative, indispensabili alla democrazia, dove tutto, per incidere sulle decisioni, deve tradursi in numeri (voti popolari e seggi nel Parlamento). Coi numeri esistenti si fa il possibile, rivolto all'ideale, ma non coincidente con l'ideale. Nelle istituzioni, facendo mancare i numeri del possibile, che è sempre parziale e graduale, si allontana l'ideale dalla realizzazione. Ma oltre alla legge dei numeri, vigente nella democrazia rappresentativa, una politica veritiera deve tenere conto anche della democrazia partecipativa. La partecipazione democratica diretta, poi, deve trovare forme non soltanto spontanee corrette e nonviolente, come sono, non soltanto fluide e informali, non soltanto autoespressive, ma anche procedurali tali da poter entrare in un "sistema di connessioni" con la democrazia rappresentativa. Ma i politici sono disposti a ciò? (vedi Paul Ginsborg, "La democrazia che non c'è", Einaudi 2006, pp. 68-70).
Su questo il governo ha sbagliato, ha provocato, su Vicenza e altro.
Ma causare la crisi è uno sbaglio politico (sul terzo piano, dei numeri), perché sposta a destra la maggioranza e allontana il primo e il secondo piano.
Mi pare che le cose stiano così, con dispiacere e preoccupazione.

Personalmente condivido in toto il discorso di Enrico!
Non so se dire "Pace e Bene" oppure "Requiem"!
Aldo




----- Original Message ----- From: "Lorenzo Dellacorte" <l_coortis at yahoo.it> To: <pace at peacelink.it>; <con-turigliatto at libero.it>; <fori-sociali at yahoogroups.com>
Cc: <disarmo at peacelink.it>
Sent: Thursday, February 22, 2007 9:03 AM
Subject: Re: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO


Concordo in pieno con questa solidarietà, tra l'altro non tutto è chiaro: le posizioni contrarie di alcuni senatori a vita e la particolare voluta aggressività di D'Alema con la gazzarra della destra come clack mi inducono a pensare che si voglia con queste false dimissioni blindare il governo per procedere con una politica ancorpiù neoliberista e guerrafondaia.

----- Messaggio originale -----
Da: Doriana Goracci <doriana at inventati.org>
A: pace at peacelink.it
Cc: disarmo at peacelink.it
Inviato: Giovedì 22 febbraio 2007, 1:51:37
Oggetto: [pace] SOLIDARIETA' A FRANCO TURIGLIATTO


APPELLO DI SOLIDARIETA'  (adesioni: con-turigliatto at libero.it)

La segreteria del Prc ha dichiarato incompatibile con il partito il
senatore Franco Turigliatto, a seguito della sua non partecipazione al
voto sulla politica estera del governo.
Ci sembra una scelta sbagliata e grave.Innanzitutto perché l'atto
parlamentare non solo è in piena coerenza con il programma storico di
Rifondazione comunista ma anche perché in sintonia con le istanze di
pace dei movimenti degli ultimi anni...

Pensare che un governo di centrosinistra possa imporre ai suoi
sostenitori missioni di guerra come l'Afghanistan o il raddoppio di una
base come quella di Vicenza ci sembra una miopia e la causa prima della
crisi attuale.
Ma il comportamento di Turigliatto è stato anche accompagnato da un gesto
di serietà e correttezza che non può essere sottovalutato: in una
politica in cui il seggio o la "poltrona" rappresentano un valore a
prescindere, aver presentato le dimissioni al Senato, dopo quarant'anni
di militanza politica passata a fianco degli operai e dopo aver
costruito dalle fondamenta il Prc, in particolare a Torino, ci sembra un
fatto di grande novità e di grande moralità per quanto noi pensiamo che
queste dimissioni siano da ritirare.
Nel nostro Parlamento c'è bisogno di rappresentanza delle ragioni della
pace, del pacifismo "senza se e senza ma": ce n'è bisogno alla
vigilia della campagna di primavera in Afghanistan e ce n'è bisogno
rispetto alle sudditanze che si profilano rispetto agli Usa.
C'è bisogno di atti come questo per quanto difficili e delicati ma che
servono anche per colmare la distanza tra politica e società.
Tutta la nostra solidarietà a Franco Turigliatto e tutta la nostra
disponibilità a costruire con convinzione un movimento per la pace
"senza se e senza ma".
la mail su cui raccogliere le adesioni è :

con-turigliatto at libero.it



La nostra solidarietà a Franco Turigliatto. Al Senato una manovra
centrista. Per batterla, il governo cambi politica.

comunicato dell'associazione sinistra critica

Esprimiamo la più totale solidarietà umana, morale e politica al senatore
Franco Turigliatto che al Senato ha compiuto l'unica scelta possibile
per una sinistra pacifista e alternativa. Turigliatto, ben al di là di
operazioni politiche di piccolo cabotaggio ha voluto confermare il
vincolo morale che lo lega al movimento pacifista e al programma storico
di Rifondazione comunista. Il gesto esemplare delle dimissioni dimostra
questa correttezza di fondo e la sostanza morale del suo comportamento.
Per questo lo ringraziamo.

Del resto, la manovra neocentrista che è andata in onda oggi al Senato e
che ha visto tra i protagonisti, niente meno che Andreotti, si è
incuneata proprio nell'incapacità del governo di cogliere l'importanza
del tema della guerra sia nel caso di Vicenza che nel caso
dell'Afghanistan.

Il governo è andato sotto perché vittima delle proprie contraddizioni e
del distacco dallo "spirito originario" che ne ha consentito la
vittoria il 9 aprile. Spirito originario in cui il No alla guerra era
componente fondamentale come si è visto nella magnifica giornata del 17
febbraio a Vicenza.

Per tutta risposta, il governo non solo ha chiuso qualsiasi comunicazione
con quella mobilitazione ma nei suoi primi nove mesi di vita ha
perseguito una politica centrista fatta di aumento delle spese militari,
di avallo delle missioni all'estero, di regali alle imprese e di
sacrifici in nome di Maastricht. Tutto questo ha contribuito a ridurne
il consenso e a indebolirne le radici. E' qui che è arrivata la
"mossa" centrista dell'Udc, di Follini e di Andreotti. Di tutto
questo bisogna essene consapevoli: a inseguire il neocentrismo è questo
che alla fine prevale.

Quanto all'immediato, certamente non siamo felici per l'esito di oggi
ma l'unico modo per rimediare a una situazione eccessivamente
enfatizzata e drammatizzata ad arte per ricattare la sinistra
alternativa è ritornare allo spirito di pace e di solidarietà sociale
che ha animato la sconfitta delle destre.

Cambiare politica è dunque l'unica strada che il governo ha davanti a sé
per recuperare fiducia e darsi una prospettiva

   _________________________________________________________________

Aderisco al comunicato di Sinistra Critica.


Non sono più iscritta al Prc dal 2006, diedi le dimissioni dalla
segreteria provinciale di Viterbo, dove il mio ruolo sarebbe dovuto
essere quello di sostenere i temi della Pace Donne Movimenti.
Con orgoglio ricordo ai compagni di Sinistra Critica che votai per la
sudetta mozione all'ultimo congresso.
Eravamo pochissimi, non per questo meno determinati.
Conosco i disagi e le sofferenze di quanti hanno deciso di rimanere nel
partito nell'ultimo anno.
Turigliatto ha dimostrato tutta la sua coerenza ed il rispetto per sè
stesso e per quanti lo avevano delegato.
Così come la direzione del Prc dimostra tutto il non rispetto per i suoi
iscritti e per quanti hanno delegato con il loro voto il partito.
Tutta la mia solidarietà ad una *persona* onesta e rappresentativa della
sua base.

Doriana Goracci

--
Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html
Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html






___________________________________
La tua mail nel 2010? Creane una che ti segua per la vita con la Nuova Yahoo! Mail:
http://it.docs.yahoo.com/nowyoucan.html

--
Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html
Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html



--
No virus found in this incoming message.
Checked by AVG Free Edition.
Version: 7.5.441 / Virus Database: 268.18.1/691 - Release Date: 17/02/07 17.06