Palestina. Manifestazione sotto palazzo Chigi



Roma. Manifestazione per la Palestina sotto Palazzo Chigi. Sanzioni a
Israele o boicottaggio.
(RCA). Roma. – “O le sanzioni contro Israele le adottano i governi europei,
incluso quello italiano, oppure le adotterà la società civile attraverso la
ripresa della campagna di boicottaggio dell’economia israeliana e degli
investimenti italiani in Israele” è stato questo uno degli appelli lanciati
dagli interventi che si sono succeduti nella manifestazione sotto Palazzo
Chigi tenutasi oggi pomeriggio a Roma.
A indignare i manifestanti è stata la dichiarazione con cui l’Unione
Europea il 3 luglio scorso ha chiesto la liberazione del soldato israeliano
rapito ma non ha trovato nulla da dire sul sequestro di numerosi membri del
governo e del parlamento palestinesi.
Il presidio era stato convocato dall’International Solidarity Movement, una
sigla che in Italia dice ancora poco ma che è molto nota in Palestina, in
Europa e negli Stati Uniti. Si tratta del movimento di volontari a cui
apparteneva Rachel Corrie, la giovane pacifista statunitense schiacciata da
un bulldozer israeliano tre anni fa mentre si opponeva alla demolizione di
una casa palestinese. L’ISM è da tempo nel mirino delle autorità israeliane
che proprio in questi giorni hanno deciso la mano dura contro la presenza
di volontari internazionali alle manifestazioni contro il Muro.
Insieme a loro in piazza gli attivisti del Forum Palestina, una delle
associazioni più “radicali” nella solidarietà con i palestinesi e nella
critica alla politica israeliana.
Uno degli striscioni appesi proprio di fronte alle finestre del palazzo del
governo italiano, chiedeva la revoca dell’accordo di cooperazione militare
bilaterale tra Italia e Israele divenuto legge nel giugno 2005. I
manifestanti hanno annunciato che chiederanno ai parlamentari delle
Commissioni Esteri e Difesa di aprire il percorso per arrivare
all’abrogazione di un accordo che “rende l’Italia complice sul piano
militare dell’escalation israeliana contro i palestinesi”. Per i prossimi
giorni sono state annunciate nuove iniziative di protesta contro
l’offensiva militare israeliana che sta martellando la striscia di Gaza,
provocando più decine di vittime palestinesi e innescando una emergenza
umanitaria gravissima (RCA).