Re: Il potere di incidere



Grazie, Bruno ( o Leopoldo?),

condivido. A me ha dato fastidio più che l' atteggiamento di Tremonti,
quello di Cofferarti. Tremonti si sa di che pasta è, quindi non ci si può
aspettare una sua conversione. Ma Cofferati, per la sua storia personale,
non doveva prendere le distanze come ha fatto.Il suo atteggiamento è quasi
un tradimento ...
Per Bush e Blair,  hai ragione, Ma  se vogliamo  riconquistare i nostri
diritti dobbiamo scendere in piazza... Loro, dalla  poltrona del potere, non
ci regalernno mai nulla. E dovremmo cominviare dalla situazione miserevole e
miserabile dell' Italia, grazie al Polo.

Franco

P.S. Un invito:  sarebbe bene che  tutti si qualificassero anche con l'
indirizzo completo.

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Sent: Friday, August 19, 2005 9:51 PM
Subject: Il potere di incidere


> Il potere di incidere
>
> Molti studiosi hanno descritto la nostra società come quella del rischio,
dell'incertezza, dell'intermittenza, della precarietà che abbraccia in
pratica tutti gli aspetti della vita; a partire dai rapporti di lavoro,
affettivi, relazionali fino alla completa esistenza di ognuno nel mondo.
> Gli stessi studiosi spesso fanno discendere da quanto sopra l'osservazione
che chi gestisce il potere è colui il quale si trova nella condizione di
decidere in merito all'incertezza altrui.
>
> Questo scritto è un tentativo di portare all'attenzione di chi legge dei
micro-eventi relativi ad alcune dichiarazioni fatte da importanti personaggi
politici, senza entrare nel merito di quelle che al momento rappresentano
"solo" delle semplici affermazioni o intendimenti fatti circolare mediante i
mezzi d'informazione.
> Un po' di tempo fa, si usava il termine "paletto" che veniva idealmente
disposto lungo la strada da percorrere; ecco, l'intenzione è quella di
segnalarne alcuni conficcati dal potere nel corpo della società durante la
prima metà d'agosto 2005. La speranza è di fare un'istantanea; una fuggevole
affacciata sul prossimo tracciato.
>
> Tralascio il richiamo alla nazione fatto dal Presidente della Camera dei
Deputati - Sig. Pierferdinando Casini - relativo alla necessità di marciare
come un sol uomo senza né defezioni né distrazioni contro ciò che viene
definito terrorismo.
>
> Il primo micro-evento preso in considerazione è avvenuto a Bologna.
> Il 2 agosto nella piazza della stazione - in occasione della
commemorazione della strage fascista che nel 1980 causò 85 morti e 200
feriti - l'intervento del Vicepresidente del Consiglio ha subito una chiara
contestazione. Nella sostanza, si è trattato di fischi indirizzati al Sig.
Giulio Tremonti e del successivo abbandono della piazza. La reazione da
parte del mondo politico è stata di condanna del comportamento tenuto da
tanti di noi, cittadini presenti. Ancora una volta la classe politica -
solo con qualche distinguo - ha così dato voce a quella "sintonia di casta"
già denunciata pochi mesi fa da Gino Strada.
> Fra le altre dichiarazioni, mi soffermo sulla reazione del Sindaco di
Bologna - Sig. Sergio Cofferati - che, come riportato dalle cronache locali
de l'Unità di due giorni dopo, ha espresso l'intenzione di cambiare in parte
le modalità della commemorazione che a mio avviso intende invece essere,
così com'è, una sentita e concreta testimonianza della cittadinanza. Il 2
agosto rappresenta forse "il" rito di una città che - alle ore 10 del
mattino, in una giornata di lavoro, dopo 25 anni - porta in piazza 10.000
persone.
> Da Cofferati leader sindacale (che difende insieme a 3.000.000 di persone
i diritti dei lavoratori e che quindi viene attaccato dal ministro Tremonti
su Repubblica del 24/3/2002)a Cofferati dell'agosto 2005.
>
> Il secondo micro-evento è relativo al Presidente degli Stati Uniti
d'America - Sig. George W. Bush.
> Pochi giorni fa, l'uomo politico più potente del pianeta ha ribattuto in
tempo reale, colpo su colpo, a una dichiarazione fatta da colui che viene
definito come il numero 2 del terrorismo internazionale. A 4 anni dalla
strage dell'11 settembre, il comportamento del Presidente Usa rappresenta un
ulteriore riscontro di quali risultati ha prodotto la lotta al terrorismo.
Oltre che minori libertà democratiche, maggiori paure e una guerra
permanente testa a testa vi è finanche per Bush l'oggettiva necessità di non
soccombere nel confronto mediatico.
>
> Il terzo e ultimo fatto qui elencato è di assoluta importanza e riguarda i
diritti umani. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è stata
adottata dalle Nazioni Unite nel dicembre del 1948. Ora, a parere di chi
scrive, non è tanto importante che sia Tony Blair o chiunque altro ad
esprimere la propria intenzione di incidere in merito ai diritti umani. Il
problema è che ci sia chi è in condizione di poterlo fare. Di poter disporre
cioè di diritti la cui titolarità appartiene all'intera umanità o si
riteneva le appartenessero.
>
> Con il taglio, o meglio, il taglieggiamento delle conquiste ottenute dalla
sua stessa società civile, l'Occidente torna all'epoca della "concessione
dei diritti"; è un ossimoro che da solo spiega la qualità della vita dei
giorni nostri e può forse contribuire a prefigurare l'immediato futuro.
>
> 19/8/5 - Leopoldo Bruno
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