Re: [pace] Viva il calcio!



On 9-07-2006 15:53, "Claudio Bazzocchi" <claudio.bazzocchi at poste.it> wrote:

> Care e cari,
> 
> adesso mi sono proprio stufato. Scusate se ve la dico così brutalmente!
> Mi sono stancato da quanto vado leggendo in questi giorni nelle varie
> liste pacifiste e simili sul calcio.
> Il calcio è uno sport ed è molto più di uno sport, è un grande fatto
> culturale, che muove passioni, attaccamento alla propria terra e
> contribuisce a creare legame sociale. Il calcio sta a buon diritto
> nella storia sociale di un paese, tanto da poter dire che anche nel
> calcio possiamo ravvisare i caratteri di un popolo. Chi a questo
> proposito parla di guerra, di odio o di nazionalismo, non ha capito
> proprio nulla. Le società e le culture hanno bisogno di simboli,
> passioni, immagini, rappresentazioni e istituzioni per poter vivere,
> per poter resistere alla sfida dell'incerta presenza, come la
> chiamava Ernesto De Martino.
> 
> Io sono impaurito e spaventato di fronte a coloro che ci vorrebbero
> essere trasparenti e indifferenziati in equilibrio con la natura.
> Questi vogliono portarci di nuovo all'immanenza assoluta dei
> totalitarismi! Quella è la violenza, la violenza
> dell'indifferenziazione, di un'antropologia della penuria che non
> vuole concedere agli esseri umani la passione dell'arte, del gioco,
> dei consumi voluttuari, delle rappresentazioni, dei simboli...
> Ciò che tiene insieme le società sono i racconti, le storie, gli
> impegni, le promesse, la fiducia e persino l¹odio e il conflitto. «La
> politica e l¹utilità funzionale - dice Caillé - sono dalla parte
> degli ordini sistemici, il politico e il dono dalla parte delle
> storie che gli uomini si raccontano». Noi esseri umani siamo liberi,
> siamo storia di libertà solo se siamo in grado di raccontare storie.
> Saranno allora quelle  parole, quelle azioni e quelle procedure
> rituali da cui si attendono degli effetti benefici in tutte le sfere
> e in tutti i momenti dell¹esistenza sociale.
> 
> Ebbene, il calcio è uno dei racconti che creano passione,
> investimento affettivo sui propri simili e sul proprio territorio,
> sulla propria patria (non mi vergogno di usare questa parola, io che
> sono comunista italiano e gramsciano-togliattiano) e innescano così
> il legame sociale. Il calcio può essere anche una metafora della
> guerra, ma sappiate che il conflitto è costitutivo della nostra
> presenza sulla terra, a fronte delle forze soverchianti della natura
> (con la quale non siamo mai stati in equilibrio) e a causa del fatto
> che siamo tutti noi contraddizione irrisolta - ma costitutiva della
> libertà - fra brama di infinito e condizione mortale. La politica,
> che del reale sociale è l¹unica sfera di riproduzione, è il campo in
> cui giocare la contraddizione fra finito e infinito. E quei racconti,
> quelle storie sono il risultato della partita per sopravvivere a
> fronte di una contraddizione così opprimente. E sono risultato di
> libertà, percorso di libertà, dal momento che la libertà si fonda su
> una condizione esistenziale tragica che accetta la politica come
> unico campo di riproduzione della vita sociale. Le storie e i
> racconti, così diversi tra loro nello spazio e nel tempo, ci indicano
> che stare e vivere in quella contraddizione tra desiderio di infinito
> e condizione mortale ci fa essere capaci ogni volta del nuovo, il
> radicalmente nuovo, senza bisogno di pensarlo come impossibile. La
> grande tradizione politica occidentale nasce con l¹affermazione della
> decisione e dell¹invenzione. E quella tradizione non dice che
> l¹universo sociale si ordina per cause ed effetti, in un mondo in cui
> le regole dell¹esistenza comune deriverebbero dalla natura delle
> cose. Al contrario, quella tradizione è tradizione di libertà che si
> pone in contrasto con l¹utilitarismo contrattualista per affermare
> che gli esseri umani sono sempre in società, esseri sociali. La
> democrazia diventa allora esaltazione del conflitto a partire da
> quello tra finito e infinito. E sappiamo bene che proprio Machiavelli
> ci ha insegnato che il conflitto è il sale della politica.
> 
> Vi ricordo inoltre che Pier Paolo Pasolini era un grande giocatore di
> pallone e che Antonio Gramsci - che sapeva bene cosa fosse il legame
> sociale e la creazione di soggettività (a differenza della tradizione
> marxista precedente che considerava tutto sovrastruttura e si
> affidava al determinismo economicista, così come fanno ora i "nuovi"
> critici pauperisti della modernità) - era appassionato di calcio.
> 
> E allora, per favore, non rompeteci i c... e lasciateci in pace,
> almeno oggi, a tifare per la nostra nazionale.
> 
> Claudio Bazzocchi
> 
> 
> 
> Il giorno 09/lug/06, alle ore 15:29, franco borghi ha scritto:
> 
>> No, non mi riconosco in questa definizione. Preferisco considerare
>> la mia appartenza  per altri valori, non per una bischerata COME IL
>> CALCIO, CHE DIVENTA FANATISMO IN QUANTO PORTA AD ATTEGGIAMETI FUORI
>> DI OGNI RAZIONALITà
>> 
>> La mia appartenza l ' ho sentita il 26 giugno, con la vittoria dei
>> NO e  la salvezza della nostra Costituzione, la quale  sicuramente
>> porta vantaggi politici  e sociali, mentre il fanatismo calcistico
>> crea solo  dispersione di energie e di soldi e imbestialisce i tifosi.
>> 
>> Io stasera  non sarò tra i milioni di pecoroni che portano il loro
>> cervello all' ammasso, dietro ad un pallore  calciato da ragazzotti
>> muscolosi e basta.
>> 
>> E poi ci lamentiamo che tanti problemi sociali  non si risolvono ?
>> Se una minima parte dei soldi e delle energie e del tempo  sprecati
>> per il calcio, fosse impiegata per i disabili, per i carcerati, per
>> gli ammalti terminali, per chi non ha lavoro, ecc. ecc.  non
>> sarebbe meglio?
>> 
>> Franco
>> 
>> -------------------------------------------------------
>> FB - Franco BORGHI
>> Intn'l Trading & Consulting
>> Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO - Italy
>> Ph. intn'l: +39.051.6859231
>> Fax intn'l: +39.051.6836715
>> Mob.Ph.: +39.348.3802633
>> Skype Ph. name: consultfb
>> Reply to: franco.borghi at fbitc.it
>> 
> 
> Claudio Bazzocchi
> Associazione Antiutilitarista di Critica Sociale
> Via Polese, 45
> 40122 Bologna
> +39 338 5771823
> 
> 
> --
> Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
> Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
> Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html
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> Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
> http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html
> 
Ma siamo pazzi? Attaccamento alla Terra, e perché no: il Sangue dei Padri
della Patria... E per questa follia nazionalista, quanti sono stati mandati
a farsi sbudellare? Meditate, per favore... Va bene il gioco -che
personalmente trovo noioso, ma va bene lo stesso- ma per favore, non
mescoliamoci altro. Per favore...