[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Re: [pace] La guerra del petrolio passa per Vicenza?
- Subject: Re: [pace] La guerra del petrolio passa per Vicenza?
- From: "Enrico Peyretti" <e.pey at libero.it>
- Date: Sun, 18 Feb 2007 18:12:51 +0100
Certo, accadono molte cose impensabili. Però, da Vezzano a Vicenza c'è l'Appennino, oltre i molti chilometri. Non me ne intendo, ma chiedo: un oleodotto scala i monti e li ridiscende e nessuno lo vede? tutto interrato? nessuno ricorda tali lavori non piccoli? Credo che Vicenza-Aviano sia stato più facile. Anch'io aggiungo un "Mah!" Enrico Peyretti ----- Original Message ----- From: "magius" <gmagius at gmail.com> To: <bastaguerra at yahoogroups.com>; "lista pace di peacelink" <pace at peacelink.it> Sent: Saturday, February 17, 2007 8:19 PM Subject: [pace] La guerra del petrolio passa per Vicenza? > L'OLEODOTTO SEGRETO - LA GUERRA DEL PETROLIO PASSA DA VICENZA > > Martedì 30 gennaio, per bocca del ministro della Difesa Arturo > Parisi, il governo ha assicurato che l'allargamento della base Usa di > Vicenza rispetterà le esigenze locali e che le attività operative > saranno in linea con gli accordi bilaterali Usa-Italia. Nello stesso > giorno, le cronache regionali riferivano invece della denuncia > pubblica del sindaco di Susegana (TV), Gianni Montesel, riguardante > la scoperta di un oleodotto sotterraneo esistente - pare da decenni - > tra le basi Usa di Aviano e Vicenza. La presenza segreta di tale > oleodotto, di cui i contadini locali erano peraltro da tempo a > conoscenza, era diventata non più occultabile dopo gli scavi per la > bonifica di un vecchio ordigno bellico adiacente alla tubazione; > secondo le fonti ufficiali serviva per trasportare cherosene > additivato utilizzato dagli aerei in partenza dalla base Usaf di > Aviano, ma ora, mentre viene ipotizzato un incremento della struttura > in relazione al progetto per la nuova base Usa a Vicenza, molti > sospetti prendono corpo. > > Innanzi tutto, torna alla mente un'interrogazione parlamentare della > deputata Deiana (Prc) del 2004 in cui già si era parlato di questo > oleodotto collegato anche ad un deposito di carburante > dell'Aeronautica militare italiana, sito nei pressi di Vezzano (La > Spezia). Da questa interrogazione si può apprendere che i carburanti > speciali arrivano al terminai marittimo spezzino via mare e vengono > da li pompati per raggiungere i grossi serbatoi interrati che si > trovano sotto la collina di Vezzano da dove il carburante, con un > oleodotto, viene appunto fatto arrivare sino alla base di Aviano. > > Ma un altro recente riferimento appare interessante. Lo scorso 29 > novembre, commentando una notizia della Cnn riguardante un attacco > della guerriglia irachena agli impianti petroliferi, su un sito > professionale d'informazione si poteva leggere il seguente > commento: "Ma in Iraq il petrolio è anche oggetto di continui furti, > che non si sa più come fermare. Addirittura ci sono interi porti > clandestini, nei dintorni di Bassora, dove avviene tranquillamente > smercio e commercio (nessuno li vede, coi satelliti? Mah). Il > traffico avviene, oltre che con i furti, anche con l'acquisto di > benzina a prezzi calmierati per rivenderla a Paesi esteri". > > Ora, poiché sappiamo bene chi controlla l'Iraq, qualche ipotesi > possiamo anche avanzarla: il territorio italiano, da Nord a Sud, è > disseminato di basi Usa e Nato, piccole o grandi. Chi paga tutto > questo? Secondo le regole del colonialismo, l'occupazione è > finanziata dallo stesso Paese occupato, ma solo in minima parte ciò > avviene in modo ufficiale, attraverso tasse. A suggerire qualche > risposta soccorre il dato secondo cui i container che sbarcano > soltanto nel porto della base Nato di Napoli, sono circa cinquemila > all'anno. Ufficialmente contengono "materiale militare", ma sotto > questa sigla può passare ogni genere di merce illegale clandestina, > grazie ai privilegi di extraterritorialità assicurati dai trattati > alle basi Usa e Nato. > > In occasione dello scandalo del contrabbando di petrolio del 1980, in > cui risultarono coinvolti anche alti gradi della Guardia di Finanza > nonché personaggi legati alla loggia affaristico-militare P2, > attraverso il controllo delle bolle di accompagnamento che dovevano > seguire il petrolio durante il trasporto, fu possibile individuare a > Vicenza uno dei principali depositi clandestini di petrolio. Allora > non emerse alcun elemento che coinvolgesse direttamente la caserma > Ederle, ma certo la coincidenza oggi fa pensare. D'altra parte, > attualmente un analogo traffico rimarrebbe sommerso in quanto non vi > sono più le norme legislative che consentivano di scoprire un simile > contrabbando. > > Vediamo solo la punta dell'iceberg, ma è già abbastanza. > > Umanità Nova > Fonte: http://www.ecn.org/ > Link: http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2007/un05/art4596.html > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >
- References:
- La guerra del petrolio passa per Vicenza?
- From: magius <gmagius at gmail.com>
- La guerra del petrolio passa per Vicenza?
- Prev by Date: Fwd: DOPO VICENZA...
- Next by Date: *La vostra pace è il nostro incubo*
- Previous by thread: La guerra del petrolio passa per Vicenza?
- Next by thread: 4 anni dopo..
- Indice: