VICENZA PER IL NO



martedì 16 Gennaio 2007 (22h53) :
Vicenza: si del governo al dal Molin, occupata la stazione!

La cittadinanza si ribella alla decisione del governo Prodi, alle ore
21.30 è stata occupata da migliaia di persone la stazione ferroviaria di
Vicenza

Global Project Vicenza - Martedì 16 gennaio 2007
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Ore 21.30 - La fiaccolata, composta da migliaia di cittadini, una volta
appresa la notizia che il governo Prodi ha acconsentito alla richiesta
degli Usa di allargare la presenza dell’esercito anche nell’area Dal
Molin, ha deciso di occupare la stazione di Vicenza. Migliaia sono in
questo momento le persone che urlando "vergogna!" e in maniera del
tutto pacifica, si sono riversate sui binari paralizzando completamente
il traffico ferroviario.

Ore 22.00 - Sono veramente migliaia le persone che in questo momento
stanno occupando in maniera pacifica la stazione di Vicenza. Indignate
dalla decisione del governo che pensa solo agli interessi economici e
non al volere dei cittadini.

Ore 22.10 - Voci dalla piazza a Vicenza, tutti uniti contro il dal Molin
e contro il governo, sempre più vicini alla lotta dei valsusini..."Sarà
dura! Ma ce la faremo!"

Continuano le mobilitazioni contro il Dal Molin dopo il si del governo al
Dal Molin. In gioco infatti un investimento di circa 300 milioni di
dollari previsti dal pentagono per l’esproprio e la costruzione della
nuova base. L’ambasciatore americano Ronald Spogli nella sua visita
inattesa a Vicenza ha incontrato infatti i vertici dell’amministrazione
comunale e il presidente della banca popolare vicentina proprio a pochi
giorni dall’ultimatum Usa. Mentre comitati cittadini, associazioni,
riunite nell’assemblea permanente contro il dal molin continuano le
mobilitazioni e le iniziative dal basso per ribadire il loro no al
progetto Camp Ederle 2. In particolare sulla questione degli
investimenti legati al progetto vi proponiamo il commento dell’ingegnere
Eugenio Vivian che smentisce che il progetto di una allargamento della
presenza militare Usa a Vicenza possa portare vantaggi economici alla
città.

Sulla questione dal molin diversi gli elementi in gioco: i progetti degli
stati uniti sulla militarizzazione del territorio vicentino e non solo,
i tentennamenti del governo prodi sulla mega base usa e più in generale
sulla guerra. Entro la fine del mese infatti il governo dovrà
pronunciarsi sul finanziamento delle missioni militari all’estero tra
cui quella in afganistan. Mentre oggi sui quotidiani è possibile notare
la svolta d’alemiana che sminuisce la frattura con gli Stati Uniti:
ridimensiona la condanna sull’attacco unilaterale in Somalia, non
accenna alle critiche sulle strategia adottate dal presidente Bush in
Iraq mentre lo stesso Prodi tergiversa sulla questione vicentina. Una
settimana decisiva anche per i movimenti che dal basso si oppongono da
mesi a questo progetto: questa sera alle ore 20.30è prevista una
fiaccolata che partirà da piazza castello mentre i comitati stanno
allestendo in questo momento davanti al dal molin un tendone che
diventerà il presidio permanente contro la base militare.

Un presidio quindi promosso dai cittadini di Vicenza dalle associazioni
dai comitati dagli studenti che negli ultimi mesi si sono mobilitati
contro la cosiddetta Camp Ederle 2, contestando e smentendo anche le
numerose menzogne legate a questo progetto, come quella della perdita di
700 posti di lavoro in caso di trasferimento dei militari americani in
Germania. Garanzie e protezioni ai lavoratori sono previste invece dalla
legge italiana in caso di dismissione di una base militare.

Per informazioni: www.sherwood.it


Di : Global Project Vicenza
martedì 16 Gennaio 2007