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"Il Secondo Martirio di Martin Luther King" di Mumia Abu Jamal
- Subject: "Il Secondo Martirio di Martin Luther King" di Mumia Abu Jamal
- From: "Luciano Dondero" <svludo at gmail.com>
- Date: Fri, 19 Jan 2007 11:54:25 +0100
Il Secondo Martirio di Martin Luther King Mumia Abu Jamal* Molto presto, ogni stazione e catena di televisione e molte stazioni radio del paese trasmetteranno le loro sequenze di archivio o delle registrazioni di Martin Luther King, jr., il suo viso bello ed oscuro, brillante, in mezzo ad un mare di visi oscuri, captato nel suo momento di trionfo: il discorso intitolato "Io ho un sogno" pronunciato a Washington. Compiaciuti diffonderanno l'immagine di questo uomo poco pericoloso, il reverendo dottor Martín Luther King, jr., quello che parlò con nobiltà ed eloquenza dei sogni. Pochi oseranno trasmettere quello che disse nella chiesa Riverside nella città di New York. Lì, un Martin più maturo e saggio parlò, non dei sogni, bensì delle realtà, delle ingiustizie sociali ed economiche, del militarismo statunitense rampante e dell'incubo del razzismo bianco. Un signore che l'accompagnava che si trasformò posteriormente in reverendo, fu Vincent Harding, un uomo che amava Martin e lo conosceva come un fratello e non come se fosse un ideale vivente. Il reverendo dottor Harding voleva che gli altri conoscessero il Martin che lui conosceva e per questo motivo scrisse un libro intitolato "Martin Luther King: L'Eroe Sconveniente", edito nel 1996 dalla casa editrice Orbis. Harding c'insegna che King cadde nel pozzo dal tradimento quando si oppose alla guerra del Vietnam. King fu rimproverato con durezza quando abbordò il tema della guerra. Alcuni critici dissero che si stava allontanando dalla questione dei diritti dei negri. Altri temevano la terribile ira del presidente Lyndon Johnson, intollerante alla più minima opposizione alla sua politica distruttiva, specialmente all'opposizione di un negro, Martin Luther King. Alcuni consiglieri della stessa organizzazione di King, la Conferenza Meridionale della Leadership Cristiana (SCLC) si oppose al suo ruolo nel movimento anti-guerra, per avere visto come i suoi alleati bianchi e liberali ritirarono il loro appoggio economico ai giovani partecipanti al Comitato Coordinatore Studentesco Non-violento (SNCC), quando osarono manifestare in solidarietà coi vietnamiti, che stavano resistendo all'intervento degli Stati Uniti. Innanzitutto per questo motivo, ed in parte dovuto a tutto questo, King si è mantenuto nella sua posizione. Il suo discorso di Riverside, pronunciato precisamente un anno prima del suo assassinio fu il risultato più notevole della sua decisione. Immediatamente, il compasso della feroce critica si intensificò. Si ascoltò da vari lati, perfino da alcuni personaggi negri come Jackie Robinson, Roy Wilkins, Whitney Young, e Carl Rowan. Il reverendo dottor Harding ricorda che il periodico presuntivamente liberale Washington Post criticò il dottore King per "avere fatto affermazioni caustiche e dannose, deduzioni che non documentò e che era incapace di documentare". All'opinione degli editori del Post: "Mai più le persone che lo avevano ascoltato con rispetto avranno la stessa fiducia. Lui stesso ha diminuito la sua stessa utilità per la sua causa, per il suo popolo ed il suo paese." Quel Martin Luther King, critico della guerra, attivista per la giustizia economica, patrocinatore dei poveri, era diventato, per Harding, "l'eroe sconveniente". Sostiene che "quel King è sparito quasi completamente dalla nostra storia mediatica ed imbiancata." Se non fosse per gente come Vincent Harding, questo sarebbe successo davvero. Dal corridoio della morte, sono Mumia Abu Jamal. Diritti riservati Mumia Abu Jamal 2007 *l'autore è un prigioniero politico negli Stati Uniti, un giornalista africano-americano ingiustamente condannato a morte per l'assassinio di un poliziotto bianco nel 1981. È probabile che prendano decisioni determinanti nel suo caso agli inizi di questo anno. Gli avvocati della difesa sperano di guadagnare un nuovo giudizio in base a questioni costituzionali relazionate col razzismo dal giudizio originale, mentre il pubblico ministero pretende di imporre un'altra volta la pena di morte revocata nel 2001 ed eseguirla immediatamente. Nel frattempo, i poliziotti, i politici e mezzi di comunicazione principali di Filadelfia intensificano la campagna di linciaggio contro di lui. Per quelli che vogliamo ottenere la sua libertà, questo è un momento critico per mostrare appoggio./preso da Kaosenlared-tradotto da Ida Garberi
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