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Re: [pace] Viva il calcio!
- Subject: Re: [pace] Viva il calcio!
- From: Domestic Mail <ermenegildo.caccese at tin.it>
- Date: Sun, 09 Jul 2006 20:44:31 +0200
On 9-07-2006 15:53, "Claudio Bazzocchi" <claudio.bazzocchi at poste.it> wrote: > Care e cari, > > adesso mi sono proprio stufato. Scusate se ve la dico così brutalmente! > Mi sono stancato da quanto vado leggendo in questi giorni nelle varie > liste pacifiste e simili sul calcio. > Il calcio è uno sport ed è molto più di uno sport, è un grande fatto > culturale, che muove passioni, attaccamento alla propria terra e > contribuisce a creare legame sociale. Il calcio sta a buon diritto > nella storia sociale di un paese, tanto da poter dire che anche nel > calcio possiamo ravvisare i caratteri di un popolo. Chi a questo > proposito parla di guerra, di odio o di nazionalismo, non ha capito > proprio nulla. Le società e le culture hanno bisogno di simboli, > passioni, immagini, rappresentazioni e istituzioni per poter vivere, > per poter resistere alla sfida dell'incerta presenza, come la > chiamava Ernesto De Martino. > > Io sono impaurito e spaventato di fronte a coloro che ci vorrebbero > essere trasparenti e indifferenziati in equilibrio con la natura. > Questi vogliono portarci di nuovo all'immanenza assoluta dei > totalitarismi! Quella è la violenza, la violenza > dell'indifferenziazione, di un'antropologia della penuria che non > vuole concedere agli esseri umani la passione dell'arte, del gioco, > dei consumi voluttuari, delle rappresentazioni, dei simboli... > Ciò che tiene insieme le società sono i racconti, le storie, gli > impegni, le promesse, la fiducia e persino l¹odio e il conflitto. «La > politica e l¹utilità funzionale - dice Caillé - sono dalla parte > degli ordini sistemici, il politico e il dono dalla parte delle > storie che gli uomini si raccontano». Noi esseri umani siamo liberi, > siamo storia di libertà solo se siamo in grado di raccontare storie. > Saranno allora quelle parole, quelle azioni e quelle procedure > rituali da cui si attendono degli effetti benefici in tutte le sfere > e in tutti i momenti dell¹esistenza sociale. > > Ebbene, il calcio è uno dei racconti che creano passione, > investimento affettivo sui propri simili e sul proprio territorio, > sulla propria patria (non mi vergogno di usare questa parola, io che > sono comunista italiano e gramsciano-togliattiano) e innescano così > il legame sociale. Il calcio può essere anche una metafora della > guerra, ma sappiate che il conflitto è costitutivo della nostra > presenza sulla terra, a fronte delle forze soverchianti della natura > (con la quale non siamo mai stati in equilibrio) e a causa del fatto > che siamo tutti noi contraddizione irrisolta - ma costitutiva della > libertà - fra brama di infinito e condizione mortale. La politica, > che del reale sociale è l¹unica sfera di riproduzione, è il campo in > cui giocare la contraddizione fra finito e infinito. E quei racconti, > quelle storie sono il risultato della partita per sopravvivere a > fronte di una contraddizione così opprimente. E sono risultato di > libertà, percorso di libertà, dal momento che la libertà si fonda su > una condizione esistenziale tragica che accetta la politica come > unico campo di riproduzione della vita sociale. Le storie e i > racconti, così diversi tra loro nello spazio e nel tempo, ci indicano > che stare e vivere in quella contraddizione tra desiderio di infinito > e condizione mortale ci fa essere capaci ogni volta del nuovo, il > radicalmente nuovo, senza bisogno di pensarlo come impossibile. La > grande tradizione politica occidentale nasce con l¹affermazione della > decisione e dell¹invenzione. E quella tradizione non dice che > l¹universo sociale si ordina per cause ed effetti, in un mondo in cui > le regole dell¹esistenza comune deriverebbero dalla natura delle > cose. Al contrario, quella tradizione è tradizione di libertà che si > pone in contrasto con l¹utilitarismo contrattualista per affermare > che gli esseri umani sono sempre in società, esseri sociali. La > democrazia diventa allora esaltazione del conflitto a partire da > quello tra finito e infinito. E sappiamo bene che proprio Machiavelli > ci ha insegnato che il conflitto è il sale della politica. > > Vi ricordo inoltre che Pier Paolo Pasolini era un grande giocatore di > pallone e che Antonio Gramsci - che sapeva bene cosa fosse il legame > sociale e la creazione di soggettività (a differenza della tradizione > marxista precedente che considerava tutto sovrastruttura e si > affidava al determinismo economicista, così come fanno ora i "nuovi" > critici pauperisti della modernità) - era appassionato di calcio. > > E allora, per favore, non rompeteci i c... e lasciateci in pace, > almeno oggi, a tifare per la nostra nazionale. > > Claudio Bazzocchi > > > > Il giorno 09/lug/06, alle ore 15:29, franco borghi ha scritto: > >> No, non mi riconosco in questa definizione. Preferisco considerare >> la mia appartenza per altri valori, non per una bischerata COME IL >> CALCIO, CHE DIVENTA FANATISMO IN QUANTO PORTA AD ATTEGGIAMETI FUORI >> DI OGNI RAZIONALITà >> >> La mia appartenza l ' ho sentita il 26 giugno, con la vittoria dei >> NO e la salvezza della nostra Costituzione, la quale sicuramente >> porta vantaggi politici e sociali, mentre il fanatismo calcistico >> crea solo dispersione di energie e di soldi e imbestialisce i tifosi. >> >> Io stasera non sarò tra i milioni di pecoroni che portano il loro >> cervello all' ammasso, dietro ad un pallore calciato da ragazzotti >> muscolosi e basta. >> >> E poi ci lamentiamo che tanti problemi sociali non si risolvono ? >> Se una minima parte dei soldi e delle energie e del tempo sprecati >> per il calcio, fosse impiegata per i disabili, per i carcerati, per >> gli ammalti terminali, per chi non ha lavoro, ecc. ecc. non >> sarebbe meglio? >> >> Franco >> >> ------------------------------------------------------- >> FB - Franco BORGHI >> Intn'l Trading & Consulting >> Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO - Italy >> Ph. intn'l: +39.051.6859231 >> Fax intn'l: +39.051.6836715 >> Mob.Ph.: +39.348.3802633 >> Skype Ph. name: consultfb >> Reply to: franco.borghi at fbitc.it >> > > Claudio Bazzocchi > Associazione Antiutilitarista di Critica Sociale > Via Polese, 45 > 40122 Bologna > +39 338 5771823 > > > -- > Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > Ma siamo pazzi? Attaccamento alla Terra, e perché no: il Sangue dei Padri della Patria... E per questa follia nazionalista, quanti sono stati mandati a farsi sbudellare? Meditate, per favore... Va bene il gioco -che personalmente trovo noioso, ma va bene lo stesso- ma per favore, non mescoliamoci altro. Per favore...
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