R: aderisco all'appello Via dall'Afghanistan



Alfonso Navarra

Lega per il disarmo unilaterale -- cell. 349-5211837

----Messaggio originale----
Da: votiamorifondazione at comune.re.it
Data: 
30-giu-2006 1.11 PM
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: Invito ad aderire 
all&#39;appello Via dall&#39;Afghanistan

Vi invito ad aderire alla mia 
petizione Via dall'Afghanistan collegandovi
al link

http://www.
petitionspot.com/petitions/outAfghanistan

Ve la allego

LETTERA 
APPELLO AI PARLAMENTARI DELL’UNIONE: VIA DALL’AFGHANISTAN


Vorremmo, 
se ci consentite, dire la nostra sulla questione Afghanistan.
La pace è 
spesso stata considerata un valore, quindi un fine, un qualcosa
da 
raggiungere, e per cui qualsiasi mezzo è consentito.
Per questo motivo 
esiste, nel campo militare, il motto "si vis pacem para
bellum", ossia 
"se vuoi la pace prepara la guerra", considerando la guerra
come 
deterrente e quindi come mezzo per raggiungere una pace.
Per Gandhi e 
per tutti i veri pacifisti, tra cui ci sono anche io, la pace
è un 
principio, ossia un metodo di vita, un modo di essere che
naturalmente 
porta alla pace.
Quindi vale il principio "si vis pacem, para pacem", 
se vuoi la pace
prepara la pace. Si dice anche che si è in guerra non 
solo quando la
guerra è in atto, ma anche quando la guerra è in 
potenza, ossia quando si
lavora per prepararsi alla guerra.
Per questo 
motivo noi viviamo in uno stato di perenne guerra, in quanto
determinate ed istituzionalizzate parti dei nostri popoli sono 
addestrate
per andare in guerra.
Ponendo dette premesse e per 
sintetizzare, posto come dovuto ed
indiscutibile il ritiro delle nostre 
truppe dall'Iraq, teatro di guerra
che non ci appartiene, oggi si 
discute se bisogna continuare a permanere
in Afghanistan.
Si giustifica 
tale presenza come necessaria ponendo la questione che gli
afghani 
hanno bisogno del nostro aiuto non militarmente ma civilmente.
Ma 
questo non comporta assolutamente la presenza dell'esercito in
Afghanistan.
Come dice Gino Strada, se gli afghani hanno bisogno di 
ospedali, perché
mandargli carri armati?
Allora, invece di mandare 
militari, mandiamo personale civile, medico,
infermieristico, strutture 
mediche, esperti politici o quant'altro, ma non
militari in armi.
A 
questo punto sentiamo il dovere morale e il diritto civile di chiedere 
a
chi abbiamo eletto a rappresentarci al Parlamento e che è pacifista 
per
principio, di non votare il rifinanziamento della missione in 
Afghanistan,
ma a porre le basi per un finanziamento o un sostegno a 
quelle missioni
civili già presenti, come appunto quella di Emergency.
Diversamente potrebbero venire meno le motivazioni di fondo che ci
spingono a sostenere l'attuale governo.
  IO VIVO IN PACE E VOGLIO LA 
PACE
1)Ettore Lomaglio Silvestri
2)Norma Bertullacelli
3) Massimo Dalla 
Giovanna
4) Comitato per la pace “Rachel Corrie”
5) Social Forum 
Valpolcevera
6) Maria Teresa Morresi
7) Associazione culturale 
Sconfiggiamo la mafia
8) Piero Cannistraci
9) Serena Pisano
10) 
Associazione Regionale Lazio per la lotta contro le illegalità e le
mafie  "Antonino Caponnetto"
11) Elena ROMA CIRCOLO L. CIMINELLI P.R.C. 
Amendolara
12) Ivano Dalla Giovanna – Genova
13) Fabio Eboli
14) Albino 
Garuti
15) Fabrizio Fiorilli
16) Andrea Manganaro
17) Matteo Lotario 
(?)
18) Sergio Ruggirei
19) Rossana Montecchiani
20) Giacomo 
Alessandrini
21) Stefania Volonghi
22) Roberto Stoppini



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