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forse non sarà domani
- Subject: forse non sarà domani
- From: Doriana Goracci <doriana at inventati.org>
- Date: Thu, 11 Jan 2007 08:32:46 +0100
I muri si fanno sempre più alti, per i muri si spende sempre di più. Muri come barriere all'altro, muri che dividano i buoni dai cattivi, lo sporco dal pulito. Muri israeliani che se potessero farebbero una muraglia cinese, muri americani, spagnoli, muri europei e orientali, muri globali...mura nelle città italiane, mura che creano sicurezza a chi ha paura. La fiducia nelle aule del governo se la danno fra loro, la barattano, dilatano tempi e modi per creare varchi a destra e sinistra, gareggiano nello sbeffeggiamento dei diritti e doveri. Si chiede fiducia ai cittadini nelle istituzioni; beffe gigantesche per chi ha ancora voglia di ninnarsi al suono di triviali conclusioni, come quella di Ustica. Ma sono passati 27 anni e il muro dell'omertà politica internazionale si è fatto montagna e i parenti delle vittime, i conoscenti delle vittime, noi che leggemmo, noi che leggiamo, ci troviamo tutti di fronte ad un colosso voluto dal Fato: non è dato sapere. E' una giustizia per certi versi zen. Il bene e il male, cause ed effetti sembrano non avere posto in questo nostro paese. Le dichiarazioni e i commenti si fanno sempre più cauti:" io allora non c'ero, tu allora eri bambino, noi faremo..." Leggeremo stancamente le motivazioni di fatti che i nostri figli non sanno nemmeno di cosa si parla, e cercheremo una buona giustificazione per dare ancora fiducia a coloro che mattone su mattone, lavorando alacremente pure di notte, erigono tra le nostre azioni e il nostro sentire un muro di gomma che non ci fa più neanche avvertire dolore quando ci sbattiamo contro. Allora dovremmo irrompere in piazza un po' tutti i giorni, bruciare le bandiere davanti al parlamento, le bandiere rossoverdibianche, quelle che "certi" si proponevano di far finire nella latrina, quelle che oggi si chiede siano messe nel cassetto ? Altro che reazioni drammatiche ai roghi dei vessilli israeloamericani...Non riusciamo più a scavalcare nemmeno lo steccato che segna il confine con il nostro vicino di autobus casa lavoro, che muore proprio come noi, giorno dopo giorno.Come tanti autistici ci beviamo le conclusioni perchè dobbiamo campare. Vedrai, vedrai domani cambierà cantava Luigi Tenco 40 anni fa, illudiamoci ancora e lasciamo il piccone in cantina, a noi è vero, popolo della pace di poeti ed artisti, a noi i muri fanno comodo per sentire meno male, forse non sarà domani ma un bel giorno cambierà... Doriana Goracci _________________________________________________________________
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