Agosto a nablus



La guerra israeliana contro il libano ha distolto l'attenzione del mondo da un'altra guerra a "bassa intensita'" che lo stato di Israele combatte da decenni nei territori della Palestina Occupata. Qui di seguito trovate alcuni brevi resoconti dell'agosto di Nablus scritti da una volontaria italiana.
Nathan Never


30 Luglio 2006.
Ieri notte, alle 20,30 circa le forze speciali israeliane sono di nuovo entrate nella citta’ vecchia di Nablus. Sono morti due ragazzi, Hani Owaijan, di 28 anni, uno dei leader delle brigate dei martiri di Al-Aqsa, il braccio armato di Al-Fatah, ricercato da tempo dalle forze di sicurezza israeliane che l’hanno preso e ucciso di fronte alla propria abitazione e Amid Masri, di 24 anni, ucciso per sbaglio dalle forze di sicurezza perche’ passava per la strada. Amid non faceva parte di nessun partito politico era un ragazzo come gli altri, a cui piaceva il calcio, era un grande lavoratore ed era uno studente alla Al-Najah University. Oggi Nablus ha pianto i propri martiri, la paura qui e’ tanta, le forze israeliane stanno lanciando un’offensiva contro il Libano e i territori occupati che preoccupa la gente del luogo, come sempre si e’ costretti a vedere giovani uomini uccisi da questa guerra ingiusta. Le forze di sicurezza israeliane entrano ogni notte nella citta’ vecchia di Nablus e nei campi profughi di Askar e Balata arrestando e ferendo uomini e bambini.

6 Agosto 2006.
Ieri notte, quando abbiamo sentito sulle nostre teste gli elicotteri Apache israeliani che sorvolavano la citta` di Nablus abbiamo immediatamente capito che sarebbe successo qualcosa. Gli aerei cercavano una macchina piena di esplosivo: un ragazzo di Nablus era pronto a farsi scoppiare in Israele, ma qualcuno, qualche palestinese probabilmente, l’ha fermato. Ieri notte c`e` stata una forte esplosione, gli israeliani hanno fatto esplodere una macchina piena di esplosivo, pronta per la disperata missione di uno dei tanti giovani di Nablus, nella zona di Rafidya. Il ragazzo e’ stato arrestato dalle forze Israeliane dopo l’esplosione della macchina. L’atmosfera che si respira e’ carica di tensione, la gente ha paura perche’ gli israeliani stanno sferrando un attacco molto forte alla resistenza palestinese.


8 Agosto 2006.
Oggi ho passato fortunatamente il check point di Hawara. La situazione era molto tesa. Ieri hanno sparato verso il check point uccidendo un soldato israeliano e una ragazza palestinese. Oggi la situazione era veramente pesante. Non mi hanno fatto passare in quanto internazionale e ho aspettato insieme a centinaia di palestinesi. Il check point di Hawara, nei pressi di Nablus, divide le persone in tre file; persone anziane, donne e bambini e uomini. Oggi abbiamo aspettato per ore sotto il sole cocente. Un anziano uomo e’ morto mentre aspettava, ma i soldati hanno proibito all’ambulanza di entrare. Hanno chiuso immediatamente il check point perche’ la gente ha cominciato a urlare. Ero vicina ad una donna con un neonato di un mese gravemente malato che necessitava di recarsi ad un ospedale esterno alla citta` di Nablus, nemmeno lui e’ passato oggi, e nemmeno una donna svenuta ha potuto usufruire delle cure dell’ambulanza bloccata dai soldati. Dopo ore di attesa ho tentano per l’ennesima volta un dialogo coi soldati per far entrare l’ambulanza e per soccorrere l’ormai morto uomo. Come risposta mi hanno fatto passare, forse erano semplicemente stanchi della mia presenza ingombrante. All’uscita un medico palestinese mi ha fermato, arrabbiato mi ha chiesto come possiamo noi europei e americani sostenere un tipo di governo come quello israeliano, come possiamo sostenere tutto questo, i diritti calpestati di questa povera gente, di queste donne, questi bambini, questi uomini. Ancora non so.


28 Agosto 2006.
Stamattina alle 2.30 più di 15 patrols israeliane (speciali macchine militari) hanno circondato un edificio nella citta’ di Nablus (in Arawda college street) sparando verso l’edificio. Al microfono hanno chiesto alle persone all’interno del palazzo di uscire dai loro appartamenti e li hanno riuniti in uno spazio vicino .Gli israeliani pensavano ci fossero ricercati all’interno dell’edificio e hanno ricominciato a sparare urlando al microfono di uscire velocemente. Alle sei della mattina gli israeliani hanno cominciato a devastare l’edificio con le mine e i bulldozer , all’interno dell’edificio era rimasto però un uomo con handicap motorio agli arti inferiori e non ha potuto scappare fuori dalla sua abitazione. L’uomo si chiama Moaawya Mona, è rimasto paralizzato durante la prima Intifada e attualmente si trova in gravi condizioni perchè non è riuscito ad abbandonare l’edificio in tempo alla richiesta degli israeliani ed è rimasto all’interno durante la distruzione dell’edificio stesso. L’esercito ha completamente distrutto l’edificio non permettendo a nessuno di prendere niente dalle proprie abitazioni. Nell’edificio c’erano 20 appartamenti e vivevano 30 famiglie. Sono state ferite 17 persone, la maggior parte delle quali in gravi condizioni ed è stato ucciso Montaser Oki, un giovane di 19 anni proveniente dal campo profughi di Askar. Inoltre, gli israeliani hanno distrutto circa 20 macchine parcheggiate sul ciglio della strada ed hanno bloccato il traffico nell’intera area imponendo il coprifuoco per tutto il giorno. Alla fine di questa grande aggressione gli israeliani non hanno trovato nessuno all’interno dell’edificio o nelle vicinanze e si sono ritirati intorno alle 22.


30 agosto 2006.
Alle quattro di questa mattina più di 50 macchine da guerra israeliane sono entrate nella città vecchia di Nablus da ogni parte della città. Nablus è stata presto circondata e le vie di fuga, come al solito, sono state chiuse. Hanno attaccato la città vecchia e molte abitazioni nei pressi di al-karyoon arrestando una persona, Osama Herzalla, di 18 anni. Quando i soldati hanno cominciato a ritirarsi la resistenza palestinese ha gettato nella macchina dei soldati una bomba che ha causato il ferimento di due soldati israeliani, nello stesso momento gli israeliani hanno ucciso Fadi Afeeshi, il capo delle brigate dei martiri di Al-Aqsa, 32 anni, sposato con 3 figlie. Gli israeliani hanno cercato di ucciderlo per tre volte in passato, in una di queste lui perse una mano a seguito del lancio di una bomba israeliana. Al funerale c’erano 10.000 persone, tutti i negozi sono stati chiusi in segno di lutto. In mattinata poi 5 palestinesi sono stati feriti in città vecchia, uno di loro era un volontario della croce rossa. Nello stesso momento gli israeliani hanno attaccato l’area di Al-Shogaiya.