[comunicati_lilliput] Libano-Israele: lettera aperta alla Tavola della Pace



Crisi Libano-Israele

Lettera aperta alla Tavola della Pace da Rete di Lilliput sulla situazione
in Libano

All'attenzione del Comitato direttivo della Tavola della Pace e di Flavio
Lotti e Maria Grazia Bellini – Coordinatori della Tavola della Pace


Dopo queste ultime settimane di guerra e dopo aver partecipato alla
delegazione in Libano di organizzazioni della societa' civile italiana,
apprendiamo con piacere dell'invito all'incontro del 26 agosto ad Assisi.

La Risoluzione Onu 1701 votata all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza
comprende diversi punti di concreta speranza per una tregua tra le forze
di Hezbollah e Israele. Ma vista la complessità degli interessi in gioco
sono necessarie delle forti pressioni da parte della comunità
internazionale per attuare i punti della risoluzione.

Per chiedere un maggiore impegno al Governo italiano per una risoluzione
del conflitto del Libano, il Gruppo Conflitti e Nonviolenza della Rete di
Lilliput propone alle organizzazioni della Tavola della Pace l'apertura di
alcuni punti di discussione gia largamente condivisi nelle reti della
società civile libanese e internazionale:

-  Al Governo Italiano si richiede un segno efficace verso la pace
interrompendo l'accordo di cooperazione militare con Israele approvato nel
maggio 2005 e di farsi portatore in ambito internazionale di un immediato
embargo di armi delle parti in conflitto;
-  L'impegno del Governo Italiano affinchè sia attivata una commissione
internazionale per verificare le violazioni dei diritti umani nel
conflitto tra Libano e Israele e nei territori palestinesi tra cui l'uso
di armi non convenzionali;
- Al Governo Italiano massimo impegno e trasparenza nella gestione degli
aiuti, favorendo il sostegno diretto alle reti e coordinamenti di ONG
libanesi e palestinesi che, senza distinzione di appartenenza, stanno
facendo fronte comune impegnandosi per l'accoglienza e l'assistenza ai
profughi e agli sfollati.

Queste richieste sono riprese dal documento preparato dalla delegazione di
organizzazioni della societa' civile italiana che è stato in Libano dal 5
al 9 agosto.

Crediamo che l'invio di un contingente militare non sia la soluzione ai
diversi problemi che affliggono quell'area. Per questo, oltre ad
assicurare una forza Onu con un mandato di peacekeeping preciso (con di
regole d'ingaggio non offensive), riteniamo inoltre necessario proporre la
presenza sul territorio di una forza civile non armata capace di occuparsi
di tutte le necessità che la popolazione libanese ha manifestato e che non
possono essere espletate da un impegno militare.

Concordiamo e sosteniamo l'attivazione dei territori e degli enti locali
al fine di mobilitare una pressione di pace sui Governi occidentali e di
riattivare un processo di pacificazione immediato anche nel conflitto
israeliano -palestinese.


Distinti saluti


Il Glt nonviolenza e conflitti
Rete di Lilliput nazionale

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Andrea Trentini – Glt nonviolenza Rete di Lilliput
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