Re:[pace] Intervento al Senato di Fosco Giannini



Lo condivido profondamente! Dovevano, a posteriore è anche bello poterlo scrivere, concordare un intervento comune, cioè sottoscritto da quei senatori che non condividono le scelte governative, quindi Giannini, Franca Rame, Turigliatto, Rossi e gli altri.....
Giovanni







> INTERVENTO IN AULA DEL SEN. FOSCO GIANNINI     21 FEBBRAIO 2007
> 
> Signor Presidente,
> Ministro D'Alema,
> Colleghi
> 
> Ebbe a dire Robespierre: " L'idea più stravagante che possa nascere nella
> testa di un uomo politico è quella di credere che sia sufficiente, per un
> popolo, entrare a mano armata nel territorio di un popolo straniero per
> fargli adottare le sue leggi e la sua Costituzione.
> Nessuno ama i missionari armati; il primo consiglio che danno la natura e
> la prudenza è quello di respingerli come nemici".
> Così Robespierre: e quanto aveva ragione!
> La gloriosa insurrezione del popolo vietnamita contro l'occupazione
> americana fa parte della storia dell'umanità.
> Ma gli americani vengono respinti di nuovo: in Venezuela, in tutta
> l'America Latina, in Iraq, in Afghanistan; mentre in Italia è il nostro
> stesso popolo, è il popolo di Vicenza a respingerli!
> Che Bush ne prenda atto, che ne prenda atto anche il nostro Governo: i
> marines sono indesiderati, e ciò che resta da fare è concedere il
> referendum al popolo vicentino.
> Nel giugno del 1849 la II Repubblica francese intervenne militarmente
> contro una Repubblica "sorella", la Repubblica Romana di Giuseppe Mazzini,
> per riportare al trono Pio IX.
> Sono certo che un Berlusconi o un Buttiglione dell'epoca avrebbero cantato
> le lodi dell'armata francese, ma ho il timore che anche un governo Prodi
> dell'epoca avrebbe accettato l'intervento armato come "real politik".
> Da sempre, i poteri imperialisti e colonialisti mascherano con la più aurea
> retorica i veri motivi- quasi sempre sordidi e inconfessabili- delle loro
> aggressioni militari.
> Chi ricorda il motivo per cui fu attaccato l'Afghanistan?
> Dopo le Torri Gemelle si doveva catturare Bin Laden, non dichiarare guerra
> all'Afghanistan.
> Bene, ma mi chiedo: perché per catturare un uomo occorre strutturare una
> guerra di così lunga durata ( sino al 2011, Ministro Parisi? ); perché si
> deve distruggere un intero paese; perché  affamare un popolo; perché si
> debbono ammazzare oltre 200.000 afghani, di cui l' 80% civili ?
> E mi chiedo:
> i governi italiani sono oggettivamente complici di questo genocidio?
> E' del tutto evidente che i giganteschi B-52, che per la loro grandezza
> oscurano i piccoli villaggi dei pastori afgani, prima di seminare la
> distruzione e la morte, non sono in Afghanistan per cercare Bin Laden!
> Sono lì per garantire la penetrazione americana in quella regione; sono lì
> per il controllo delle vie del petrolio. Sono lì per estendere la presenza
> della Nato e la presenza militare americana nel cuore dell'Asia, ai confini
> del Pakistan e dell' Iran, soprattutto ai confini della Cina, avversaria
> strategica degli Usa.
> E' la guerra "infinita e permanente" che si estende e prende corpo!
> Mi chiedo: il Governo italiano non è complice- restando militarmente in
> Afghanistan - di questo sciagurato progetto Usa di " guerra infinita e
> permanente" ?
> Non aiuterebbe invece - con un'uscita strategica dall'Afghanistan - la
> distensione internazionale, lo stesso partito democratico americano, lo
> stesso movimento per la pace americana?
> Avverto da tempo che questo Governo che dovrei sostenere non riesce a
> liberarsi dalla subordinazione agli Usa, alla Nato, all'Unione Europea del
> nefasto Patto di Stabilità, al Vaticano, alla Confindustria e ai poteri
> economici forti italiani!
> Da 15 anni il capitalismo italiano registra i più alti picchi di profitto
> della storia della Repubblica.
> Da altrettanti anni sono bloccati i salari e gli stipendi dei lavoratori,
> bloccate le pensioni.
> Anche con il Governo Prodi non si riduce la miseria di massa e il disagio
> sociale; e mentre si innalzano a dismisura le spese militari si mettono i
> tickets sul pronto soccorso.
> Io sono un dissidente, e dovrei votare contro il Governo Prodi!
> Tuttavia, da tutta la mia vita è dalla Destra che soprattutto e tenacemente
> dissento.
> E non posso e non voglio regalare il governo a questa destra italiana
> pericolosa, dal carattere eversivo, antioperaio e antidemocratico!
> E' una scelta, questa mia, difficile e sofferta: voterò ancora a favore di
> questo Governo che quasi nulla ha di alternativa sociale e politica.
> Voterò ancora per non fare tornare Fini, Castelli e Berlusconi; per senso
> estremo della disciplina; per non distinguermi aristocraticamente dalla
> compagne e dai compagni del mio gruppo che soffrono e lottano quanto me e
> più di me.
> Voterò ancora, ma tutto, tutto dovrà cambiare!
> Non per me:
> - ma perché la destra non risorga dalle macerie della nostre incapacità;
> - per la costruzione della pace e per gli interessi del nostro popolo.
>   
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