La pace è l'unica sicurezza



Ufficio stampa: Andreina Albano 3483419402
Emanuela Del Frate 3383867782





COMUNICATO STAMPA



La pace è l'unica sicurezza



Una campagna di organizzazioni e reti

che fanno parte del movimento contro la guerra



La prima iniziativa a Roma, martedì 19 luglio alle 11,

alla fermata del metrò della stazione Termini (lato via Cavour)





"La Pace è l'unica sicurezza", si chiama così la campagna che
organizzazioni e reti che fanno parte del movimento per la pace e contro la
guerra hanno deciso in questi giorni di  promuovere.

La campagna propone un punto di vista politico e culturale radicalmente
alternativo a quello che sta orientando la discussione e le scelte
politiche in Italia e in Europa dopo gli attentati di Londra.



Quattro anni di "guerra al terrorismo", oltre a seminare distruzione e
morte, hanno aumentato enormemente l'insicurezza, la destabilizzazione, i
pericoli in tutto il pianeta. Gli attacchi terroristici sono aumentati.
Ogni giorno in Iraq muoiono decine di civili.



Bisogna cambiare radicalmente strada.  Spezzare il circolo vizioso nel
quale la guerra genera guerra e terrore. La sicurezza non si garantisce
alimentando l'intolleranza, la stretta  contro gli immigrati, i musulmani,
le lotte sociali.



Bisogna portare l'Italia e il mondo fuori dal sistema di guerra. Ritirare
le truppe dall'Iraq resta una priorità assoluta, ma vanno fatte anche
scelte che producano disarmo e smilitarizzazione, diritti e giustizia
sociale. Questo E'  in sintesi il contenuto di una campagna che si propone
innanzitutto   di sensibilizzare l'opinione pubblica e che si articolerà
con iniziative  a livello locale e nazionale.



A Roma E' prevista la prima iniziativa pubblica di presentazione della
campagna.

L'appuntamento E' per martedì 19 luglio alle 11. E' stato scelto un luogo
simbolico, le fermate del metrò della stazione Termini, lato via Cavour.
Verrà distribuito il volantino con il testo completo del documento che
promuove la campagna. Sarà una prima occasione per far conoscere  motivi,
contenuti e  modalità della campagna.



Di seguito il testo del documento con le prime adesioni



LA PACE E' L'UNICA SICUREZZA



Questa volta E' toccato a Londra.

La popolazione londinese, colpita da atti criminali che non hanno
giustificazione alcuna, ha subito morte, orrore, paura.

Siamo al loro fianco, esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà.

Siamo tutti vittime di una guerra globale contro l'umanità che ogni giorno,
spesso nell'indifferenza generale, colpisce tante comunità umane in tutto
il mondo.



E' una guerra fra potenti. E' combattuta dagli interessi forti che tirano
le fila dell'ingiustizia e dello sfruttamento, dagli stati che fanno le
guerre, dalle organizzazioni che, per competere con essi, utilizzano
strategie terroristiche.



La guerra E' loro. Nostri sono i morti innocenti, le vittime civili. Alla
guerra globale bisogna reagire, se vogliamo assicurare a noi stessi e al
mondo un futuro.



Quattro anni di guerra condotta in nome della lotta al terrorismo, oltre a
seminare distruzione, hanno aumentato in modo gigantesco l'insicurezza, la
destabilizzazione, i pericoli in tutto il pianeta. Lungi dall'averli
diminuiti, la guerra ha

alimentato gli attacchi terroristici.



Bisogna cambiare radicalmente strada, prima che sia troppo tardi.Sottrarsi
al circolo vizioso nel quale guerra genera guerra e terrore E' l'unica
possibilità per garantire sicurezza a tutte e a tutti.

Bisogna opporsi alla costruzione di un mondo armato, di società e di
economie di guerra.

Bisogna portare subito l'Italia fuori dal sistema della guerra.



Le grandi e pacifiche manifestazioni ad Edimburgo hanno ancora una volta
mostrato la volontà di lottare per una giustizia globale: questa lotta E'
possibile e necessaria.



E' possibile e necessario ritirare immediatamente le nostre truppe
dall'Iraq, finirla con il riarmo, l'esportazione di armi e l'aumento delle
spese militari, smantellare subito le basi militari straniere, ripulire il
nostro territorio dalle armi nucleari e di distruzione di massa, avviare
una politica estera di pace che obbedisca al dettato costituzionale:
"L'Italia ripudia la guerra".



E' possibile e necessario impegnarsi per la giustizia globale, ricercare la
convivenza, combattere la discriminazione e il razzismo, mettere al bando
l'islamofobia, chiudere i cosiddetti Centri di Permanenza Temporanea e
accogliere i migranti.



E' possibile e necessario affermare diritti, costruire giustizia sociale ed
eguaglianza, innovare ed estendere la democrazia fondata sulla
partecipazione.



Le scelte del governo italiano, confermate dalle prime reazioni
all'attentato di Londra, vanno nella direzione opposta. Il governo conferma
la partecipazione alla guerra, alimenta l'intolleranza, aumenta la stretta
contro gli immigrati, contro i musulmani, contro le lotte sociali. Annuncia
il futuro ritiro di soli trecento soldati dall'Iraq ma si appresta a
prendere il comando delle forze Nato in Afghanistan.



Questa politica espone il nostro paese e noi tutti a gravi pericoli. Il
Governo stesso annuncia che siamo un paese fortemente a rischio. Gioca la
carta della paura per puntellare le sue scelte di guerra.



Bisogna fermarli.



E possiamo fermarli con la mobilitazione popolare che il nostro paese in
tante occasioni E' stata in grado di esprimere e che ha diffuso un'altra
coscienza, un'altra cultura, l'urgenza di un'altra politica.



C'è bisogno di una reale alternativa, non di unità nazionale con chi ci ha
spinto sull'orlo del baratro.



Invitiamo tutti e tutte a costruire insieme una grande campagna, fatta di
iniziative, azioni, riflessione e dibattito perché la paura non produca
rassegnazione, ma voglia di ribellarsi e di cambiare.

diritti e convivenza, disarmo e giustizia globale



prime adesioni:

Attac Italia, Arci, Fiom-Cgil,  Forum del Teatro, Carta, Tavolo Migranti,
Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Brescia Social Forum,
Laboratorio Politico -L'Aquila, Marcia Mondiale delle Donne, Terres des
Hommes, Associazione per la pace, Forum contro la Guerra, Punto Rosso -
Forum Mondiale delle Alternative, Bastaguerra, Transform Italia,
Associazione Obiettori Nonviolenti, Forum Sociale Ponente Genovese, Un
ponte per, Agenzia per la pace - Chiavenna, Sinistra Critica, Forum
Ambientalista, Gruppo Bastaguerre Milano, Coordinamento Italiano a sostegno
di RAWA, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Firenze Social
Forum, Forum delle Reti e dei Movimenti Toscani, Fermiamo la Guerra -
Comitato Firenze, Rete Lilliput - GlT Nonviolenza e Conflitti, Circolo PRC
"A. Gramsci" - Trieste, Campagna Italiana di Solidarietà con AIC di
Gerusalemme, Rete Antirazzista Catanese, Giovani Comunisti - Verona, Fiom
Roma Sud, Traduttori per la pace, Confederazione COBAS, Rete Nazionale
Artisti contro le Guerre, Associazione Aprile, Legambiente, Associazione
"Tina Modotti" Trieste, Donne in Nero - Roma, Affi, Circolo Hilda Guevara
Associazione Nazionale di Amicizia Italia - Cuba Trieste, Guerre e Pace,
Sin - Cobas, Abruzzo Social Forum





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